Ponteggi metallici fissi di facciata: nuova ricerca INAIL

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Disponibile online una nuova pubblicazione INAIL in materia di sicurezza nei cantieri! Dopo la guida alle “Attività di scavo” e sulle “Macchine ed i sistemi di comando“, l’Istituto approfondisce sui rischi collegati ai “Ponteggi metallici fissi di facciata“.
Si tratta di una ricerca che intende individuare una metodologia sperimentale che consenta la caratterizzazione dei nodi strutturali, sia in termini di rigidezza, che di resistenza, come previsto dalla UNI EN 12810-2 e dalla UNI EN 12811-3 .


I requisiti per le prove sperimentali secondo la UNI EN 12810-2:2004 e la UNI EN 12811-3:2005 individuano il carico massimo per il dispositivo da sottoporre a prova come il fattore da cui partire per poter eseguire le prove stesse.
La norma, peraltro, non fornisce una definizione di carico massimo, né i criteri per la sua stima. Anche se è ragionevole identificare il valore del carico massimo con la condizione di rottura, la stessa norma non fornisce i criteri per l’individuazione di tale condizione, spiega INAIL.
Definiti i requisiti per le prove sperimentali, eseguite delle prove pilota, attraverso una attenta valutazione sperimentale, le risultanze della ricerca 2009-2012 hanno permesso di capire il comportamento strutturale del nodo (almeno per la tipologia analizzata) ma hanno evidenziato la difficoltà di individuare la condizione di rottura del dispositivo di collegamento
La ricerca del piano triennale 2013-2015 rappresenta il proseguimento della ricerca del piano 2009-2012 ed è esplicata nel Volume INAIL.

Nella nuova ricerca INAIL è stata dunque ipotizzata una metodologia per la valutazione del dispositivo di collegamento montante traverso, compatibile con i requisiti generali imposti dalla UNI EN 12811-3:2005.
Lo studio comprende una fase analitica e una fase sperimentale che ha avuto lo scopo di acquisire elementi utili per la messa a punto della metodologia proposta.
Secondo la metodologia, prima della esecuzione delle prove di rigidezza e resistenza è necessaria una fase preliminare per determinare i parametri fondamentali utili alla esecuzione delle prove stesse. Tale obiettivo si raggiunge attraverso l’esecuzione di prove cosiddette pilota per le quali è stata messa a punto una procedura mirata.

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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