Un mercato che come ha sottolineato Bellicini oggi è composto per oltre il 70% di manutenzione ordinaria, straordinaria e riqualificazione. Secondo il Cresme il 2015 sarà l’anno in cui si aprirà il settimo ciclo edilizio dal dopoguerra. I primi segnali vengono dalla crescita del valore delle gare di appalto con un più 50% rispetto al 2013 e del numero delle compravendite immobiliari nel terzo trimestre di quest’anno (+4%). Un ciclo nel quale uno dei driver principali sarà rappresentato dalla capacità di offrire livelli crescenti di qualità, in cui rientrano elementi di sostenibilità, di qualità gestionale, di processo, ovvero un insieme di prestazioni in grado di innovare profondamente il modo stesso di costruire. Se nel nuovo processo di riconfigurazione la qualità è destinata a fare la differenza
Secondo il presidente dell’Ance Paolo Buzzetti è altresì necessaria una razionalizzazione del sistema impositivo sulla casa verso un’ unica local tax in grado di dare certezza al mercato immobiliare, che da sempre costituisce un fattore essenziale di qualunque possibile concreta ripresa economica.
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