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Impianti Agrivoltaici innovativi: pubblicato il Decreto incentivi, 1 miliardo a disposizione

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È stato pubblicato, sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Decreto del 4 gennaio 2024 che promuove la realizzazione di sistemi agrivoltaici innovativi di natura sperimentale e stanzia oltre 1 miliardo di euro dal PNRR.

In vigore a partire dal 14 febbraio 2024 punta alla realizzazione di almeno 1,04 gigawatt di nuovi impianti, nei quali possano coesistere la produzione di energia pulita con l’attività agricola.

Come si accede al Contributo e quali saranno le regole per gli operatori di impianti agrivoltaici e agricoli interessati a partecipare?

Decreto Incentivi per impianti Agrivoltaici: cosa prevede

Il Decreto indica i criteri e le modalità per incentivare la realizzazione, entro il 30 giugno 2026, di sistemi
agrivoltaici di natura sperimentale, in coerenza con le misure di sostegno agli investimenti previsti
dal PNRR per una potenza complessiva pari almeno a 1,04 GW ed una produzione indicativa di
almeno 1.300 GWh/anno.

Prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto, finanziato dal PNRR, nella misura massima del 40% dei costi ammissibili, abbinato a una tariffa incentivante a valere sulla quota di energia elettrica netta immessa in rete.

Quali incentivi per Agrivoltaico?

Le risorse finanziarie sono pari a 1.098.992.050,96 euro attribuite all’Investimento 1.1 (Sviluppo agro-voltaico) appartenente alla Missione 2 (Rivoluzione verde e Transizione ecologica), Componente 2 (Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile), del PNRR

Incentivo per l’Agrivoltaico

L’incentivo previsto dal decreto è composto da:

  • un contributo in conto capitale nella misura massima del 40 per cento dei costi ammissibili;
  • una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete.

Decreto Incentivi agrivoltaici: cosa finanzia?

Il Decreto punta alla promozione di soluzioni costruttive innovative, prevalentemente a struttura verticale e con moduli ad alta efficienza, in cui possono coesistere più usi del suolo: una produzione di energia, dunque, pienamente compatibile con le attività agricole, che ne migliora la redditività, promuovendo il recupero dei terreni per usi produttivi.

Il contributo in conto capitale è finanziato attraverso l’investimento del PNRR, pari a oltre un miliardo di euro, mentre per la tariffa incentivante si stima un importo annuo di 21 milioni di euro, a valere sugli oneri di sistema.

Beneficiari degli incentivi per l’agrivoltaico

I soggetti beneficiari del Contributo sono:

  • imprenditori agricoli come definiti dall’articolo 2135 del codice civile, in forma individuale o
    societaria anche cooperativa, società agricole, come definite dal decreto legislativo 29 marzo
    2004, n. 99, nonché consorzi costituiti tra due o più imprenditori agricoli e/o società agricole
    imprenditori agricoli, ivi comprese le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’art.
    2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’art. 1, comma 2, del decreto
    legislativo 18 maggio 2001, n. 228, e associazioni temporanee di imprese agricole;
  • associazioni temporanee di imprese, che includono almeno un soggetto di cui alla lettera a).

Come accedere al contributo?

Per accedere all’incentivo si prevede l’iscrizione degli interessati in appositi registri o con la partecipazione a procedure competitive in funzione della titolarità e della taglia dei progetti, che si svolgeranno nel corso del 2024.

Le procedure di registro, per un contingente complessivo di 300 megawatt sono riservate ad impianti di potenza fino a 1 megawatt realizzati da imprenditori agricoli e loro aggregazioni, mentre le procedure competitive, per un contingente complessivo di 740 megawatt, sono riservate ad impianti di qualsiasi potenza realizzati da imprenditori agricoli e loro aggregazioni, o associazioni temporanee di impresa che includono almeno un imprenditore agricolo.

Quando esce il bando Agrivoltaico?

Il ministero prevede un successivo Decreto ministeriale che su proposta del Gestore dei Servizi Energetici, indichi le regole operative che dovranno disciplinare le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi. Il GSE, soggetto gestore della misura, emanerà un primo avviso pubblico per la presentazione delle istanze entro trenta giorni dall’approvazione delle regole.

Monitoraggio degli impianti agrivoltaici

Quanto al sistema di monitoraggio, si richiede che queste installazioni garantiscano la continuità dell’attività agricola e pastorale sottostante l’impianto per tutto il periodo di vita utile degli impianti e che siano monitorati il microclima, il risparmio idrico, il recupero della fertilità del suolo, la resilienza ai cambiamenti climatici e la produttività agricola per i diversi tipi di colture.

Il PNRR attribuisce a questo investimento risorse finanziarie pari a quasi un miliardo e cento milioni di euro. Gestore dell’intera misura e dell’accesso al meccanismo incentivante è il Gestore Servizi Energetici (GSE).

Impianti agrivoltaici: il commento di Pichetto Fratin

“Con questo decreto – spiega il Ministro Gilberto Pichetto – aggiungiamo un altro tassello alla nostra strategia energetica, valorizzando in questo caso la grande potenzialità del settore agricolo impegnato nella transizione. Il doppio binario incentivante che abbiamo predisposto, in un costruttivo contatto con la Commissione – conclude il Ministro – può essere una bella opportunità per decarbonizzare, migliorando la redditività dei suoli: un modo, insomma, per far convergere l’affermazione della qualità agricola italiana, unica nel mondo, con la spinta agli obiettivi climatici”.

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Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in “Gestione integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro” INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19).
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Antonio Mazzuca

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