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Riforma del Codice Appalti: in Gazzetta la Legge Delega

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È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (n.23 del 29 gennaio 2016) la Legge n.11 del 28 gennaio 2016 che riporta le deleghe al Governo in materia di aggiudicazione dei contratti di concessione per appalti in alcuni settori specifici, quali quelli dell’acqua dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali. Inoltre, la Legge prevede il ordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, fornendo un elenco dei principi cui il Governo dovrà attenersi nella risistemazione della materia degli appalti.

La Legge era attesa da tempo, annunciata già nel Consiglio dei ministri del 26 agosto 2015, in occasione del quale il Governo anticipò i criteri direttivi della riforma (vedi il nostro approfondimento) anticipata dal report sulla Legge, redatto dalla Camera dei Deputati durante i passaggi parlamentari (vedi il nostro approfondimento).

Recepimento direttive europee
Entro il 18 aprile 2016 il Governo viene delegato ad adottare n decreto legislativo per l’attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, rispettivamente sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali.
Il decreto di recepimento delle direttive dispone l’abrogazione delle parti incompatibili del codice e di altre disposizioni, espressamente indicate, anche prevedendo opportune disposizioni di coordinamento, transitorie e finali.

Il Decreto di riordino
Entro il 31 luglio 2016, il Governo dovrà poi adottare un decreto legislativo per il riordino complessivo della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, (cd. «decreto di riordino») ferma restando la facoltà per il Governo di adottare entro il 18 aprile 2016 un unico decreto legislativo per le materie sopra citate. Il “Decreto di riordino” dovrà sostituire il codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n.163/2006) garantendo in ogni caso l’effettivo coordinamento e l’ordinata transizione tra la previgente e la nuova disciplina, anche in riferimento, tra l’altro, al coordinamento con le disposizioni in materia di protezione e tutela ambientale e paesaggistica, di valutazione degli impatti ambientali, di tutela e valorizzazione dei beni culturali e di trasparenza e anticorruzione, al fine di evitare incertezze interpretative ed applicative.
Il decreto di riordino disporrà anche l’abrogazione delle ulteriori disposizioni del Codice e del regolamento n. 207/2010, e di altre disposizioni, espressamente indicate, nonché prevedrà opportune disposizioni di coordinamento, transitorie e finali. Il decreto legislativo comprenderà dunque al suo interno il contenuto del decreto di recepimento delle direttive con le eventuali e opportune disposizioni correttive e integrative.
Sulla base del decreto di riordino saranno infine emanate linee guida di carattere generale proposte dall’ANAC e approvate con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, che verranno trasmesse prima dell’adozione alle competenti Commissioni parlamentari per il parere.

Disposizioni transitorie
All’interno della Legge n.11/2016 si stabilisce che a decorrere dalla data di entrata in vigore (fissata al 13 febbraio), è comunque vietata negli appalti pubblici di lavori, affidati a contraente generale, l’attribuzione di compiti di responsabile o di direttore dei lavori allo stesso contraente generale. Il divieto si applica anche alle procedure di appalto già bandite alla data di entrata in vigore della legge, incluse quelle già espletate per le quali la stazione appaltante non abbia ancora proceduto alla stipulazione del contratto con il soggetto aggiudicatario.

A decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto di riordino saranno abrogate le disposizioni in materia di garanzia globale di cui agli articoli 129, comma 3, e 176, comma 18, del codice; fino alla data di entrata in vigore del decreto di riordino, viene poi sospesa l’applicazione delle disposizioni di cui ai predetti articoli 129, comma 3, e 176, comma 18; agli affidamenti ai quali sarebbero stati applicabili, nel periodo considerato, i citati articoli 129, comma 3, e 176, comma 18, non si applicano le disposizioni di cui all’articolo 113, comma 3, del predetto codice di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006, e successive modificazioni. Quanto previsto dal presente comma si applica anche alle procedure i cui bandi sono stati pubblicati anteriormente alla data di entrata in vigore della legge n.11/2016, prevedendo comunque la riapertura dei termini per la presentazione delle offerte e purché non sia già intervenuta l’aggiudicazione provvisoria.

Riferimenti normativi:
LEGGE 28 gennaio 2016, n. 11
Deleghe al Governo per l’attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.
Vigente al: 13-2-2016
(GU n.23 del 29-1-2016)


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Redazione InSic

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