Camera dei Deputati

Nota di aggiornamento del DEF: le previsioni su investimenti, Codice Contratti e Infrastrutture pubbliche

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La Camera riporta il primo aggiornamento sui contenuti della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (NADEF 2020) che rappresenta lo strumento attraverso il quale il Governo aggiorna il quadro programmatico di finanza pubblica per il periodo 2021-2023 rispetto a quello contenuto nel Documento di economia e finanza dello scorso aprile (DEF 2020) (per capire cosa contiene una Nota di aggiornamento al DEF vedi sotto).

Estrapoliamo dal Dossier dei Servizi Studi e Bilancio della Camera e del Senato alcuni passaggi su:

investimenti pubblici (in crescita dell’8,4% nel 2020)
modifiche al Codice dei Contratti
Previsioni per Infrastrutture, trasporti e comunicazioni
Cosa contiene la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza

Investimenti pubblici

La NADEF evidenzia che la spesa per investimenti pubblici è prevista in crescita dell’8,4% nel 2020 e del 6,5% nel 2020 e 2021, con una lieve diminuzione nel 2023 (-1,8%), conseguente al ridimensionamento delle risorse stanziate dagli ultimi interventi di sostegno all’economia. Ciò nonostante nel 2023 il rapporto fra investimenti pubblici a PIL si attesterebbe al 2,7%, in crescita rispetto al 2,3% del 2019.
La NADEF identifica nel settore degli investimenti pubblici alcuni aspetti prioritari sui quali saranno adottati specifici interventi alla luce delle misure di semplificazione contenute nel D.L. n. 76/2020 – SEMPLIFICAZIONI in materia di contratti pubblici e edilizia, finalizzate principalmente ad incentivare gli investimenti pubblici durante il periodo post-emergenziale, dettando una disciplina derogatoria del D.Lgs. n. 50/2016.
Tra le misure più innovative già adottate, nella Nota vengono richiamate quelle concernenti:
• le procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici sotto la soglia comunitaria, con affidamento diretto o con procedura negoziata senza bando;
• quelle concernenti la possibilità di ricorrere, entro il 31 luglio 2021, per gli appalti di importo pari o superiore alla soglia europea, a procedure negoziate;
• l’istituzione del Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche di importo pari o superiore alla soglia comunitaria al fine di evitare che temporanee insufficienti disponibilità finanziarie annuali ostacolino la regolare e tempestiva realizzazione dell’opera in esecuzione;
• la proroga al 31 dicembre 2021 dei termini di sospensione dell’applicazione del divieto di cd. “appalto integrato”;
• la revisione, l’ampliamento e la proroga della disciplina dei Commissari straordinari previsti dal D.L. 32/2019;
• le modifiche al Testo Unico dell’Edilizia volte a semplificare le procedure e ad assicurare il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e lo sviluppo dei processi di rigenerazione urbana;
• l’accelerazione e la semplificazione della ricostruzione pubblica nelle aree colpite da eventi sismici.

Modifiche al Codice dei Contratti

Tra le ulteriori modifiche al Codice dei contratti pubblici introdotte dal D.L. 76/2020 sono, infine, menzionate quelle relative all’introduzione di
• nuovi adempimenti informativi relativi al Codice Unico di Progetto (CUP), in capo alle pubbliche amministrazioni che finanziano o attuano i progetti di investimento
• estensione al 2021 e al 2022 della disposizione transitoria introdotta con il D.L. 32/2019 (cd. decreto “sblocca cantieri”) con riferimento all’approvazione delle varianti ai progetti definitivi approvati dal CIPE relativi alle infrastrutture strategiche: l’art. 1, comma 15, del D.L. 32/2019 ha introdotto una disposizione volta a disciplinare l’approvazione delle varianti ai progetti definitivi, approvati dal CIPE, relativi alle infrastrutture strategiche già inserite negli strumenti di programmazione approvati e per i quali la procedura di valutazione di impatto ambientale è stata avviata prima dell’entrata in vigore del Codice (comma 1-ter dell’art. 216 del D. Lgs. 50/2016). La norma citata prevede che le varianti da apportare ai progetti definitivi in questione, sia in sede di redazione del progetto esecutivo sia in fase di realizzazione delle opere, sono approvate esclusivamente dal soggetto aggiudicatore, qualora non superino del 50% il valore del progetto approvato, ovvero dal CIPE, in caso contrario.

