Il provvedimento terrà conto delle segnalazioni fornite dai Comuni a seguito della ricognizione avviata dal Presidente del Consiglio, con la lettera ai Sindaci del 2 giugno 2014, con la quale è stata sollecitata la segnalazione da parte degli amministratori locali, di tutte le opere bloccate o i procedimenti amministrativi da accelerare.
Ance commenta il provvedimento segnalando che assumerà la forma del decreto legge e che dovrebbe occuparsi dell’accelerazione di alcune opere strategiche nazionali che però in questo momento non sono state ancora identificate ma alla cui identificazione potrebbe provvedersi attraverso l’anagrafe delle opere incompiute, istituita presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
In base alle dichiarazioni stampa riportate da Ance, le risorse a disposizione sarebbero 1 o 2 miliardi di euro finanziabili in 5/6 anni, attraverso il cosiddetto “Fondo revoche“ un fondo istituito nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti nel quale si concentrano tutte le risorse derivanti dalla revoca dei finanziamenti assegnati entro il 31 dicembre 2010 ad opere ricomprese nel Programma della legge obiettivo, in una fase procedurale preliminare, ai sensi del DL 98/2011 art. 32, commi 2 e 3.
Infatti, spiega Ance secondo l’Allegato infrastrutture al DEF 2014, nell’individuazione dei pilastri portanti della politica infrastrutturale e trasportistica, sono state segnalate alcune azioni prioritarie come l’approvazione, entro maggio 2014, di un provvedimento, che sulla base del Decreto Fare (DL 69/2013) prevedesse il definanziamento temporaneo delle opere approvate prima del 2010 ancora nella fase procedurale, spostando in questo modo i fondi ad opere da “cantierare” entro e non oltre il 31 dicembre 2014.
In merito agli obiettivi del decreto “Sblocca Italia”, l’Ance ha espresso il suo apprezzamento ritenendo che in questo modo si possa ottenere un uso più efficiente delle risorse, che sia in grado di utilizzare i fondi disponibili per opere che per mancanza di cassa rischierebbero di subire dei blocchi.
L’Ance pubblica anche l’elenco delle opere incompiute, aggiornate a luglio 2014: sono 658 per un valore di 2,6 miliardi di euro. Solo per il 60% degli interventi è indicato il valore degli oneri necessari per l’ultimazione dei lavori: per il completamento di questi interventi è necessario circa 1 miliardo di euro.
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