Rischio sismico

Sisma in Turchia e Siria: riflessioni sulla prevenzione del rischio sismico in Italia da CNI e RPT

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A seguito del sisma che ieri, 6 febbraio ha colpito Siria e Turchia il Consiglio Nazionale degli ingegneri CNI e Rete professioni Tecniche (RPT – che raggruppa nove professioni tecniche impegnate nel campo delle costruzioni e delle infrastrutture) hanno espresso solidarietà alle popolazioni colpite ed espresso alcune considerazioni sulla prevenzione dal rischio sismico in Italia.

CNI: serve un Piano di Prevenzione sismica in Italia

Secondo il CNI le immagini di distruzione diffusa, in alcuni casi anche di edifici di grande interesse storico e artistico fanno sorgere la necessità di agire nella direzione della prevenzione dal rischio sismico in Italia. Il CNI da anni ha puntato sul tema della prevenzione dal rischio sismico seppure la pervasività della cultura della prevenzione non abbia fatto passi avanti significativi.

“Il primo Piano di prevenzione sismica fu presentato oltre dieci anni fa (nel Professional Day del 1 marzo 2012) e da allora non abbiamo registrato passi avanti soddisfacenti” afferma Angelo Domenico Perrini, Presidente CNI e rincara: “Questi ultimi avvenimenti in Turchia e Siria dimostrano, ancora una volta, che non è più rinviabile l’adozione di un Piano di prevenzione sismica”.

Sismabonus: residuale rispetto all’ecobonus

“Anche i recenti strumenti legati ai bonus edilizi, che avrebbero potuto dare un impulso alla messa in sicurezza dei nostri edifici a rischio, non hanno avuto l’effetto sperato.

Il ricorso al sisma bonus, infatti, è risultato residuale rispetto all’eco bonus, soprattutto a causa della complessità delle procedure e all’incertezza sulle tempistiche.

Il sisma bonus, inoltre, va applicato con costanza in un periodo ragionevolmente lungo, intervenendo nella direzione della semplificazione. Queste iniziative non sono più rinviabili.

Numerosi rapporti del nostro Centro Studi hanno dimostrato, senza ombra di dubbio, che i costi economici della prevenzione sono certamente inferiori a quelli delle varie ricostruzioni. Senza contare che la prevenzione consente di salvare migliaia e migliaia di vite umane, risparmiando alle famiglie e al Paese intero insopportabili lutti”.

Angelo Domenico Perrini, Presidente CNI

RPT: il Piano di prevenzione sismica non attuato

Sulla stessa linea la RPT che sottolinea come come il Piano di prevenzione sismica nel nostro Paese non abbia fatto passi in avanti, soprattutto nel nostro che è un Paese caratterizzato dalla estrema bellezza unita alla fragilità del proprio patrimonio storico, artistico e culturale, e purtroppo fortemente interessato dai terremoti.

Esso è stato successivamente più volte aggiornato, anche per i contributi di numerose altre associazioni ed enti pubblici interessati, e migliorato al fine di mettere in sicurezza il nostro costruito in un periodo medio-lungo, ma purtroppo ad oggi non ha visto una significativa ed efficace attenzione da parte delle istituzioni. Col risultato che oltre 12 milioni di edifici in Italia restano a rischio sismico.

Bonus sismici: importi pari a un decimo rispetto al Superbonus

La previsione dei bonus edilizi, che mette a disposizione importanti incentivi, ha offerto un’opportunità, ma i tempi brevi concessi, le incertezze normative, le problematiche sui temi urbanistici ed edilizi, le difficoltà di intervento nei condomini, i rischi di interruzione dell’incentivo hanno creato molte difficoltà nell’applicazione concreta ed efficace. Infatti, secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, i bonus sismici hanno fatto registrare importi pari ad appena un decimo rispetto a quelli del Superbonus 110%, segno che la messa in sicurezza del nostro patrimonio edilizio procede con estrema lentezza, anche a causa della mancata semplificazione delle procedure.

