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Manutenzione rete Stradale e ferroviaria: maggiori risorse al Sud

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Il Ministero delle Infrastrutture annuncia l’aggiornamento 2018-2019 del contratto di Programma Anas 2017-2020 per la manutenzione di ponti, viadotti e gallerie con dodici miliardi e mezzo di euro in più.
Aggiornato anche il contratto di Programma Investimenti Rfi-Mit 2017-21 per le ferrovie nazionali, con una contrattualizzazione di circa 15,4 miliardi di euro in più.

Strade
Approvato al CIPE il 24 luglio il contratto di programma Anas 2017-2020 che prevede il 52% degli investimenti di Anas verso il Sud Italia e Isole e 2,657 miliardi di euro per la manutenzione di ponti, viadotti e gallerie. Al piano Cortina 100 milioni di euro in vista dei Mondiali di sci alpino 2021 e le Olimpiadi invernali del 2026.
In un allegato, il Ministero segnala un elenco di interventi per i quali finalizzare prioritariamente le risorse per progettazione per investimenti da inserire nei successivi aggiornamenti e nel prossimo Contratto di programma; al suo interno cita la realizzazione di nuovi ponti sul Po, il potenziamento e la messa in sicurezza della Ss148 Pontina, la messa in sicurezza della rotonda Faustina di Lodi, un nuovo itinerario di collegamento Catanzaro-Crotone, viabilità di accesso all’hub portuale di Savona.

Ferrovie
Il 24 luglio invece al Cipe è stato dato il via libera all’aggiornamento 2018-2019 del contratto di programma Investimenti Rfi-Mit 2017-21 con una contrattualizzazione di circa 15,4 miliardi di euro in più, risorse, scrive il Ministero, che dovrebbero recuperare il gap infrastrutturale del sud (a cui è destinato circa il 51% delle nuove risorse), per accelerare di 15 anni l’installazione di tecnologie ERTMS (European Rail Traffic Management System) su tutta la rete, così da rendere il sistema ferroviario italiano tra i più avanzati al mondo per sicurezza, prestazioni ed efficienza, grazie a un investimento di 1,7 miliardi di euro finalizzato all’ammodernamento tecnologico di linee e di impianti ferroviari.
Rispetto agli annunciati 15,4 miliardi complessivi, 2,5 andranno alla conservazione e all’efficientamento di oltre 19mila opere tra ponti, viadotti e sottovia. Il resto delle risorse verranno impiegate, in particolar modo, per valorizzare le ferrovie turistiche, interventi a supporto delle linee regionali, i principali nodi urbani, le nuove line di Alta capacità e i collegamenti di ultimo miglio per porti, aeroporti e terminali.
Il Ministero pone l’accento sulla attivazione di investimenti per opere ritenute prioritarie e subito cantierabili, in particolare per quelle che mirano ad una connettività “a rete” su tutte le principali direttrici con l’obiettivo di aumentare progressivamente il numero di capoluoghi collegati tra loro in meno di 4 ore e mezzo: spuntano, la Napoli-Bari (2,1 miliardi), il nuovo collegamento Palermo-Catania (2,985 miliardi di euro), le coperture del Terzo Valico dei Giovi sul Corridoio Reno-Alpi e del nodo di Genova (818 milioni) e proseguono le fasi per il completamento della velocizzazione Roma-Pescara (211 milioni), per il potenziamento della linea Gallarate-Rho (500 milioni) e per il quadruplicamento della Pavia-Milano Rogoredo (250 milioni).
1.045 milioni di euro saranno poi destinati alla valorizzazione delle reti regionali: previsti interventi di elettrificazione della linea Barletta-Canosa, dell’anello bellunese e della linea Roccaravindola-Isernia-Campobasso e potenziamento della linea Ponte S.Pietro-Bergamo-Montello, della linea Arechi-Pontecagnano Aeroporto, della linea Maerne-Castelfranco Veneto, della linea Empoli-Siena e della linea Caltagirone- Gela.
Quanto alle aree metropolitane, arrivano 1,5 miliardi di euro per lo sviluppo delle aree metropolitane, in particolare per l’area metropolitana di Roma con l’avvio a realizzazione del raddoppio Cesano-Bracciano, sulla tratta Roma-Viterbo. Per lo sviluppo dell’integrazione modale sono poi destinate nuove risorse per 242,12 milioni di euro, per avviare la fase realizzativa del nuovo collegamento della ferrovia con l’aeroporto di Brindisi e per l’ulteriore potenziamento dei collegamenti ai porti di Trieste, Ravenna, Brindisi e Livorno.

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Redazione InSic

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