IMU addio: ecco le novità per la fiscalità dei fabbricati

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Nella giornata di ieri 28 agosto , il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge recante disposizioni urgenti in materia di IMU, abitazioni e cassa integrazione guadagni. Il decreto è prossimo al passaggio in Gazzetta Ufficiale, cui seguirà l’iter parlamentare di conversione in legge presso le Camere.

Per quanto riguarda in particolare l’IMU e le ripercussioni sull’edilizia a livello fiscale, si chiarisce che, in base al nuovo decreto la tassa municipale sugli immobili non verrà pagata nel 2013 e con un decreto legge contestuale alla legge di Stabilità dell’ottobre prossimo verrà abolita la seconda rata. L’IMU sarà poi sostituita dalla “Service Tax”.
Le Misure relative all’IMU ammontano a 4100 milioni di euro: nel Governo si chiarisce poi sulla tassazione di alcuni particolari fabbricati:

Fabbricati costruiti e non ancora venduti o concessi in locazione
Vengono esclusi dall’imposta municipale propria i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita se non locati o venduti entro tre anni dalla ultimazione dei lavori. La proposta è finalizzata a svincolare una parte di risorse delle imprese, quantificate in circa 38 milioni di euro l’anno, destinate ora al pagamento dell’IMU, permettendone un utilizzo “produttivo” per effettuare nuovi investimenti con ricadute positive sul sistema produttivo.

Immobili di edilizia popolare
Vengono assimilati al trattamento IMU prima casa gli alloggi degli Istituti autonomi case popolari e quelli delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari: si liberano circa 60 milioni di euro.

Immobili di edilizia sociale
Dal 1° gennaio 2014 trattamento IMU prima casa anche per gli alloggi sociali (alloggi realizzati o recuperati da operatori pubblici o privati destinati prevalentemente alla locazione per individui e nuclei familiari svantaggiati). Tale incentivo attiva gli investimenti in alloggi sociali tramite le risorse attualmente disponibili presso il Fondo Investimenti per l’Abitare (FIA), fondo immobiliare riservato a investitori qualificati promosso e gestito dalla SGR di Cassa Depositi e Prestiti con lo scopo di incrementare l’offerta abitativa in alloggi sociali, che attualmente ha una disponibilità di circa 2 miliardi di euro, in grado di attivare ulteriori investimenti per altri 2 miliardi, con importanti ricadute anche dal punto di vista occupazionale.

Redazione InSic

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