In questa pagina seguiamo i provvedimenti presi dal Governo in merito alle 102 opere commissariate nel corso del 2021.
I commissariamenti sono stati previsti e regolamentati con un Piano di azione dal Decreto Sbloccacantieri (Dl n. 32/2019 convertito nella legge n. 55/2019).
Le fasi dei commi
- Il 15 marzo il Governo ha trasmesso al Parlamento l’elenco di 15 nuove opere pubbliche complesse da commissariare, per un valore di 3,1 miliardi di euro, e la proposta di nomina dei relativi Commissari straordinari.
- Dal 2 marzo 2022 è stato reso operativo il Protocollo ANAC per la vigilanza sul Grandi opere e Progetti Speciali.
- A Gennaio è stato emanato il Rapporto annuale sullo stato di avanzamento delle 102 opere commissariate
- Entro gennaio ’22 sarà attivato il portale dedicato “Osserva Cantieri”, attraverso il quale verranno fornite informazioni utili ai diversi soggetti coinvolti (istituzioni, società civile, Commissari, vertici politici) per valutare gli stati di avanzamento delle fasi procedurali previsionali ed effettive dei progetti, corredati da indicatori fisici, sociali e ambientali, utili per comprendere l’impatto di ogni intervento.
- Nel Giugno ’21 sul sito del Mims è attiva una sezione dedicata alle opere commissariate, in cui vengono illustrati il contesto di riferimento, la ripartizione territoriale degli interventi, l’anagrafica delle opere con l’indicazione del costo stimato e i finanziamenti disponibili, i cronoprogrammi previsti in fase di avvio, le eventuali determinazioni assunte dai Commissari.
- Dal Dicembre 2020 è invece attivo un Protocollo di Sicurezza sottoscritto dal ministero e dalle sigle sindacali che garantisce cantieri delle infrastrutture commissariate più veloci grazie all’ottimizzazione dei turni di lavoro anche sulle 24 ore, per favorire l’incremento dell’occupazione in condizioni di piena sicurezza.
Nell'articolo
Opere commissariate: cosa prevede il Decreto Sblocca Cantieri
Il decreto ‘Sblocca cantieri’ prevede l’individuazione di interventi infrastrutturali caratterizzati da elevata complessità progettuale, da difficoltà esecutiva o attuativa, da complessità tecnico-amministrativa o che comportano un rilevante impatto sul tessuto socioeconomico a livello nazionale, regionale o locale e per la cui realizzazione o completamento in tempi più rapidi è necessaria la nomina di uno o più Commissari straordinari, dotati di poteri derogatori al codice degli appalti.
Opere commissariate dal Governo: le fasi del Decreto Sblocca Cantieri
Le prime due fasi, concluse formalmente ad aprile e agosto 2021, hanno individuato 102 opere (ciascuna delle quali consta di diversi progetti) e nominato 39 Commissari straordinari.
Grazie ai commissariamenti finora attivati, nella seconda metà del 2021 sono state effettuate 27 consegne lavori, mentre si prevede che nel corso del 2022 ci saranno ulteriori 55 consegne, portando il relativo totale a 150 su 354 progetti, con un aumento del 120% rispetto alle 68 consegne registrate negli anni precedenti il commissariamento (si veda la pagina dedicata).
Le opere da commissariare
Infrastrutture stradali
• Raccordo autostradale Valtrompia (Concesio–Sarezzo-Lumezzane)
• SS 275 Maglie-Santa Maria di Leuca (II lotto)
• SS 1 Aurelia – Completamento della variante di Sanremo
Interventi per le infrastrutture ferroviarie
• Nodo Ferroviario di Bari-Nord
• Velocizzazione della linea Milano-Genova
• Collegamento ferroviario Olbia-Aeroporto
• Ripristino e ammodernamento del tratto ferroviario Caltagirone-Gela
• Anello ferroviario di Palermo (completamento II fase)
• Raccordo ferroviario di Brindisi
Intervento per il trasporto rapido di massa
• Prolungamento dal centro di Catania fino all’aeroporto di Fontanarossa
Interventi per le infrastrutture portuali
• Realizzazione del Terminal container di Montesyndial nel Porto di Venezia
• Opere di completamento dell’infrastrutturazione del porto di Brindisi
Intervento per le infrastrutture idriche
• Invaso di Campolattaro
Interventi per infrastrutture di edilizia statale per presidi di pubblica sicurezza
• Palazzo di giustizia di Milano
• Caserma Tuscania – sede del Gruppo intervento speciale a Livorno (I° Lotto).
