Qualificazione_stazioni_appaltanti

Qualificazione Stazioni Appaltanti (obbligo dal 1° luglio 2023): a che punto siamo?

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Dal 1° luglio 2023 scatta l’obbligo di qualificazione delle stazioni appaltanti, in base al  nuovo Codice degli Appalti (il D.Lgs. n.36/2023): conseguentemente, le stazioni appaltanti non qualificate vedranno bloccato il rilascio del CIG (codice identificativo gara). Lo prevede ANAC con comunicato del presidente del 17 maggio 2023.

La qualificazione è indispensabile per le stazioni appaltanti per potere operare dal 1° gennaio 2024 con l’entrata in vigore a pieno regime dell’E-procurement, gli appalti totalmente in digitale.

Vediamo a che punto siamo con la qualificazione delle appaltanti, cosa prevede l’obbligo di qualificazione secondo il nuovo Codice e chi è tenuto a iscriversi.

Qualificazione stazioni appaltanti: i dati 2024 (maggio ’24)

Sono 4.353 le stazioni appaltanti qualificate in Italia al primo maggio 2024.

Di queste 545 sono centrali di committenza, ossia enti strutturati che gestiscono gare d’appalto per amministrazioni più piccole, o non qualificate. Le amministrazioni convenzionate a centrali di committenza, a maggio 2024, sono 8.630, garantendo quindi una piena operatività del sistema.

Tra le stazioni appaltanti qualificate, ben 1.927 raggiungono il livello massimo di punteggio (L1), ossia possono disporre gare per lavori senza limiti di importo. Per il settore dei servizi e forniture le stazioni appaltanti qualificate al livello massimo SF1 sono 2.517.
Sono questi alcuni dati che spiccano dopo i primi quattro mesi di entrata in piena operatività della digitalizzazione degli appalti.

Leggi la news di ANAC

Qualificazione stazioni appaltanti: i dati 2024 (gennaio ’24)

In base ai dati diffusi dal Report sulla qualificazione delle stazioni appaltanti predisposto da Anac, riguardante i primi sei mesi di attuazione della qualificazione, al 31 dicembre 2023:

  • 3.694 stazioni appaltanti si sono qualificate, e in questo numero sono comprese anche le centrali di committenza.
  • 8.492 stazioni appaltanti hanno delegato lo svolgimento delle procedure tramite convenzione a una Pubblica amministrazione qualificata oltre a quelle convenzionate con i soggetti qualificati di diritto.
  • Oltre 13.000 le amministrazioni pubbliche che dal 2018 hanno operato come stazioni appaltanti eseguendo appalti superiori alle soglie di qualificazione.

C’è una stazione appaltante ogni 2,3 convenzionate. Delle 507 stazioni appaltanti che hanno già almeno un’amministrazione convenzionata le prime cinque per capacità di attrazione hanno convenzionato 2.672 amministrazioni delle 8.492. Sono 26 le stazioni appaltanti qualificate che hanno un solo convenzionato e altre 56 ne hanno due. 

Qualificazione stazioni appaltanti: i dati 2023

Riportiamo di seguito i dati aggiornati sul numero di stazioni appaltanti qualificate nel 2023

Qualificazioni stazioni appaltanti novembre 2023: 3.378 stazioni e centrali di committenza

Sono 3.370 le stazioni appaltanti qualificate e centrali di committenza nei primi quattro mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti (2.887 stazioni appaltanti singole e 483 centrali di committenza). 

Oltre l’80% delle centrali di committenza qualificate hanno conseguito il livello massimo di qualificazione. Sono questi i dati Anac al 6 novembre 2023, che fotografano la situazione delle stazioni appaltanti in Italia.

Qualificazioni stazioni appaltanti ottobre 2023: 3.138 stazioni e centrali di committenza

A distanza di tre mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti, ANAC fa un bilancio delle adesioni: sono 3.138 le stazioni appaltanti qualificate, oltre mille i Comuni che hanno ottenuto il via libera (1019).

