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Mondo costruzioni: istituito un registro di imprese asseverate

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Il 27 novembre scorso è stato siglato un protocollo d’intesa tra Ministero del Lavoro e Commissione Nazionale Paritetica per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro (CNCPT) per l’istituzione di un registro delle imprese di costruzioni e di ingegneria civile asseverate secondo la UNI/PdR 2.


L’elenco sarà aggiornato in tempo reale e liberamente accessibile e raccoglierà informazioni utili per gli organi di vigilanza del Ministero del Lavoro, per fondare le proprie decisioni di priorità nella programmazione delle aziende da ispezionare.

Il convegno segue all’importante riconoscimento, da parte del Ministero del Lavoro, del ruolo della prassi di riferimento UNI/PdR 2:2013 nel garantire agli organi di vigilanza ministeriali l’adozione e l’efficace attuazione nel settore edile dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza sul lavoro di cui all’art. 30 del DLgs 81/2008.

UNI riporta anche che in base a numerosi studi, sussistono effetti macroeconomici positivi per quei Paesi in cui l’applicazione della normativa tecnica è più diffusa e consolidata come Germania, Francia e Gran Bretagna, in termini di aumento del PIL tra lo 0,3% e lo 0,8% (in Germania per un valore di oltre 17 miliardi di euro).
I dati di una ricerca ISO attribuiscono alla normazione fino al 50% del fatturato aziendale e circa il 10% della redditività delle imprese che nella loro attività ad essa si riferiscono.

UNI riporta anche i casi nei quali la normazione semplifica gli adempimenti di legge o permette la riduzione di specifici costi, come ad esempio:
•la riduzione del tasso medio di tariffa assicurativa INAIL grazie alle norme UNI 10617, UNI EN ISO 14001, UNI ISO 26000 e UNI/PdR 2,
•la detrazione fiscale del 65% per gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche delle unità immobiliari per i “tetti verdi” a norma UNI 11235,
•la presunzione di conformità alla legislazione sulla prevenzione incendi e sui livelli di sicurezza che essa impone se gli impianti sono a norma UNI 8723 e UNI 11528,
•la sicurezza e continuità del servizio in caso di immissione nelle reti di trasporto e distribuzione del biometano ottenuto da fonti rinnovabili se avviene a norma UNI/TR 11537.

Redazione InSic

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