Opere commissariate: news e attualità
Le ultime news e aggiornamenti sui commissariamenti e sulle decisioni del Governo sulle opere commissariate
Opere commissariate: il Governo chiude i commissariamenti (16 marzo 2022)
Il 15 marzo il Governo ha trasmesso al Parlamento l’elenco di 15 nuove opere pubbliche complesse da commissariare, per un valore di 3,1 miliardi di euro, e la proposta di nomina dei relativi Commissari straordinari.
Con questa proposta si conclude la fase dei commissariamenti prevista dal decreto legge cosiddetto ‘Sblocca cantieri’ .
15 opere pubbliche da commissariate: i criteri di scelta
Si tratta di sei infrastrutture ferroviarie, tre stradali, due portuali, due interventi di edilizia statale, un intervento per infrastrutture idriche e uno per il trasporto rapido di massa. La quota più consistente degli investimenti, pari a 2,3 miliardi di euro, è destinata al Sud (76,6% del totale) e comprende un’opera stradale, cinque ferroviarie, un’opera idrica, un intervento per il trasporto rapido di massa e uno portuale.
Le Camere dovranno ora esprimere il proprio parere sulla proposta del Governo, in seguito al quale verranno adottati i Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri per la nomina dei singoli Commissari straordinari.
Opere commissariate: un Protocollo con ANAC per la vigilanza su Grandi opere e Progetti Speciali (marzo 2022)
Dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims),l’annuncio della sottoscrizione, il 2 marzo 2022 del protocollo d’intesa che prevede un accordo di vigilanza collaborativa per le Grandi Opere e i progetti speciali, con particolare attenzione alla gestione e realizzazione delle 102 opere commissariate, previste dal cosiddetto decreto ‘sblocca cantieri’ (n. 32/2019), affidate a 49 Commissari straordinari.
Protocollo ANAC: cosa faranno i Commissari?
I Commissari potranno usufruire della collaborazione dell’Anac al fine di verificare la conformità degli atti di gara, la normativa di settore applicata agli interventi previsti, l’individuazione di clausole e condizioni idonee a prevenire tentativi di infiltrazione criminale, il monitoraggio dello svolgimento della procedura di gara.
“La velocità e le semplificazioni previste per la realizzazione di opere particolarmente complesse, come quelle commissariate, non può mai prescindere dal rispetto delle regole”, dichiara il Ministro Giovannini. “Il protocollo firmato da Mims e Anac rappresenta uno strumento fondamentale per garantire la legalità, la correttezza dell’esecuzione delle gare, la sicurezza e il rispetto dei diritti dei lavoratori. I Commissari straordinari hanno un ruolo di grande responsabilità non solo per assicurare l’esecuzione degli interventi, ma anche per prevenire fenomeni criminali che possono cercare di inserirsi in modo fraudolento nelle diverse procedure”.
Protocollo ANAC su Opere commissariate: cosa prevede?
Il protocollo prevede che l’Anac esegua una verifica preventiva su diversi documenti predisposti nelle varie fasi della gara d’appalto (determina a contrarre, bando di gara o lettera di invito a presentare offerta nel caso di procedura negoziata, disciplinare di gara, capitolato, contratto, provvedimento di nomina dei commissari e di costituzione della commissione giudicatrice, elenchi dei partecipanti alla gara e degli eventuali subappaltatori, provvedimenti di esclusione e di aggiudicazione, i verbali di gara di esclusione delle offerte anormalmente basse).
Irregolarità nelle opere Commissariate: cosa prevede il protocollo ANAC?
