Appalti e contratti

Nuovo Codice degli Appalti, ANAC: le modifiche da apportare al testo di legge

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Dopo Ordini e Professioni anche l’ANAC si esprime sul nuovo Codice Appalti, il testo dello Schema di  Nuovo Codice degli Appalti annunciato dal Governo e attualmente all’esame delle commissioni parlamentari con considerazioni sulle riforme da completare, modifiche al testo e accorgimenti da ricordare in fase di revisione delle regole in attuazione anche del PNRR.

Nuovo Codice Appalti: parere positivo di ANAC

Un testo di riforma del Codice dei contratti pubblici, in linea con l’attuazione del PNRR e sul quale ANAC esprime un parere positivo circa il lavoro svolto finora da tutti gli organi istituzionali preposti con cui ANAC ha collaborato nella stesura di molte parti in sinergia con la Commissione speciale nominata dal Consiglio di Stato. Tuttavia, l’ANAC ha indicato “ulteriori margini di miglioramento” in quanto “la formulazione di una legge, anche se riordinata e semplificata in un unico testo codicistico, è un elemento necessario ma non sufficiente per una riforma di successo”.

Nuovo Codice Appalti: i rilievi di ANAC

Nel testo di osservazioni sullo Schema del nuovo Codice Appalti, ANAC indica quindi le modifiche o i miglioramenti da apportare al testo. In particolare,

  • un possibile differimento dei termini di applicazione di alcune disposizioni, da concordare con la Commissione europea per evitare rallentamenti nell’attività contrattuale in corso per l’attuazione degli investimenti previsti dal Pnrr,
  • più risorse per l’attuazione del Codice: l’emanazione di separati provvedimenti per fornire a tutti i soggetti pubblici coinvolti nell’attuazione della riforma, le necessarie risorse;
  • qualificazione delle stazioni appaltanti: secondo ANAC andrebbero costituite in tutto il territorio italiano, a livello regionale, provinciale o dei comuni capoluogo, degli specifici di centri di competenze, prevedendo l’assunzione di giovani tecnici ed altri esperti, in grado di affiancare e supportare soprattutto i piccoli comuni nello svolgimento delle attività connesse all’applicazione del codice[1];
  • la valorizzazione dei centri di competenza già istituiti a livello regionale, per compiti ormai superati grazie alla digitalizzazione dei processi, attribuendo agli stessi il compito di valorizzare l’esperienza acquisita, offrendo servizi di consulenza e accompagnamento alle piccole e medie imprese, per favorirne la partecipazione alle gare pubbliche e, di conseguenza, la loro crescita e migliore strutturazione, oltre che aumentando il grado di concorrenza complessiva del sistema.
  • Rafforzamento dell’impianto complessivo, guardando contestualmente alle istanze di semplificazione, da un lato, e al sistema di vigilanza e monitoraggio dall’altro[2].
  • Semplificazione delle procedure attraverso un aumento della discrezionalità delle amministrazioni, rimuovendo ove possibile le pratiche di gold plating e attuando una concreta e completa digitalizzazione delle procedure ed interoperabilità delle piattaforme[3];
  • velocizzare l’approvazione del testo con attenzione: occorre andare di pari passo con la legalità spiega ANAC,  la trasparenza e le pari opportunità nell’ambito di un mercato concorrenziale sgombro da privilegi e zone d’ombra[4]!

[1] Le risorse investite per tali assunzioni sarebbero immediatamente ripagate dai notevoli risparmi che gli stessi sarebbero in grado di produrre e dalla maggiore rapidità di esecuzione delle opere e di acquisizione dei beni e servizi

[2] Secondo ANAC occorre sempre coniugare semplificazione con trasparenza e monitoraggio, cogliendo la sfida del Pnrr come strumento per cambiare la pubblica amministrazione e per creare la cultura della buona amministrazione

[3] L’Autorità si è fatta promotrice della semplificazione procedurale prevista dal nuovo testo, in coerenza con gli obiettivi espressi nel Pnrr, soprattutto attraverso la trasformazione digitale dell’intero ciclo di vita dei contratti.

[4] Secondo ANAC, il rafforzamento delle attività di prevenzione della corruzione e di consolidamento dei presidi di vigilanza e monitoraggio contribuisce a creare regole chiare e certe che concorrono alla crescita e allo sviluppo del Paese.

Riforma del Codice Appalti

Atto n. 019  –  Schema di decreto legislativo recante codice dei contratti pubblici (19)
(In corso di esame)

Osservazioni ANAC allo Schema d.lgs Codice contratti pubblici – 02.02.2023.pdf

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Formato: 150×210 mm

D.Lgs. 31 marzo 2023 n. 36 completo di allegati
Completo di un puntuale indice analitico
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Contiene il nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023), dopo che le ipotesi correlate al PNRR e la Legge delega n. 78/2022 ne avevano previsto la formazione e la successiva emanazione entro il 1° aprile 2023

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