Il nuovo sistema della qualificazione delle stazioni appaltanti, stabilito dal nuovo Codice degli appalti è requisito obbligatorio per bandire le gare

  • di lavori sopra i 500mila euro e quelle
  • di servizi sopra i 140mila.

A fine settembre erano 2.613 le stazioni appaltanti qualificate da Anac, cui vanno aggiunti altri 526 soggetti qualificati con riserva, grazie all’abilitazione di diritto concessa a unioni di comuni, province, città metropolitane, comuni capoluogo di provincia e regioni fino al 30 giugno 2023. In tutto 3.138 enti qualificati.

Qualificazione stazioni appaltanti dal 1° luglio: cosa dice il nuovo Codice Appalti

In base al nuovo Codice dei Contratti Pubblici, D.Lgs. n.36/2023 articoli 62 e 63, bisogna essere qualificati per poter effettuare affidamenti

  • di contratti di lavoro di importo superiore a 500mila euro,
  •  di servizi e forniture d’importo superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti.

Non serve la qualificazione per effettuare ordini sugli acquisti messi a disposizione delle centrali di committenza e dei soggetti aggregatori.

Articolo 63. 
 
Qualificazione  delle  stazioni  appaltanti  e  delle   centrali   di
                            committenza. 
 
  1. Fermo restando quanto stabilito dall'articolo 62,  e'  istituito
presso l'ANAC, che ne assicura  la  gestione  e  la  pubblicita',  un
elenco delle stazioni appaltanti qualificate di cui fanno  parte,  in
una specifica sezione, anche le centrali di committenza, ivi compresi
i soggetti aggregatori. Ciascuna stazione appaltante  o  centrale  di
committenza  che  soddisfi  i  requisiti  di  cui  all'allegato  II.4
consegue la qualificazione ed e' iscritta nell'elenco di cui al primo
periodo. 
  2. La  qualificazione  per  la  progettazione  e  l'affidamento  si
articola in tre fasce di importo: 
  a) qualificazione base o di primo livello, per servizi e  forniture
fino alla soglia di 750.000 euro e per lavori fino  a  1  milione  di
euro; 
  b) qualificazione intermedia o di secondo livello,  per  servizi  e
forniture fino a 5 milioni di euro e per lavori fino alla  soglia  di
cui all'articolo 14; 
  c) qualificazione avanzata o di  terzo  livello,  senza  limiti  di
importo. 
  3.  Ogni  stazione  appaltante  o  centrale  di  committenza   puo'
effettuare le procedure corrispondenti al livello  di  qualificazione
posseduto e a quelli inferiori. Per i livelli superiori si applica il
comma 6 dell'articolo 62. 
  4. Sono iscritti di diritto  nell'elenco  di  cui  al  comma  1  il
Ministero  delle  infrastrutture  e   dei   trasporti,   compresi   i
Provveditorati interregionali per le opere pubbliche, Consip  S.p.a.,
Invitalia -Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo
sviluppo d'impresa  S.p.a.,  Difesa  servizi  S.p.A.,  l'Agenzia  del
demanio,  i  soggetti  aggregatori  di   cui   all'articolo   9   del
decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito,  con  modificazioni,
dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, Sport e salute S.p.a. In  sede  di
prima applicazione le stazioni appaltanti  delle  unioni  di  comuni,
costituite nelle forme prevista dall'ordinamento, delle  provincie  e
delle citta' metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e delle
regioni sono iscritte con riserva nell'elenco di cui all'articolo 63,
comma 1, primo periodo. Eventuali  ulteriori  iscrizioni  di  diritto
possono essere disposte con decreto del Presidente del Consiglio  dei
ministri, sentita l'ANAC, previa  intesa  in  sede  della  Conferenza
unificata. 
  5. La qualificazione ha ad oggetto le attivita' che  caratterizzano
il processo  di  acquisizione  di  un  bene,  servizio  o  lavoro  in
relazione ai seguenti ambiti e riguarda: 
  a)  la  capacita'  di  progettazione  tecnico-amministrativa  delle
procedure; 
  b) la capacita' di affidamento e controllo dell'intera procedura; 