In caso di irregolarità, invia un rilievo motivato al Commissario straordinario che può accoglierlo oppure assumere atti di sua competenza informando l’Autorità delle proprie motivazioni. Inoltre, con l’adesione al protocollo i Commissari straordinari si impegnano ad avvalersi della clausola risolutiva quando nei confronti dell’imprenditore o dei vertici dell’impresa sia stata disposta una misura cautelare o sia intervenuto un rinvio a giudizio per delitti di corruzione, concussione, traffico di influenze, turbata libertà degli incanti.
“Con questo protocollo l’Autorità Anticorruzione vuole dare il suo sostegno pieno alla rapida attuazione dei progetti previsti dal Pnrr e la sua totale collaborazione affinché queste opere di priorità nazionale avvengano nel rispetto della legalità e nella prevenzione di ogni infiltrazione criminale e malavitosa”, ha dichiarato il Presidente Busia. “Bisogna fare velocemente, ma soprattutto fare bene. Questo è il fondamento affinchè i risultati del Pnrr vadano a buon fine e i suoi effetti si estendano al di là del 2026, con maggiore giovamento per il Paese”.
Opere commissariate: Rapporto annuale sullo stato di avanzamento (Agg. genn 2021)
Trasmesso al Parlamento il Rapporto annuale sullo stato di avanzamento delle 102 opere commissariate nel corso del 2021.
Si tratta del report redatto dalle relazioni presentate dai 49 Commissari straordinari nominati dal Presidente del Consiglio dei Ministri ad aprile e agosto dello scorso anno sulle opere che hanno un valore complessivo di 99 miliardi di euro.
Cosa contiene il Rapporto annuale sulle opere commissariate?
Il documento contiene:
- le principali caratteristiche delle opere, una valutazione qualitativa dello stato delle procedure (utilizzando un sistema “a semaforo”) basata sull’analisi delle criticità evidenziate dai Commissari
- una descrizione delle azioni di sistema e puntuali avviate dal Ministero per assicurare l’efficacia della loro attività.
- dettagli dei singoli interventi, i cronoprogrammi, lo stato di avanzamento dei lavori e le azioni intraprese o che si intendono intraprendere per realizzare le opere.
Opere commissariate: tutela ambiente e e sicurezza sul lavoro
In un passaggio di commento al Report il ministro per le Infrastrutture e mobilità sostenibili sottolinea che:
“il Mims ha posto un’attenzione senza precedenti al lavoro dei Commissari straordinari, con i quali è stato avviato un dialogo costante per risolvere eventuali criticità, condividere le migliori pratiche, assicurare l’utilizzo di criteri moderni per ridurre l’impatto ambientale delle opere, aumentare la sicurezza sul lavoro e coinvolgere le comunità locali”, spiega il Ministro Giovannini.
“Un impegno particolare è stato profuso per accelerare al massimo il rilascio delle Valutazioni di impatto ambientale (VIA) da parte della competente commissione operante presso il Ministero per la transizione ecologica. Sulla base dei dati raccolti il Ministero verranno ora individuate, d’intesa con i Commissari, le ulteriori iniziative necessarie per superare le criticità evidenziate”. I dati relativi alle criticità, sebbene riguardino molte opere, non devono sorprendere in quanto, come si legge nel Rapporto, nella maggior parte dei casi si tratta di problemi “preesistenti” proprio per risolvere i quali si è deciso il ricorso al commissariamento.
Le criticità delle opere commissariate
Riguardo alle 57 opere commissariate ad aprile 2021, il 56% riscontra problematiche di diversa natura: le criticità segnalate sono riconducibili a questioni ambientali (16%), archeologiche-paesaggistiche (13%), finanziarie (31%), tecniche (13%) e procedurali (27%). In particolare, nel settore ferroviario prevalgono criticità sulle procedure ambientali, per le infrastrutture stradali quelle ambientali, finanziarie e procedurali, mentre nei settori per il trasporto rapido di massa e i presidi di pubblica sicurezza si riscontrano problemi minori.
Nel caso delle 45 opere commissariate ad agosto 2021, le criticità segnalate afferiscono per il 25% a questioni ambientali, per il 18% a quelle archeologiche-paesaggistiche, per il 22% a quelle finanziarie, per l’8% ad aspetti tecnici, per il 27% a quelli procedurali.
