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Quarta relazione UE sull’energia: gli obiettivi in vista, secondo la Commissione

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La Commissione europea ha approvato il 9 aprile la Quarta relazione sullo stato dell’Unione dell’energia confermando l’orientamento europeo per l’accesso a un’energia a prezzi abbordabili, sicura, competitiva e sostenibile a favore di tutti i cittadini.
Emerge nella Dichiarazione che segue, tratta dal portale dell’UE, che l’UE è convinta di promuovere la transizione di settori chiave della sua economia verso l’energia pulita, in linea con gli impegni assunti nel quadro dell’accordo di Parigi. Fra gli obiettivi raggiunti: l’investimento in nuove infrastrutture intelligenti, un meccanismo di cooperazione tra gli Stati membri e una serie di misure di sostegno, volte a garantire una transizione agevole per le industrie, le regioni e le città europee. E un monito al parlamento UE sulla tassazione dell’energia: potrebbe contribuire al conseguimento degli obiettivi dell’UE in materia di energia e clima?


L’Europa è già un leader mondiale nella lotta ai cambiamenti climatici. Negli ultimi cinque anni, grazie alle sue politiche in tutti i settori d’intervento, l’UE si è incamminata nella direzione giusta per abbracciare senza riserve la transizione verso l’energia pulita, cogliendo le opportunità economiche che questa offre, dando impulso a crescita e occupazione e creando un ambiente più sano per i consumatori.
Oltre a modernizzare la politica europea per l’energia e il clima, l’Unione dell’energia promuove la transizione di settori chiave della sua economia verso l’energia pulita, in linea con gli impegni assunti nel quadro dell’accordo di Parigi, garantendo nel contempo una transizione socialmente equa. La costruzione di un’Unione dell’energia resiliente, con politiche lungimiranti in materia di clima ed energia, è stata una delle priorità politiche della Commissione Juncker e oggi vediamo i risultati della corretta attuazione di ciò che nel 2014 era solamente l’embrione di un’Unione dell’energia unificata, interconnessa, sicura e sostenibile. La relazione è corredata di due documenti che illustrano i progressi compiuti nel campo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica. Parallelamente la Commissione presenta anche una relazione sull’attuazione del piano d’azione strategico sulle batterie e una Comunicazione “A Clean Planet for all” per un processo decisionale più efficiente e democratico nella politica dell’UE per l’energia e il clima.

L’Unione dell’energia ha rafforzato il mercato interno dell’energia e aumentato la sicurezza energetica dell’UE investendo in nuove infrastrutture intelligenti (anche transfrontaliere), dotando il mercato di un nuovo assetto all’avanguardia e introducendo un meccanismo di cooperazione tra gli Stati membri basato sulla solidarietà per rispondere alle crisi potenziali in modo più efficace ed efficiente.
Come la Commissione ha recentemente affermato nella sua comunicazione “Un pianeta pulito per tutti”, la transizione energetica richiede una trasformazione economica e sociale globale che coinvolga tutti i settori dell’economia e della società per realizzare la transizione alla neutralità climatica entro il 2050. Grazie al quadro dell’Unione dell’energia, l’Europa si incammina nella direzione giusta per diventare un’economia prospera, moderna, competitiva e a impatto climatico zero.

La Commissione Juncker ha predisposto un nuovo quadro legislativo per l’Unione dell’energia che ha consentito all’UE di mantenere la propria leadership nell’azione per il clima, aumentando il livello di ambizione per il 2030 in una serie di settori connessi all’energia, dagli obiettivi relativi alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica a quelli relativi alle emissioni di automobili, furgoni e autocarri. Oltre al nuovo quadro legislativo, la Commissione ha introdotto una serie di misure di sostegno, volte a garantire una transizione agevole per le industrie, le regioni e le città europee, e di iniziative mirate, tra cui l’Alleanza europea per le batterie, per garantire che tutte le regioni e i cittadini possano beneficiare in egual misura della transizione energetica.
L’industria europea delle batterie è stata identificata come una catena del valore fondamentale per l’UE nel contesto di una strategia di politica industriale rafforzata. La relazione sull’Unione dell’energia è accompagnata da una relazione distinta sull’attuazione del piano d’azione strategico sulle batterie.
Una seconda comunicazione pubblicata oggi invita a rafforzare la responsabilità democratica del processo decisionale nell’ambito del trattato Euratom. La Commissione europea istituirà un gruppo ad alto livello di esperti incaricato di vagliare il quadro attuale del trattato Euratom al fine di valutare in che modo, sulla base del trattato vigente, si possa rafforzare la sua responsabilità democratica.

Nella stessa comunicazione, la Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio a riflettere su come la tassazione dell’energia potrebbe meglio contribuire al conseguimento degli obiettivi dell’UE in materia di energia e clima, e in che modo il passaggio a un processo decisionale con voto a maggioranza qualificata (VMQ) tra gli Stati membri potrebbe contribuire a sbloccare i progressi in questo settore. Questo filone di attività si basa sul piano della Commissione per una transizione graduale verso il voto a maggioranza qualificata nel processo decisionale in tutti i settori della politica fiscale, pubblicato per la prima volta in gennaio.

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Redazione InSic

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