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PMI e diagnosi energetiche: 15 milioni dal bando MISE

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Il MISE ricorda la scadenza, al 30 novembre per partecipare al bando 2017 a favore di Regioni e Province autonome, finalizzato al cofinanziamento di programmi (presentati dalle Regioni e Province autonome) per sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche o l’adozione di sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001 da parte delle PMI che non ricadono negli obblighi di cui all’articolo 8, comma 3 del D.lgs. 102/14 sulle proprie sedi o siti aziendali localizzati sul territorio di ciascuna Regione o Provincia autonoma partecipante. Il bando è stato approvato con decreto dell’8 novembre 2017.

Efficienza energetica e dettami europei
L’iniziativa è promossa in collaborazione con il Ministero dell’ambiente e mette a disposizione 15 milioni a disposizione quest’anno, dopo due passate edizioni che hanno visto uno stanziamento di circa 18 milioni di euro per due annualità, in adempimento delle previsioni della Direttiva sull’efficienza energetica.
Previsto il cofinanziamento di nuovi programmi volti ad incentivare gli audit energetici nelle PMI o l’adozione di sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001 in attuazione della direttiva 2012/27/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, sull’efficienza energetica, che prevede che gli Stati membri elaborino programmi intesi ad incoraggiare le PMI a sottoporsi a audit energetici e favorire la successiva attuazione delle raccomandazioni risultanti da tali audit e di poter istituire regimi di sostegno per le PMI al fine di coprire i costi di un audit energetico e i costi dell’attuazione di interventi altamente efficaci in rapporto ai costi in esso raccomandati.

Beneficiari delle agevolazioni
Possono beneficiare delle agevolazioni concesse dalle Regioni le PMI che sono in possesso dei seguenti requisiti:
• essere regolarmente costituite da almeno due anni ed iscritte nel Registro delle imprese;
• essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
• non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
• trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola con gli obblighi contributivi;
• non essere state destinatarie, nei tre anni precedenti la domanda, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce.

Procedure da seguire
Le Regioni e le Province autonome, entro il 30 novembre 2017, dovranno presentare al Ministero dello sviluppo economico i programmi di sostegno, che possono essere stati avviati anche prima della data di pubblicazione dell’Avviso del MISE, purché in corso di realizzazione e conformi alle disposizioni dell’Avviso medesimo.
Il Ministero dello sviluppo economico, con il supporto di ENEA, entro il 15 dicembre 2017 valuterà i programmi, e comunicherà il risultato della valutazione alla amministrazione presentatrice per poi stipulare apposita convenzione con la Regione o la Provincia autonoma interessata all’attuazione del Programma.

Redazione InSic

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