Riguardo alle infrastrutture ferroviarie, le principali criticità sono riconducibili alle autorizzazioni ambientali e agli incrementi dei costi. Per le opere stradali emergono problemi analoghi, con una maggiore rilevanza per questioni ambientali, archeologiche e finanziarie. Per le opere idriche e per i presidi di pubblica sicurezza prevalgono criticità relative all’incremento dei costi e procedurali.
Per approfondire leggi la News sul sito del MIMS
Opere commissariate e accelerazione tempi di lavoro in sicurezza: Protocollo -MIT-Sindacati (Agg. dic. 2020)
Nel Dicembre 2020 è stato sottoscritto dalla ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, e dai vertici dei sindacati di categoria FenealUil (Vito Panzarella), Filca-Cisl (Stefano Macale), Fillea-Cgil (Alessandro Genovesi) un Protocollo di intesa che garantisce cantieri delle infrastrutture commissariate più veloci grazie all’ottimizzazione dei turni di lavoro anche sulle 24 ore, per favorire l’incremento dell’occupazione in condizioni di piena sicurezza e con l’utilizzo delle migliori pratiche del settore. Il protocollo è stato messo a disposizione dei commissari delle opere inserite nell’elenco trasmesso in Parlamento dalla Presidenza del Consiglio delle opere commissariate sulla base dell’Articolo 9 del Decreto Legge Semplificazioni.
Protocollo Opere commissionate: le regole per l’organizzazione dei turni di lavoro
L’organizzazione degli orari di lavoro nei cantieri potrà prevedere:
- la possibilità di turni alternati anche notturni e festivi, o a ciclo continuo mediante l’attività di squadre operanti sette giorni su sette;
- l’utilizzo delle migliori pratiche del settore contro ogni forma di dumping.
Protocollo opere commissariate: la Ministra De Micheli
“Questo accordo costituisce un passo avanti di grande rilievo – afferma la Ministra De Micheli – sotto alcuni aspetti per noi fondamentali, la velocizzazione dei cantieri delle opere pubbliche, la promozione e la tutela del lavoro di qualità. Voglio ringraziare le forze sindacali per il percorso comune che ci ha portato sino a questa firma che delinea un sistema di regole, fissa una cornice di legalità e offre una spinta significativa anche all’aumento dell’occupazione. Perché un’opera pubblica sia realmente utile alle persone deve essere realizzata secondo i migliori standard esecutivi e questo obiettivo può essere raggiunto soltanto nel pieno rispetto dei lavoratori e dei loro diritti”.
Le dichiarazioni di Panzarella, Macale, Genovesi
“Si tratta di un accordo davvero innovativo e importante – spiegano Panzarella, Macale, Genovesi – che ha il merito di consentire la consegna in tempi più brevi di opere strategiche, attese dalla comunità, di garantire ulteriormente i lavoratori coinvolti e di consentire la creazione di circa 22 mila posti di lavoro aggiuntivi a quelli previsti in esecuzione ordinaria, un vero toccasana soprattutto in vista della fine del blocco dei licenziamenti. Tra i provvedimenti contemplati dal testo segnaliamo la possibilità di ricorrere al lavoro a turni, su 24 ore, avvicendato, notturno ma senza straordinari, controlli più rigidi sulle imprese coinvolte, comprese quelle in subappalto, un giro di vite sulla sicurezza nei cantieri e una maggiore formazione dei lavoratori, grazie anche agli Enti bilaterali.
Il Protocollo prevede inoltre l’obbligo di applicare il contratto nazionale dell’edilizia, per contrastare il dumping contrattuale, e l’introduzione di un sistema di verifica sulla forza lavoro occupata. Infine abbiamo inserito una clausola sociale per garantire la stabilità occupazionale del personale in caso di avvicendamento di operatori economici, mantenendo inalterata la contrattazione d’anticipo prevista per le grandi opere. Si tratta di misure efficaci e auspicate da tempo, che sarebbe necessario diffondere anche negli altri cantieri.
L’intesa odierna – concludono i rappresentanti di Feneal, Filca, Fillea – dimostra l’importanza e la validità di una azione sinergica tra tutti i soggetti interessati, nell’interesse non solo dei lavoratori del settore ma dell’intero Paese”.
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