Piano Nazionale Complementare (Pnc) a che punto siamo? Il report del MiMS

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Il Ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili aggiorna sull’avanzamento dei lavori di completamento dei progetti del Piano Nazionale Complementare (Pnc) in riferimento al primo trimestre del 2022.
Con l’avvio di investimenti per circa 4 miliardi di euro, il Ministero ha raggiunto tutti gli obiettivi previsti come confermato da Giovannini nei giorni scorsi.

  • Vediamo cos’è il PNC cosa finanzia e quali Programmi sono stati completati attraverso le diverse iniziative condotte nel tempo dal Ministero.

PIANO NAZIONALE COMPLEMENTARE (PNC): cos’è?

Il Piano, complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), finanzia interventi per complessivi 9,7 miliardi di euro di cui una quota rilevante, pari appunto a quasi 4 miliardi, è stata avviata nei primi tre mesi di quest’anno.

Il PNC, al quale è applicata la normativa di semplificazione e accelerazione già prevista per il PNRR (art. 14 decreto-legge n. 77 del 2021 e art.1, comma 6, decreto-legge n. 59 del 2021), si basa su alcuni principi finalizzati a una maggiore efficienza nell’allocazione delle risorse, mediante:

  • l’accelerazione della c.d. «messa a terra» degli interventi comprimendo e, ove possibile, anticipando i tempi di definizione dei passaggi amministrativi e burocratici;
  • il finanziamento diretto di progetti definiti con obiettivi di realizzazione precisi superando ove possibile, il semplice riparto delle risorse.

Gli obiettivi di competenza del Mims al 31 marzo 2022, rendicontati al Ministero dell’Economia e delle Finanze, riguardano il trasferimento di fondi ai soggetti attuatori per 630 milioni di euro, la pubblicazione di bandi per un miliardo di euro, la programmazione di interventi per 2,3 miliardi di euro.

Cosa finanzia il PNC?

Le misure previste dal Pnc sono 30:

  • 24 sono interventi esclusivi non previsti dal PNRR
  • 6 fanno riferimento a interventi già previsti dal Pnrr del quale rappresentano un’integrazione delle risorse stanziate.

Le sei aree complementari sono:

  • servizi digitali e cittadinanza digitale (350 milioni);
  • servizi digitali e competenze digitali (250 milioni);
  • tecnologie satellitari ed economia spaziale (800) milioni);
  • transizione 4.0 (5 miliardi);
  • piani urbani integrati (210 milioni);
  • ecobonus e sismabonus fino al 110% per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici (4,5 miliardi).

Le altre 24 misure riguardano

  • missione 3 (infrastrutture per una mobilità sostenibile): raccoglie 9 investimenti
  • missione 1 (digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo) raccoglie 6 interventi
  • missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica) 
  • missione 5 (Inclusione e coesione) con 5 misure ciascuna.

PIANO NAZIONALE COMPLEMENTARE (PNC): i programmi realizzati (primo trimestre 2022)

Nel dettaglio, gli obiettivi conseguiti afferiscono ai seguenti ambiti:

  • Programma “Sicuro, verde e sociale: riqualificazione edilizia residenziale pubblica”: interventi per complessivi due miliardi predisposti dalle Regioni e dalle Province Autonome e Mims, d’intesa con il Dipartimento Casa Italia;
  • Strategia Nazionale Aree Interne – Miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza delle strade. Le Regioni, le Province e le Città metropolitane hanno trasmesso i dati relativi a 942 interventi relativi a questo programma, definito in collaborazione con il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, per un importo totale di 352 milioni di euro, a fronte dei 300 milioni stanziati. Nelle prossime settimane il Mims procederà all’approvazione degli interventi.
  • Strade sicure – Sistema di monitoraggio tecnologico di ponti e viadotti delle autostrade A24 e A25. È stata avviata la procedura di gara per l’affidamento delle operazioni di monitoraggio dinamico, per un importo di 230 milioni di euro.
  • Potenziamento delle ferrovie regionali e relativo materiale rotabile. Sono stati pubblicati bandi per 694 milioni di euro, cifra che rappresenta il 44,8% delle risorse del decreto Mims 363/2021 a fronte di un obiettivo previsto del 38%. In particolare, gli interventi principali riguardano le ferrovie Roma-Lido e Roma‐Viterbo, la ferrovia Adria-Mestre, la ferrovia Adriatico-Sangritana, le linee Vesuviane, la linea metropolitana di Napoli e le linee Flegree. È stato inoltre effettuato il trasferimento delle risorse a titolo di anticipazione alle Regioni beneficiarie, per un totale di 93 milioni di euro.
  • Rinnovo del materiale rotabile e infrastrutture per il trasporto ferroviario delle merci. È stato pubblicato il bando per la concessione dei contributi, pari a 55 milioni di euro.
  • Piano strategico della mobilità sostenibile: rinnovo flotte bus extraurbani e interurbani. Sono state effettuate tutte le anticipazioni a favore delle Regioni e delle Province Autonome beneficiarie, per un totale di 62 milioni di euro.
  • Mobilità sostenibile nello Stretto di Messina. È stata inaugurata il 7 marzo 2022 la nave Iginia ad alimentazione ibrida (diesel/elettrica), conseguendo così l’obiettivo originariamente previsto per la metà del 2022.
  • Interventi per il potenziamento dei porti. È stato effettuato il trasferimento delle risorse ai soggetti attuatori, per complessivi 475 milioni di euro, per investimenti finalizzati allo sviluppo dell’accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici, all’aumento selettivo della capacità portuale, alla realizzazione dei collegamenti stradali e ferroviari di ultimo/penultimo miglio, all’efficientamento energetico e all’elettrificazione delle banchine (cold ironing).
  • Infrastrutture GNL per i trasporti marittimi, refitting ambientale flotta per la navigazione green e rinnovo del materiale rotabile, infrastruttura trasporto ferroviario merci e locomotori interoperabili. Sono stati definiti con decreto ministeriale i criteri di ammissibilità e finanziamento e il bando per i soggetti attuatori sarà pubblicato dopo l’autorizzazione della Commissione europea, prevista per la fine di aprile.

Sicuro verde e sociale: 400 milioni dal Mims

Con Decreto del 5 aprile 2022 del Ministero infrastrutture sono stati erogati 400 milioni alle Regioni per gli interventi del Programma “Sicuro, verde e sociale” finanziato dal Piano Nazionale Complementare per un totale di due miliardi di euro. Si tratta dell’erogazione della prima tranche, pari al 20% delle risorse, per l’annualità 2022. Al decreto è allegato l’elenco dei singoli interventi su ogni abitazione e immobile con l’indicazione del Codice Unico di Progetto (CUP) e del relativo costo.

Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, il 15 settembre scorso erano stati individuati gli indicatori di riparto, su base regionale, delle risorse assegnate, stabiliti le modalità e i termini di ammissione a finanziamento degli interventi, disciplinate le modalità di erogazione dei finanziamenti ed effettuato il riparto tra le Regioni e le Province autonome delle risorse disponibili dal 2021 al 2026.

Documentazione sul PIANO NAZIONALE COMPLEMENTARE

Il Piano Nazionale per gli investimenti Complementari al PNRR

Redazione InSic

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