Digitalizzazione

Fondo per l’innovazione tecnologica e digitale: cos’è e come funziona?

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Il Fondo per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, istituito nel Decreto Rilancio con una prima dotazione di 50 milioni di euro ha l’obiettivo di contribuire alla digitalizzazione dei servizi della Pubblica amministrazione ai cittadini e alle imprese.  Tale semplificazione serve non solo per semplificare la burocrazia, velocizzare i tempi di erogazione dei servizi e diminuire i costi delle strutture, ma soprattutto per migliorare il rapporto tra Pubblica amministrazione e cittadino.

Il Fondo è assegnato al Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, PagoPA S.p.A., in convenzione con il Dipartimento per la Trasformazione digitale, l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

  • Vediamo di seguito quali risorse sono a disposizione e per quali interventi il Fondo agisce.

Fondo per l’innovazione tecnologica e digitale: le risorse a disposizione ed i progetti finanziabili

Previsto inizialmente nel Decreto “Rilancio” 2020 ha avuto una prima dotazione di 50 milioni di euro.
Il Decreto PNRR2 all’articolo 32, comma 1, lettera a) prevede che si tenga conto delle competenze dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale in sede di individuazione degli interventi a valere sulle risorse del Fondo per l’innovazione tecnologica e digitale.

Con DECRETO 30 giugno 2021 è avvenuta la prima suddivisione delle risorse per 32 milioni di euro destinate:

  • per 29 milioni di euro al finanziamento di interventi, acquisti e misure di sostegno finalizzati a favorire la digitalizzazione della pubblica amministrazione tramite lo sviluppo delle piattaforme nazionali;
  • per 2 milioni al finanziamento di interventi, acquisti e misure di sostegno atti a favorire la diffusione delle competenze digitali necessarie per poter consentire ai cittadini un uso consapevole dei servizi e degli strumenti digitali realizzati ed erogati dalla pubblica amministrazione;
  • per 1 milione di euro alle attività e servizi di assistenza tecnica necessari alla realizzazione dei progetti, degli interventi e delle iniziative finalizzati all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione.

Con Decreto 19 ottobre 2023 per l’anno 2023, il Ministero ha assegnato risorse pari a 57.591.585,00 euro così ripartite:

  • euro 26.045.792,50 per le spese relative ad interventi, acquisti di beni e servizi, misure di sostegno e progetti finalizzati a favorire l’attuazione dell’agenda digitale italiana ed europea e la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni;
  • euro 26.045.792,50 per le spese relative ad interventi, acquisti di beni e servizi e misure di sostegno e progetti finalizzati a favorire l’innovazione tecnologica del Paese, incluse l’attuazione della strategia italiana per la banda ultra larga;
  • euro 5.500.000,00 per le attività e i servizi di assistenza tecnica.

Con DECRETO 29 maggio 2024 è avvenuta una rimodulazione delle risorse per 1.574.440,49 euro per interventi, acquisti di beni e servizi, misure di sostegno e progetti finalizzati a favorire:

  • l’attuazione dell’agenda digitale italiana ed europea,
  • la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni, anche attraverso lo sviluppo e la diffusione delle piattaforme digitali nazionali,
  • la valorizzazione, la qualità e la fruibilità del patrimonio informativo pubblico, anche mediante lo sviluppo, il potenziamento e la piena interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati del settore pubblico;
  • l’innovazione tecnologica del Paese, la digitalizzazione delle imprese, lo sviluppo di reti di connettività ultra veloce fisse e mobili, anche in attuazione della Strategia italiana per la banda ultra-larga,
  • lo sviluppo delle tecnologie emergenti, con particolare attenzione all’intelligenza artificiale, anche in attuazione della Strategia italiana per l’intelligenza artificiale, nonche’ lo sviluppo e la diffusione dei servizi e delle tecnologie digitali tra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, inclusa la diffusione delle competenze, dell’educazione e della cultura digitale;
  • la partecipazione italiana a progetti e iniziative promosse da organismi di cooperazione a livello europeo e internazionale nonche’ da organizzazioni internazionali e da fora multilaterali per la
  • definizione di politiche sul digitale.

Questi interventi potranno essere realizzati dal Dipartimento per la trasformazione digitale attraverso
la stipula di convenzioni o accordi con amministrazioni pubbliche, con enti pubblici o con società o consorzi a partecipazione pubblica ovvero con interventi diretti, anche a favore delle imprese.

Per saperne di più consulta la pagina dedicata sul sito del Dipartimento per la trasformazione digitale.

Antonio Mazzuca

Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in "Gestione integrata di salute e sicurezza nell'evoluzione del mondo del lavoro" INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19). Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore. Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro. Content editor e Social media per InSic.it su Linkedin e X (ex Twitter). Contatti: