In Gazzetta ufficiale il DECRETO 8 febbraio 2022 del MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA’ SOSTENIBILI che istituisce formalmente la Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio (BDNAE).
Annunciata nei giorni scorsi dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, la Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio raccoglierà le informazioni sugli immobili e le opere realizzate in violazione di legge.
Nell'articolo
Come funziona la Banca Dati abusivismo
Saranno previste due fasi (art.3):
- Nella prima fase la banca dati sarà alimentata con le informazioni sugli immobili e le opere abusive oggetto delle segnalazioni effettuate dai Comuni.
- Le successive estensioni avverranno con la collaborazione dei Ministeri dell’Interno, della Giustizia, della Transizione ecologica, della Cultura, dell’Economia e delle Finanze, dell’Agenzia delle Entrate, delle Regioni e dei Comuni.
Gli obiettivi della Banca Dati nazionale sull’abusivismo edilizio
La Banca Dati del Mims dovrà (art.2):
a) censire i manufatti abusivi presenti sul territorio nazionale per tutelare la corretta gestione, la sicurezza e la riqualificazione del territorio;
b) rendere disponibili i dati per la consultazione da parte delle amministrazioni pubbliche competenti in materia di abusivismo edilizio;
c) integrare ed omogeneizzare le informazioni e i dati anche territoriali disponibili presso le amministrazioni competenti;
d) agevolare la programmazione e il monitoraggio degli interventi di demolizione delle opere abusive da parte dei comuni e la gestione del fondo Demolizioni (art. 1, comma 26, della legge 27 dicembre 2017,
n. 205).
Cosa contiene la Banca Dati Abusivismo
La banca dati censirà i manufatti abusivi presenti sul territorio nazionale e le relative informazioni potranno essere consultate dalle amministrazioni pubbliche competenti in materia di abusivismo edilizio.
Chi ha accesso alla Banca Dati sull’Abusivismo?
Le informazioni della Banca Dati saranno rese disponibili alle amministrazioni statali, regionali e comunali, agli uffici giudiziari, agli enti e agli organi a qualunque titolo competenti in materia di abusivismo edilizio che concorrono all’alimentazione della medesima banca dati, nonché all’ANCI.
A cosa servirà la Banca Dati Abusivismo?
Il sistema consentirà di agevolare la programmazione e il monitoraggio degli interventi di demolizione delle opere abusive da parte dei Comuni.
Per sostenere i Comuni negli interventi di demolizione delle opere abusive è istituito presso il Ministero un fondo di 15 milioni di euro, il Fondo Demolizioni, rifinanziato con la legge di bilancio per il 2022.
Nella banca dati viene poi istituita una apposita sezione per il monitoraggio degli interventi di demolizione di opere abusive a carico del Fondo Demolizioni (di cui all’art. 1, comma 26, della legge 27 dicembre 2017, n. 205).
Chi alimenta la Banca Dati Abusivismo?
Le amministrazioni e gli enti competenti in materia di abusivismo sono tenuti ad alimentare la banca dati, a condividere e trasmettere le informazioni sugli illeciti accertati e sui conseguenti provvedimenti emessi.
Giovannini: Banca Dati abusivismo strumento informativo per mettere a sistema le opere abusive del Paese
“Con la banca dati avremo finalmente a disposizione uno strumento informativo che ci consentirà di mettere a sistema le informazioni sulle opere abusive nel Paese e rafforzare le azioni di contrasto contro un fenomeno illegale che ha arrecato gravi danni alla vivibilità delle città e all’ambiente”, afferma il Ministro Enrico Giovannini. “L’iniziativa richiede un’azione congiunta di diversi ministeri e la collaborazione di Regioni e di enti locali. Abbiamo così avviato un percorso virtuoso per proteggere e tutelare meglio i territori”.
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