Fascicolo del Fabbricato: perché converrebbe attuarlo

Né ha fatto passi in avanti l’istituzione del Fascicolo del Fabbricato, altro punto importante nel Piano di Prevenzione sismica, strumento che consentirebbe di avere informazioni sulla storia tecnica, la manutenzione, la classificazione energetica e sismica delle nostre case. Esso determinerebbe, con la conoscenza diffusa dello stato di sicurezza sismica degli edifici, di rendere conveniente gli interventi di prevenzione in quanto ne determinerebbe un elemento importantissimo di valutazione. D’altra parte, non si comprende perché nelle compravendite di unità immobiliari sia obbligatoria la certificazione energetica, e non si pensi che sia maggiormente necessaria la classificazione sismica.

Procedure edili: serve maggiore semplificazione

Altri aspetti indispensabili sono la semplificazione e la chiarificazione delle procedure in edilizia, definendone anche gli aspetti di conformità degli edifici, contenute in una proposta di modifica del Testo Unico dell’Edilizia, cui la RPT ha collaborato nella apposita commissione del Ministero delle Infrastrutture che lo ha approvato nel 2020 e che darebbe una forte svolta nella possibilità di eseguire gli interventi necessari. 

Il miglioramento sismico nei fabbricati in condominio

Occorrono, inoltre, anche ulteriori modifiche legislative che consentano più facilmente interventi di miglioramento sismico nei fabbricati in condominio.

“E’ assolutamente indispensabile che si rendano “strutturali” i bonus edilizi – afferma Armando Zambrano, Coordinatore della RPT -, prevedendo tempi sufficienti per un sostanziale adeguamento del patrimonio edilizio della nostra Nazione, con modalità sostenibili, come riportate nelle proposte della RPT, ma che contestualmente si adottino le altre misure previste dal Piano di Prevenzione Sismico elaborato”.

La RPT auspica che su questi temi le forze politiche possano fare molto di più e che almeno per quanto riguarda il tema dei bonus sismici si possa arrivare alla programmazione di un loro utilizzo in un periodo ragionevolmente lungo, per consentire al maggior numero di cittadini, soprattutto a quelli residenti nelle zone a rischio, di vivere in abitazioni sicure.

Rischio sismico: la valutazione del rischio e la gestione dell’emergenza

in materia di prevenzione del rischio sismico, EPC editore ha realizzato i seguenti volumi:

Valutare il rischio sismico

Biscuola Alessia, Fattori Lucio

Libro

Edizione: settembre 2020 (II ed.)

Pagine: 248

Formato: 150×210 mm

Procedure di gestione dell’emergenza sismica

Annecchini Antonio, Cola Fabrizio, Salvetta Danilo

Libro

Edizione: giugno 2019

Pagine: 256

Formato: 170×240 mm

Geofisica e indagini del suolo: l’informazione per i professionisti edili

Nella collana PROGETTAZIONE dei libri di Edilizia di EPC Editore, suggeriamo i seguenti manuali:

INDAGINI GEOFISICHE del suolo

Cetraro Faustino

Libro

Edizione: settembre 2022 (II ed.)

Pagine: 296

Formato: 170×240 mm

Ingegneria geotecnica e geologia applicata

Cetraro Faustino

Libro

Edizione: gennaio 2021 (III ed.)

Pagine: 368

Formato: 170×240 mm

Vulnerabilità sismica e sicurezza delle costruzioni: l’informazione per la sicurezza di EPC Editore

In materia di sicurezza delle Costruzioni, suggeriamo i seguenti libri di Edilizia di EPC Editore pensati per i professionisti del settore edile:

Vulnerabilità sismica di edifici esistenti in cemento armato e in muratura

Colombini Stefano

Libro

Edizione: marzo 2020 (II ed.)

Pagine: 736

Formato: 170×240 mm

€ 44,65

Norme Tecniche per le Costruzioni integrate con la circolare applicativa

Rugarli Paolo

Libro

Edizione: marzo 2019 (V ed.)

Pagine: 1088

Formato: 170×240 mm

Progetto e verifica delle costruzioni in muratura in zona sismica

Iacobelli Franco

Libro

Edizione: aprile 2018 (VIII ed.)

Pagine: 384

Formato: 170×240 mm

Redazione InSic

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