Infrastrutture, trasporti e comunicazioni

La NADEF cita:
• la Raccomandazione n. 3 del Consiglio all’Italia del 20/5/2020 (COM 2020/512/final) invita, tra l’altro, a “concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale (…), su ricerca e innovazione, sul trasporto pubblico sostenibile” e sollecita “l’innovazione della qualità delle infrastrutture, tenendo conto delle disparità regionali”..
• la Raccomandazione del Consiglio n. 3 del 2019
La parte IV del documento indica:
• il quadro europeo di riferimento e l’impostazione già delineata sulle linee guida per la redazione del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR) e offre una sintesi delle Linee Guida del PNRR
• aggiorna il recente Programma Nazionale di Riforma (PNR) illustrando i provvedimenti presi durante il periodo estivo che rilevano ai fini delle CSR”, ossia ai fini del rispetto delle raccomandazioni europee, nonché degli interventi di futura adozione.
In ragione di ciò, la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza, con riferimento al settore dei trasporti ricorda
• le misure di semplificazione concernenti la portualità (48, comma 1-3 del decreto-legge n. 76 del 2020),
• le misure di cui al decreto-legge n. 34 del 2020 con riferimento di proroga delle concessioni aeroportuali a compensazione delle perdite economiche derivanti dall’emergenza COVID-19 (articolo 202, comma 1-bis, del decreto-legge n. 34 del 2020) e dell’autorizzazione di spesa a decorrere dall’anno 2020 per finanziare la digitalizzazione della logistica del Paese in riferimento ai porti, agli interporti, alle ferrovie, all’autotrasporto (5 milioni di euro tratti dalle risorse del fondo per il finanziamento degli interventi di adeguamento dei porti, secondo quanto previsto dall’articolo 48, comma 4 del decreto-legge n. 76 del 2020)
• gli interventi di rafforzamento dei poteri dei commissari delle zone economiche speciali (art. 46 del decreto-legge n. 76 del 2020)
• le misure concernenti il sostegno della mobilità elettrica e sostenibile (di cui all’articolo 44 del decreto-legge n. 34 del 2020).
Tra le principali azioni in coerenza con le raccomandazioni europee per il 2020 la Nota segnala inoltre che,
• in materia di sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali, è prevista una revisione complessiva della disciplina del sistema di monitoraggio dinamico per la sicurezza di ponti e viadotti e opere similari su strade e autostrade, introdotta dall’art. 14 del decreto-legge n.109/2018, nonché la sua integrazione con linee guida per il mantenimento in sicurezza.
• altri interventi, in coerenza con le azioni già indicate nell’allegato al DEF 2020 Italiaveloce – L’Italia resiliente progetta il futuro – Nuove strategie per trasporti, logistica e infrastrutture, riguarderanno il settore della rete stradale e autostradale, in particolare ponti e viadotti, nel quale saranno introdotte le tecnologie informatiche.

L’allegato “Italia veloce” individua i seguenti programmi di intervento:
1) programma di interventi per la conservazione, valorizzazione, adeguamento agli standard funzionali e di sicurezza della rete stradale e autostradale (mediante adeguamento della sezione stradale agli standard attuali e rettifica dei tracciati esistenti);
2) programma di interventi per il potenziamento tecnologico e digitalizzazione (Smart Road);
3) programma di interventi per il ripristino e la messa in sicurezza delle infrastrutture a rischio sismico;
4) programma di interventi per il decongestionamento delle tratte autostradali (mediante realizzazione di terze e quarte corsie);
5) programma di interventi per il decongestionamento delle aree metropolitane.

Cosa contiene la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza

La NDCEF contiene:
• l’eventuale aggiornamento delle previsioni macro-economiche e di finanza pubblica per l’anno in corso e per il restante periodo di riferimento;
• l’eventuale aggiornamento degli obiettivi programmatici individuati dal DEF, al fine di prevedere una loro diversa ripartizione tra lo Stato e le amministrazioni territoriali ovvero di recepire le indicazioni contenute nelle raccomandazioni eventualmente formulate dalla Commissione europea;
• le eventuali modifiche e integrazioni al DEF conseguenti alle raccomandazioni del Consiglio europeo relative al Programma di stabilità e al PNR;
• l’obiettivo di saldo netto da finanziare (SNF) del bilancio dello Stato e di saldo di cassa del settore statale;
• l’indicazione dei principali ambiti di intervento della manovra di finanza pubblica per il triennio successivo, con una sintetica illustrazione degli effetti finanziari attesi dalla manovra stessa in termini di entrata e di spesa, ai fini del raggiungimento degli obiettivi programmatici
• l’indicazione di eventuali disegni di legge collegati.

Redazione InSic

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