  c) la  capacita'  di  verifica  sull'esecuzione  contrattuale,  ivi
incluso il collaudo e la messa in opera. 
  6. Le stazioni appaltanti e  le  centrali  di  committenza  possono
essere qualificate anche solo per l'acquisizione di lavori oppure  di
servizi  e  forniture.  Le  stazioni  appaltanti  e  le  centrali  di
committenza per svolgere attivita'  di  progettazione  e  affidamento
devono  essere  qualificate  almeno  nella   seconda   fascia.   Esse
programmano  la  loro  attivita'  coordinandosi  nel   rispetto   del
principio di leale collaborazione. 
  7.  I  requisiti  di  qualificazione   per   la   progettazione   e
l'affidamento sono disciplinati dall'allegato II.4 e attengono: 
  a) all'organizzazione della funzione di spesa e ai processi; 
  b) alla consistenza, esperienza e competenza delle  risorse  umane,
ivi incluso il sistema di reclutamento e la adeguata  formazione  del
personale; 
  c)  all'esperienza  maturata   nell'attivita'   di   progettazione,
affidamento ed esecuzione  di  contratti,  ivi  compreso  l'eventuale
utilizzo  di  metodi  e  strumenti  di  gestione  informativa   delle
costruzioni. 
  8. I requisiti di qualificazione  per  l'esecuzione  sono  indicati
separatamente nell'allegato II.4, che dispone altresi' una disciplina
transitoria  specifica  relativa  a  tale  fase.  Con   modifiche   e
integrazioni all'allegato II.4. possono essere disciplinati dall'ANAC
specifici requisiti di qualificazione per i contratti di partenariato
pubblico-privato. 
  9. Le amministrazioni la cui organizzazione prevede  articolazioni,
anche territoriali, verificano la sussistenza dei requisiti di cui al
comma 7 in capo alle medesime  strutture  e  ne  danno  comunicazione
all'ANAC per la qualificazione. 
  10. In relazione al parametro di cui alla lettera b) del  comma  7,
la Scuola Nazionale dell'Amministrazione definisce  i  requisiti  per
l'accreditamento  delle  istituzioni  pubbliche  o   private,   senza
finalita' di lucro, che svolgono attivita' formative, procedendo alla
verifica, anche a campione, della sussistenza dei requisiti stessi  e
provvede alle conseguenti attivita' di  accreditamento  nonche'  alla
revoca dello stesso nei casi di accertata carenza dei requisiti. 
  11. In nessun caso i soggetti  interessati  possono  comprovare  il
possesso dei requisiti di qualificazione ricorrendo ad artifizi  tali
da  eluderne  la  funzione.  L'ANAC,  per  accertati  casi  di  gravi
violazioni delle disposizioni  di  cui  al  presente  articolo,  puo'
irrogare una sanzione entro il limite minimo di euro 500  euro  e  il
limite massimo di euro 1 milione e, nei casi piu' gravi, disporre  la
sospensione   della    qualificazione    precedentemente    ottenuta.
Costituiscono gravi violazioni le dichiarazioni  dolosamente  tese  a
dimostrare  il  possesso   di   requisiti   di   qualificazione   non
sussistenti, ivi comprese, in particolare: 
  a) per le  centrali  di  committenza,  la  dichiarata  presenza  di
un'organizzazione stabile nella quale il personale continui di  fatto
a operare per l'amministrazione di provenienza; 
  b) per le stazioni appaltanti e  le  centrali  di  committenza,  la
dichiarata presenza di personale addetto alla struttura organizzativa
stabile, che sia di fatto impegnato in altre attivita'; 
  c) la mancata comunicazione all'ANAC della perdita dei requisiti. 
  12. Se la qualificazione viene meno o e' sospesa, le  procedure  in
corso sono comunque portate a compimento. 
  13. L'ANAC stabilisce i requisiti  e  le  modalita'  attuative  del
sistema di qualificazione di cui all'allegato  II.4,  rilasciando  la
qualificazione medesima. L'ANAC puo' stabilire ulteriori casi in  cui
puo' essere disposta la qualificazione  con  riserva,  finalizzata  a
consentire alla stazione appaltante e alla centrale  di  committenza,
anche per le attivita' ausiliarie, di acquisire la capacita'  tecnica
ed organizzativa richiesta. 

