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SUPERBONUS 110%: incontro CNI e MISE, le sinergie e gli interventi da realizzare

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Torniamo a parlare del SUPERBONUS 110% che insieme al Sismabonus al 110% sono stati introdotti dal Decreto Rilancio – DL 34/2020 e da noi analizzati in queste pagine.
Nei giorni scorsi, riferisce il Consiglio Nazionale degli ingegneri si è svolto un incontro fra il Presidente Armando Zambrano, ed il Ministro dello sviluppo economico, senatore ed ingegnere Stefano Patuanelli per discutere sul ruolo degli Ingegneri e le possibilità di collaborazione del CNI con le istituzioni.

Dialogo CNI-MISE: i punti trattati

Il confronto ha riguardato in particolare, le criticità rilevate dai professionisti tecnici nei primi mesi di applicazione della normativa che ha introdotto il Superbonus 110%: il CNI intende quindi proporre
  • il rilancio del Piano nazionale di prevenzione sismica che garantisca soprattutto la sicurezza dei cittadini e degli edifici e che consentirà, nel medio periodo, grandi risparmi per il Paese, che in media spende oltre 4 miliardi di euro l’anno per riparare i danni da terremoti.
  • La proposta di centralizzare le risposte ai tanti dubbi interpretativi in un unico soggetto – che potrebbe essere la Commissione di recente istituita presso il Mit con la presenza anche degli operatori del settore
  • il potenziamento delle attività dell’UNI, e un rinnovato impegno del Mise nella “normazione tecnica” assicurando il contributo annuale previsto dalle norme vigenti a tale organo.

Accolto, a fine colloquio, l’impegno del Consiglio Nazionale Ingegneri a collaborare attivamente, con proposte ed attività, a tavoli di lavoro presso il Mise e riguardanti gli argomenti di diretto interesse per la categoria (ad esempio, si è discusso del ruolo degli ingegneri nelle imprese private e nel Sistema Sanitario Nazionale nel settore biomedico) ed in generale per il Paese.

Vediamo di seguito i punti evidenziati dal CNI come criticità da risolvere con riferimento agli interventi energetici messi in campo dall’Esecutivo.

SUPERBONUS 110%: le criticità osservate dal CNI

Fra le criticità rilevate dai professionisti tecnici è stata sottolineata dall’Ordine

  • l’urgenza di prorogare gli incentivi almeno fino al 2023, allo scopo di concedere il tempo minimo necessario per progettare ed eseguire le opere ed avvalersi, dunque, dei relativi benefici fiscali;
  • Per gli aspetti di salute e sicurezza sul lavoro: la proposta di rendere trainanti gli interventi previsti dal sismabonus, per tutti gli interventi assicurati dagli altri incentivi (ecobonus, ecc.) per avviare il Piano nazionale di prevenzione sismica;
  • La necessità di incentivare gli interventi di monitoraggio delle costruzioni, ma anche la diagnostica sismica finalizzata a verificare la sicurezza di ogni edificio, sulla base di una certificazione basata sui criteri di classificazione sismica;
  • la necessità di una forma di “testo unico” degli incentivi nel campo dell’edilizia, fondamentali per la ripresa dell’economia del Paese, onde raccogliere e rendere organiche tutte le norme e consentirne una più semplice e rapida applicazione.

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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