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Infrastrutture critiche: da ENEA un sistema integrato di monitoraggio. Ecco come funzionerà

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Sul magazine settimanale di ENEA arriva l’annuncio dell’avvio di un sistema integrato di monitoraggio delle infrastrutture critiche frutto di un accordo tra ENEA, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e Ministero delle Infrastrutture Sostenibili e della Mobilità (MIMS).

Firmata una circolare d’intesa tra il direttore generale Digitalizzazione, Informazione e Sistemi Statistici del MIMS, Mario Nobile, il presidente dell’ENEA Gilberto Dialuce e il presidente dell’INGV Carlo Doglioni.

L’Italia diventerà il primo Paese europeo a dotarsi di un sistema di questo genere: ecco in cosa consiste e come dialogherà con il Registro Nazionale dei Lavori Pubblici (AINOP).

Sistema integrato di monitoraggio delle infrastrutture critiche: gli obiettivi

L’obiettivo è applicare le tecnologie più avanzate per migliorare la sicurezza delle strade e delle ferrovie nazionali e garantire

  • la continuità delle infrastrutture e dei trasporti,
  • la mobilità e la logistica in caso di incendi ed eventi naturali estremi (terremoti e inondazioni)

in linea con il programma internazionale EISAC.it (Centro Europeo di Simulazione e Analisi delle Infrastrutture), in corso di implementazione da parte di ENEA e INGV.

Cos’è il programma EISAC?

EISAC.it (European Infrastructure Simulation and Analysis Centre Italia) è il primo di una serie di centri interconnessi che nasceranno in Europa per supportare Protezione Civile, pubbliche amministrazioni e gestori delle infrastrutture nella protezione delle reti critiche.

EISAC è stato incluso dal competente ufficio ONU nella lista delle 24 migliori strutture tecnologiche al mondo per la gestione delle emergenze da eventi naturali

Le attività di EISAC.it spaziano dall’ analisi del rischio su aree del territorio, simulazioni di scenari di eventi naturali e relativo impatto sulle reti (i cosiddetti stress test), raccolta analisi di dati satellitaricreazione di banche dati territoriali e sistemi di previsione meteo-climatica e oceanografica.

Sistema integrato per la sicurezza di strade e ferrovie: la collaborazione

Nell’ambito dell’accordo con MIMS, ENEA e INGV lavoreranno a stretto contatto con ANAS, RFI e operatori privati in concessione per approfondire la conoscenza e migliorare il controllo delle opere pubbliche e delle reti stradali e ferroviarie, che potrebbero fornire un patrimonio informativo unico ai gestori delle infrastrutture per prevenire incidenti e danni causati da usura.

Sistema infrastrutture critiche e l Registro Nazionale dei Lavori Pubblici (AINOP)

il protocollo d’intesa prevede il supporto per la gestione e l’utilizzo del Registro Nazionale dei Lavori Pubblici (AINOP) attraverso lo sviluppo di modelli interattivi di infrastrutture digitali con dati sismici, idraulici, idrogeologici e meteorologici.

Il Registro sarà dunque il ‘destinatario’ delle informazioni acquisite sui lavori, sia come ‘fornitore di dati’ a supporto delle attività di monitoraggio e previsione dei rischi operativi.

ENEA metterà a disposizione la piattaforma di supporto alle decisioni CIPCast, uno strumento tecnologico avanzato in grado di fornire previsioni di rischio ‘integrate’, collegando le informazioni sulla mobilità e sulle infrastrutture di trasporto con quelle sulle reti elettriche e di telecomunicazioni.

 “Innovazione e digitalizzazione sono validi alleati per creare un sistema infrastrutturale sempre più sicuro. In questo caso non si tratta solo di infrastrutture tradizionali, ma di una vera e propria info-struttura che consentirà, anche attraverso i dati di andare avanti sulla strada della resilienza, non solo rispetto agli eventi naturali estremi, ma con in un’ottica di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, a cui il Ministero ha dedicato notevole attenzione in questi mesi”.

Il Ministro delle Infrastrutture Sostenibili e della Mobilità Enrico Giovannini

“Questo accordo rafforzerà ulteriormente le collaborazioni in corso tra i firmatari del protocollo in un’area strategica di azione, a partire dal sistema dei trasporti, a sostegno della transizione energetica. L’ENEA sviluppa già modelli e sistemi per l’analisi e il monitoraggio delle infrastrutture critiche (elettricità, acqua e gas, mobilità stradale e ferroviaria, telecomunicazioni) e sistemi e strumenti per la protezione dagli eventi naturali per la gestione delle emergenze e l’analisi dei rischi, svolge inoltre analisi delle dipendenze infrastrutture-territorio e dell’interdipendenza infrastrutturale e sviluppa sistemi di supporto alle decisioni, modelli di simulazione di avversità eventi, propagazione delle colpe e contromisure efficaci per ridurne l’impatto e gestire efficacemente la crisi”

Il presidente dell’ENEA, Gilberto Dialuce.

“Il mandato istituzionale dell’INGV prevede l’assistenza al governo nel monitoraggio dei rischi naturali, in particolare sismici, vulcanici e tsunami. La quantificazione del rischio naturale nelle aree in cui sono ubicate le infrastrutture critiche e una sorveglianza 24 ore su 24 aiuteranno a valutare tutte le azioni da realizzate con ENEA e MIMS nell’interesse della pubblica sicurezza”

Il presidente dell’INGV, Carlo Doglioni.

“Sarà il primo Paese europeo con uno strumento integrato per monitorare il rischio di tutte le infrastrutture critiche del Paese. Poiché il sistema infrastrutturale è in questa fase totalmente interconnesso, si è reso necessario predisporre misure di protezione “su misura” sul sistema piuttosto che misure “verticali”, a cominciare dal sistema della mobilità”,

Il professor Fabio Pistella, coordinatore delle attività condotto da ENEA e INGV per l’attuazione del Protocollo e del programma EISAC.it.

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Redazione InSic

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