Testo Unico Edilizia costruzioni

Ingegneri, Architetti e Geometri in prima linea per un nuovo Testo Unico dell’Edilizia

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I Consigli Nazionali delle tre professioni tecniche hanno presentato al MIT un contributo congiunto per il riordino della disciplina in materia di edilizia e costruzioni. Le proposte puntano su semplificazione, digitalizzazione, sostenibilità e rigenerazione urbana. L’obiettivo? Un Testo Unico delle Costruzioni chiaro, moderno e adatto alle sfide attuali.

Verso un nuovo Testo Unico delle Costruzioni: il contributo delle professioni tecniche

Un contributo concreto per semplificare e riordinare il panorama normativo dell’edilizia e delle costruzioni in Italia: è quanto hanno presentato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) i Consigli Nazionali degli Ingegneri, degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori, e dei Geometri e Geometri Laureati.

L’iniziativa nasce in risposta alla consultazione pubblica avviata dal MIT attraverso una piattaforma dedicata, annunciata in occasione della quarta riunione del Tavolo Piano Casa, per raccogliere contributi operativi da parte degli operatori del settore.

Dopo un lavoro congiunto tra le tre professioni tecniche, è stato elaborato un documento articolato, incentrato sulla necessità di definire un nuovo Testo Unico delle Costruzioni, più moderno, chiaro e coerente con le sfide attuali, come la digitalizzazione, la sostenibilità e la rigenerazione urbana.

Le principali proposte di intervento

Tra i punti chiave proposti dei tre Consigli Nazionali:

  • Riordino delle tipologie di intervento edilizio

Si propone una revisione organica delle categorie di intervento edilizio, che valorizzi il costruito e promuova la sostenibilità. Centrale è anche la razionalizzazione dei titoli abilitativi, con l’obiettivo di ridurre il numero di titoli edilizi e semplificarne l’applicazione.

  • Semplificazione delle difformità edilizie

La proposta prevede di distinguere chiaramente tra difformità parziali e totali, uniformando la normativa su tutto il territorio nazionale e riducendo le ambiguità interpretative.

  • Stato legittimo degli immobili

Viene chiesto di riconoscere, tra i titoli legittimanti, anche quelli efficaci per silenzio-assenso, secondo quanto previsto dall’art. 21-novies della Legge 241/1990.

  • Norme Tecniche per le Costruzioni

Si segnala l’esigenza di adeguare il DPR 380/2001 alle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2018), introducendo la definizione del livello di affidabilità della costruzione in relazione al rischio strutturale, e semplificando le pratiche con modelli digitali standard su scala nazionale.

  • Digitalizzazione e Fascicolo del fabbricato

Tra le misure indicate, l’istituzione dello Sportello Unico Comunale per l’edilizia e la creazione dell’Anagrafe delle costruzioni, che raccoglierà tutte le informazioni tecniche rilevanti in un fascicolo digitale del fabbricato, accessibile e aggiornabile nel tempo.

  • Responsabilità professionale

In linea con il principio dell’equo compenso, si propone che il termine di prescrizione per eventuali responsabilità professionali decorra dal completamento della prestazione e abbia durata decennale.

  • Edilizia sostenibile

Il nuovo impianto normativo dovrà integrare criteri ambientali e di uso efficiente delle risorse, favorendo la ristrutturazione e il riuso degli edifici anche attraverso politiche fiscali incentivanti. L’obiettivo è contribuire attivamente alla qualità del vivere e alla sicurezza dei cittadini.

  • Rigenerazione urbana come strumento di riequilibrio

Si chiede una distinzione normativa tra ristrutturazione edilizia e rigenerazione urbana, quest’ultima da intendersi come azione di recupero urbano su scala territoriale, capace di ridurre il divario tra centro e periferie e promuovere uno sviluppo policentrico di prossimità.

Sostenibilità e rigenerazione urbana: leve strategiche per il futuro dell’edilizia

L’auspicio condiviso dai tre Consigli Nazionali è che il Ministero recepisca le proposte in tempi brevi, avviando l’iter verso una riforma organica del settore delle costruzioni, che semplifichi le regole, favorisca la legalità e migliori la qualità complessiva dell’edilizia pubblica e privata.

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Redazione InSic

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