In Emilia Romagna il Durc si ottiene con un click

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“Il Durc è uno strumento fondamentale per il mondo delle costruzioni: costituisce, infatti, una garanzia per le imprese, per le Pubbliche amministrazioni e per gli utenti finali. Ma la complessità delle procedure e i relativi costi sono spesso un limite soprattutto in un mercato in crisi. Per questo la straordinaria semplificazione burocratica che stiamo sperimentando in questa regione può essere considerata un modello per tutto il Paese”.

Lo ha dichiarato il presidente dell’Ance Emilia Romagna e vicepresidente nazionale dell’Associazione Gabriele Buia in occasione della cerimonia, avvenuta in Regione, della firma dell’accordo per realizzare servizi di cooperazione applicativa sul Durc a supporto dei comuni colpiti dagli eventi sismici di un anno fa.

L’intesa tra la Regione, le Associazioni imprenditoriali e sindacali del settore, l’Inail, Inps, l’Anci e l’Upi mira a realizzare l’integrazione e lo scambio di informazioni tra i sistemi informatici della Regione e delle Casse Edili del territorio. “Una sperimentazione – ha chiarito Buia – che riduce significativamente i tempi di rilascio del Durc, che allo stato attuale possono anche superare i trenta giorni, attraverso un semplice click. Viene, in particolare, condiviso un applicativo client – server già utilizzato dalla Cassa Edile di Parma e da alcuni Comuni della Provincia di Parma con successo. In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo – ha aggiunto il presidente dell’Ance Emilia Romagna – l’accordo tra la regione e gli enti datoriali e sindacali va nella direzione del risparmio e dello snellimento burocratico garantendo la massima trasparenza e legalità”. La procedura informatica, quindi, permetterà anche alle Committenze pubbliche di verificare l’esistenza di un DURC regolare e valido rilasciato in precedenza per le imprese in edilizia privata in modo da non doverlo richiedere nuovamente in caso affermativo.

Un meccanismo che potrà anche facilitare, nel caso il DURC non esista, l’operazione di richiesta dello stesso utilizzando i dati già inseriti nei software gestionali degli enti. Altri vantaggi saranno: la condivisione di informazioni presenti nel Sistema informativo Telematico dell’Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici di lavori, servizi e forniture della Regione Emilia-Romagna; e lo scambio dati nell’edilizia pubblico-privata in modo tale da potenziare il controllo sui cantieri sotto il profilo della legalità e in particolare per la tutela e la sicurezza del lavoro.

“Abbiamo obiettivi ambizioni”, ha sottolineato Buia. “Il primo è quello di portare a regime questo meccanismo dopo la fase di sperimentazione, il secondo è quello di raccogliere dei risultati significativi per esportare il modello anche fuori regione”.

Redazione InSic

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