Piano Casa: il decreto in Gazzetta

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Sul sito del Governo sono stati pubblicati i punti fondamentali del nuovo Piano Casa varato dal Governo Renzi: fra le misure prese, anche il Bonus per ristrutturazioni edilizie e fiscalità per immobili all’estero


Approvato definitivamente il Piano casa: il decreto legge 28 marzo 2014 n.47, contenente misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015, adottato dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 12 marzo 2014, è stato convertito in legge il 20 maggio 2014.
Prevede interventi per oltre 1 miliardo e 740 milioni di euro con tre obiettivi:
– il sostegno all’affitto a canone concordato
– l’ampliamento dell’offerta di alloggi popolari
– lo sviluppo dell’edilizia residenziale sociale
Fra le misure segnaliamo:

Bonus per l’acquisto di mobili
Bonus per le ristrutturazioni edilizie: prevista una detrazione fiscale per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici entro il tetto di spesa di 10.000 euro, per un importo svincolato da quello della spesa per la ristrutturazione.

Riduzione della cedolare secca
Per incentivare i proprietari di alloggi sfitti ad immetterli sul mercato a canone concordato, l’aliquota della cedolare secca, già ridotta lo scorso anno dal 19 al 15%, viene ulteriormente abbassata – per il quadriennio 2014-2017 – al 10%.
La cedolare secca al 10% per chi affitta a canone concordato è estesa, oltre ai Comuni ad alta densità abitativa, anche ai Comuni colpiti da calamità naturali per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza negli ultimi cinque anni.

Redditi da locazione di alloggi sociali
I redditi derivanti dalla locazione di alloggi nuovi o ristrutturati non concorrono alla formazione del reddito d’impresa ai fini IRPEF/IRES e IRAP nella misura del 40 per cento, per un periodo non superiore a dieci anni dalla data di ultimazione dei lavori.

Detrazioni Irpef per il conduttore di alloggi sociali
Per il triennio 2014 -2016 gli inquilini di alloggi sociali beneficiano di una detrazione pari a 900 euro (per redditi non superiori a euro 15.493,71) e a 450 euro (per redditi non superiori a euro 30.987,41).

Agevolazioni per chi risiede all’estero
Chi risiede all’estero e ha in Italia una o più case sfitte, per una di queste non dovrà pagare l’Imu perché verrà considerata come prima casa. Tari e Tasi saranno ridotte dei due terzi.

Lotta all’abusivismo
Chi occupa abusivamente un immobile non può chiedere la residenza né l’allacciamento a pubblici servizi e non può partecipare a procedure di assegnazione di alloggi IACP per cinque anni.
Ulteriori informazioni sui contenuti del decreto sono poi disponibili sul sito della Camera

Redazione InSic

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