Efficienza energetica e salute: l’apporto delle Fibre Artificiali Vetrose

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L’Associazione senza fini di lucro F.I.V.R.A. che rappresenta i principali produttori di lana di roccia e lana di vetro presenti sul territorio italiano commenta i dati circa la riduzione delle emissioni di CO2 diffuse da Obama nel corso della conferenza sull’Artico ad Anchorage, in Alaska, lo scorso 1° settembre, con riferimento anche all’inquinamento prodotto dal settore edilizio italiano.



In Italia -scrive FIVRA nel comunicato in allegato- il settore più energivoro è quello dell’edilizia civile (residenziale, uffici e negozi) che, nel periodo 1990-2012, ha registrato un aumento dei consumi del 35%. Otto milioni di edifici, pari al 71% del parco edilizio, hanno più di quaranta anni. Intervenire su questo patrimonio, per rendere più efficienti i consumi energetici, consentirebbe di ridurre le emissioni di CO2 di ben 892.000 tonnellate l’anno e di tagliare la bolletta energetica dell’8,2%, creando, inoltre, più di 1,7 milioni di posti di lavoro.

Le soluzioni di F.I.V.R.A.
Secondo l’Associazione, il settore edilizio ha necessità di un concreto intervento legislativo che miri all’incentivazione delle cosiddetteriqualificazioni profonde ovvero soluzioni di lungo periodo per il contenimento dei consumi energetici. Tra queste, le più importanti sono quelle relative alla coibentazione degli edifici.
Inoltre, gli obiettivi di efficienza energetica, secondo FIVRA devono essere raggiunti garantendo il pieno rispetto della salute umana: un esempio virtuoso in tal senso è quanto realizzato per regolare l’utilizzo in sicurezza delle Fibre Artificiali Vetrose (FAV), il più importante gruppo di fibre artificiali inorganiche, del quale fanno parte anche le lane minerali (lana di vetro per isolamento e lana di roccia), impiegate proprio nella coibentazione degli edifici.

Caratteristiche delle FAV
Tali Fibre sono state oggetto delle Linee Guida elaborate dal Ministero della Salute, dal titolo “Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV): Linee guida per l’applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute” approvate poi il 25 marzo 2015 dalla Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano.
FIVRA sottolinea che le Linee Guida rappresentano “un esempio di sinergia fra diversi livelli governativi centrali e periferici: definiscono le caratteristiche che devono possedere le FAV (dunque anche le lane minerali) affinché non siano classificate come sostanze pericolose e quindi possano essere utilizzate senza rischi per la salute.
È infatti sufficiente che le lane rispettino la “nota Q” o la “nota R”; la prima richiede che, tramite un test, sia comprovata l’elevata bio-solubilità delle fibre (ovvero la capacità di essere smaltite dall’organismo prima che possano dare luogo a effetti di bio-persistenza); la seconda richiede che le fibre abbiano un diametro medio ponderale superiore a 6 micron. Le lane minerali prodotte e distribuite dai soci FIVRA sono tutte conformi alla Nota Q e non sono dunque classificate pericolose per la salute. Il rispetto della Nota Q, difatti, è attestato sia da autorevoli istituti di fama internazionale, come ad esempio il Fraunhofer, sia dall’adesione dei soci FIVRA al marchio europeo EUCEB, lo European Certification Board per i prodotti da lane minerali”
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A ulteriore riprova della loro sicurezza, le lane minerali prodotte dei soci FIVRA, sono esentate dalla compilazione della Scheda Dati Sicurezza.

In allegato il Comunicato stampa rilasciato dall’Associazione

Allegati

Redazione InSic

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