In Gazzetta il Decreto interministeriale 23 giugno 2016 sulla “Incentivazione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico”.
Anticipato dalla Conferenza Stampa del Consiglio dei Ministri del 23 giugno, la firma del Decreto Ministeriale (MISE) per l’incentivazione delle fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico.
A disposizione 400 milioni (così recita il comunciato stampa del Ministero) a favore dei nuovi impianti che verranno selezionati nel 2016. Il periodo di incentivazione avrà durata di vent’anni (venticinque per il solare termodinamico): nel complesso verranno investiti nelle energie verdi circa 9 miliardi di euro nel ventennio.
I nuovi incentivi verranno comunque erogati nel rispetto del tetto complessivo di 5,8 miliardi di euro annui previsto per le energie rinnovabili, diverse dal fotovoltaico, oggi in bolletta.
Gli incentivi verranno assegnati attraverso procedure di aste al ribasso differenziate per tecnologia per gli impianti di grandi dimensioni (>5 MW), mentre gli impianti inferiori a tale soglia dovranno chiedere l’iscrizione ad appositi registri. Lo schema di Decreto era stato preventivamente autorizzato dalla Commissione Europea per garantirne la compatibilità con le linee guida sugli aiuti di Stato in materia di energia e ambiente.
Il Decreto garantisce incentivi specifici per ciascuna fonte. In particolare, alle tecnologie “mature” più efficienti (come l’eolico) viene assegnata circa la metà delle risorse disponibili. La restante parte è equamente distribuita tra le tecnologie ad alto potenziale, con forti prospettive di sviluppo e penetrazione sui mercati esteri (come il solare termodinamico), e alle fonti biologiche il cui utilizzo è connesso alle potenzialità dell’economia circolare.
Sul sito del Ministero dello Sviluppo economico anche una Tabella esplicativa per ciascuna fonte, del contingente di potenza incentivabile e della spesa prevista, nonché il razionale della scelta compiuta.
In particolare, la spesa maggiore sarà per lo sviluppo del comparto Biomasse (105 milioni di spesa), seguita dal Solare Termodinamico (98 milioni) e l’Idroelettrico (61 milioni). Fanalini di coda per spesa governativa il settore Rifiuti ed Eolico off shore (10 milioni) mentre per l’Eolico on shore la spesa prevista è ben 85 milioni di euro.
In allegato un breve documento di sintesi delle intenzioni governative rispetto alle fonti rinnovabili oggetto di incentivo.
Immagine tratta dal sito web del Ministero dello Sviluppo Economico
riferimenti normativi:
DECRETO 23 giugno 2016 Incentivazione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico. (16A04832) (GU n.150 del 29-6-2016)
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