Con DELIBERA 13 aprile 2022 l’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE approva le «Linee guida per l’affidamento degli appalti pubblici di servizi postali» e la Relazione sull’analisi di impatto della regolazione.
- Si tratta di un documento guida elaborato da ANAC e AGCOM che detta criteri applicativi ed indicazioni operative alle stazioni appaltanti in sede di applicazione delle norme contrattuali in materia postale.
- Le Linee guida si applicano, oltre che ai servizi di corrispondenza (così come definiti dall’art. 1, comma 2, lettera g), del decreto legislativo n. 261/1999) anche ai relativi servizi a monte e a valle.
Vediamo di seguito l’articolazione del Documento e tutti i punti trattati, e ci concentriamo su obiettivi del Documento, la tipologia di servizi a cui ci si riferisce e gli obblighi delle sazioni appaltanti.
Nell'articolo
Linee Guida ANAC sui Servizi postali: di cosa parla il Documento
Il Documento è allegato alla Delibera 13/2022 ed è così articolato:
1. Normativa applicabile agli affidamenti di servizi postali
2. Oggetto dell’affidamento e divisione in lotti di recapito
3. La copertura del servizio di recapito
4. Informazioni che devono essere presenti nei documenti di gara
5. Determinazione dell’importo a base di gara
6. Contratti continuativi di servizio e/o fornitura sottoscritti dall’aggiudicatario in epoca antecedente alla indizione della procedura di gara. Corrispondenza internazionale. Recapito attraverso accordi di accesso e utilizzo di servizi equivalenti di Poste Italiane
7. Raggruppamenti temporanei di imprese
8. Requisiti speciali di partecipazione
9. Criteri di aggiudicazione
10. Modalita’ di esecuzione
11. Penali
12. Notificazioni a mezzo posta di atti giudiziari e comunicazioni connesse (legge 20 novembre 1982, n. 890) e di violazioni del codice della strada (art. 201 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285)
Quali sono gli obiettivi delle Linee guida ANAC sugli appalti nei servizi postali
- orientare le amministrazioni pubbliche impegnate nelle procedure di appalto,
- agevolare l’applicazione del quadro normativo di settore,
- garantire la conformità e l’uniformità delle attività amministrative alla vigente disciplina contrattuale pubblicistica ed alle disposizioni in materia postale
- favorire la competizione in sede di gara, assecondare lo sviluppo del mercato dei servizi postali e il perseguimento di obiettivi di qualità ed efficienza del servizio reso agli utenti.
Cosa si intende per servizi postali?
L’art. 120 del Codice dei contratti pubblici classifica come servizi postali i seguenti servizi: poste e telecomunicazioni, servizi postali e di corriere, servizi postali, servizi postali per giornali e riviste, servizi postali per la corrispondenza, servizi postali per pacchi, servizi di sportello presso uffici postali, servizi di affitto di cassette postali, servizi di fermo posta e servizi di messaggeria interna.
Cosa si intende per Servizi postali a monte e a valle?
Ai sensi dell’art. 120, comma 2, lettera c), del Codice dei contratti pubblici, tra gli «altri servizi diversi dai servizi postali» rientrano
- i servizi di gestione di servizi postali, ossia servizi precedenti l’invio (c.d. servizi «a monte», che includono, tra gli altri, i servizi di elaborazione, composizione dei documenti, stampa e imbustamento)
- servizi successivi all’invio (c.d. servizi «a valle» che includono, tra gli altri, la conservazione sostitutiva e l’archiviazione degli avvisi di ricevimento), compresi i servizi di smistamento della posta.
Alcuni servizi a monte o a valle, quali ad esempio la conservazione sostitutiva e l’archiviazione degli avvisi di ricevimento, possono essere considerati servizi aggiuntivi nell’ambito dell’offerta economicamente più vantaggiosa, piuttosto che servizi integrati nell’ambito del lotto.
Appalti per servizi postali: quale normativa?
I servizi postali rientrano nell’allegato IX al Codice dei contratti pubblici; pertanto, agli stessi si applica il regime alleggerito previsto agli articoli 140 e seguenti del codice. Sono sottoposti al regime ordinario, invece, i servizi di solo trasporto (trasporto di prodotti postali su strada, servizi di trasporto colli, servizi di linea di trasporto di posta aerea, servizi di trasporto aereo non regolare di posta).
A chi appaltare i servizi postali?
Le stazioni appaltanti (punto 2.1) dovrebbero affidare i servizi a monte e a valle del servizio postale con appalto separato oppure dovrebbero suddividere, ai sensi dell’art. 51 del Codice dei contratti pubblici, l’appalto in lotti funzionali di cui all’art. 3, comma 1, lettera qq), oppure ancora ripartire in lotti prestazionali di cui all’art. 3, comma 1, lettera ggggg
Servizi postali: cosa deve controllare la stazione appaltante?