ANAC: stazioni appaltanti, cosa cambia dal 1° luglio 2023?

Dal primo luglio per effettuare le procedure di acquisizione di forniture e servizi di importo superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti (140mila euro) e per l’affidamento di lavori d’importo superiore a 500.000 euro, le stazioni appaltanti devono essere qualificate. Non è necessaria la qualificazione per l’effettuazione di ordini a valere su strumenti di acquisto messi a disposizione dalle centrali di committenza e dai soggetti aggregatori.

Chi è tenuto a iscriversi all’elenco stazioni appaltanti ANAC?

Sono tenute all’iscrizione tutte le stazioni appaltanti salvo alcuni grandi soggetti iscritti di diritto (Ministero Infrastrutture, Consip, Invitalia, Difesa Servizi, sono indicati tutti nel Comunicato).

ANAC ricorda che i soggetti che non ricadono nell’ambito soggettivo della qualificazione ai sensi dell’art. 62, comma 17, d.lgs. 36/2023 dovranno dichiararlo accedendo al servizio “on line” per la presentazione della domanda di qualificazione.

Si tratta in particolare di:

  • imprese pubbliche e soggetti titolari di diritto esclusivi e/o speciali operanti nei settori
    di cui agli articoli 141 e ss. del d.lgs. 36/2023;
  • soggetti privati, titolari di permesso di costruire o di un altro titolo abilitativo, che
    assumono in via diretta l’esecuzione delle opere di urbanizzazione a scomputo totale o
    parziale del contributo previsto per il rilascio del permesso (cfr. art. 13, comma 7, e all. I.12
    del d.lgs. 36/2023);
  • Commissari straordinari, per l’attuazione degli interventi cui sono preposti.

Qualificazione ANAC: quanto dura

L’iscrizione avrà validità biennale.

Qualificazione ANAC: dove fare domanda?

Dal primo giugno sul sito di Anac è attivo il servizio Qualificazione delle stazioni appaltanti che consente l’invio della domanda di iscrizione nell’elenco delle stazioni appaltanti qualificate.

ANAC, come fare la domanda per la qualificazione delle stazioni appaltanti?

Per compilare la domanda di qualificazione, ANAC ha predisposto uno schema di domande e risposte, utili a compilare il modulo di domanda di qualificazione.

Istituto l’Elenco ANAC stazioni appaltanti

Le stazioni appaltanti qualificate saranno raccolte in un elenco tenuto, organizzato e aggiornato da ANAC, trimestralmente: conterrà platea dei soggetti abilitati a svolgere gare d’appalto in proprio o per conto di altre stazioni appaltanti.

Il procedimento di iscrizione e la gestione dello stesso Elenco avvengono a cura del RASA attraverso il servizio “Qualificazione delle stazioni appaltanti”.

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D.Lgs. 31 marzo 2023 n. 36 completo di allegati
Completo di un puntuale indice analitico
Aggiornamenti SCARICABILI ON LINE

Contiene il nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023), dopo che le ipotesi correlate al PNRR e la Legge delega n. 78/2022 ne avevano previsto la formazione e la successiva emanazione entro il 1° aprile 2023

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