La stazione appaltante, in sede di definizione dei lotti, dovrà valutare
- se, in base alle condizioni di mercato (a seguito di un’indagine preliminare), esistano imprese che possano offrire in modo efficiente servizi a monte e a valle rispetto al servizio postale(punto 2.4).
- l’opportunità di suddividere l’oggetto dell’affidamento in più lotti di recapito differenziati, ad esempio, in base ad aree omogenee di territorio (distinte in aree infra regionali o extra regionali), oppure per tipologia di prodotto, ad esempio posta descritta/indescritta/notifiche di atti giudiziari, invii ordinari/prioritari o invii singoli/multipli, purché per ciascuna tipologia di prodotto sia previsto un significativo volume di invii.
- l’opportunità di inserire nei bandi di gara vincoli di partecipazione e di aggiudicazione ai sensi dell’art. 51, commi 2 e 3 del decreto legislativo n. 50/2016, volti a limitare la possibilità di presentare offerte per più lotti oppure il numero di lotti che possono essere aggiudicati a un solo offerente.
Servizi postali: la regola è la suddivisione in lotti
Secondo l’ANAC, la suddivisione in lotti differenti si conferma come regola generale da cui è possibile derogare soltanto previa adeguata motivazione, in casi limitati e con riferimento a specifiche necessità, quali, ad esempio, l’esistenza di obiettive esigenze di connessione funzionale (unitarietà del servizio postale) che rendano opportuno affidare congiuntamente le prestazioni oggetto del contratto oppure l’inefficienza o l’antieconomicità della suddivisione in lotti.
Servizi postali: quando procedere ad un appalto integrato
La scelta di procedere ad un affidamento integrato (ossia quello che prevede la riunione in un unico lotto dei servizi posti a gara) potrebbe giustificarsi, ad esempio, nei casi in cui, in ragione del valore contenuto del servizio oggetto di affidamento, i costi di transazione e di gestione dell’appalto con più fornitori annullino i benefici ottenibili dalla suddivisione in lotti.
Appalti per servizi postali: cosa deve fare la stazione appaltante?
Le stazioni appaltanti devono fissare il livello minimo di copertura del servizio di recapito, che può essere utilizzato come criterio di valutazione dell’offerta oppure come requisito in fase di esecuzione (si veda il punto 3) . L a copertura è calcolata nel rispetto dei principi di proporzionalità e non eccedenza rispetto all’oggetto dell’affidamento, in base ai volumi di corrispondenza risultanti dai flussi storici, distinti per tipologia di prodotto e destinazione sulla base di adeguate analisi di mercato (punto 3.3) e può essere differenziata per dimensione geografica dell’affidamento (punto 3.4).
La stazione appaltante può modulare la copertura minima anche in ragione della suddivisione dell’appalto in più lotti differenziati per servizio.
Quali informazioni devono essere presenti nei documenti di gara?
Li riporta il punto 4 delle Linee guida: le stazioni appaltanti indicano nei documenti di gara,
- i flussi storici di invio e di destinazione della corrispondenza (Cap) diversificati per le tipologie di prodotti postali (es. posta massiva e posta raccomandata) e per le diverse grammature (peso dell’invio)
- eventuali, possibili variazioni delle proprie modalità operative (ad es. il passaggio all’invio telematico delle fatture) individuando preventivamente possibili correttivi;
- obblighi di comunicazione minimi a carico dell’aggiudicatario (quali ad esempio il reporting degli invii per tipologia di prodotto/porto di peso/area di consegna/CAP) al fine di consentire alla stazione appaltante l’acquisizione delle informazioni necessarie alla predisposizione dei futuri bandi di gara.
Come stimare il calcolo del valore stimato degli appalti di servizi postali?
Si determina ai sensi dell’art. 35, comma 4, del Codice dei contratti pubblici al netto dell’Iva. Ai fini del calcolo del costo della manodopera da indicare nei documenti di gara, le stazioni appaltanti possono effettuare la stima della forza lavoro necessaria all’esecuzione dell’appalto, utilizzando le proporzioni addetti/pezzi lavorati e devono indicare il costo della manodopera.
Per approfondire sulla normativa dei Contratti pubblici
InSic suggerisce il volume di EPC Editore:
Il codice dei contratti pubblici
D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 con i decreti semplificazione (D.L. 76/2020 e D.L. 77/2021 correlato al PNRR), e le ultime disposizioni normative. Contiene una sezione di aggiornamento COVID-19. Completo di un puntuale indice analitico.
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