“La certificazione di sostenibilità – ha spiegato Rometti – è lo strumento di valutazione della qualità ambientale degli edifici disposto con la legge regionale n. ’17/2008′. L’attestazione è rilasciata da Arpa Umbria secondo una procedura stabilita dal disciplinare tecnico che definisce le modalità per il calcolo delle prestazioni energetiche ed ambientali di un fabbricato, associando ad esso un punteggio ed una classificazione”.
Le varie classi di certificazione sono già da tempo uno strumento utilizzato dalla Regione Umbria sia per definire le graduatorie di priorità nei bandi regionali di bioarchitettura, che per calcolare eventuali premi in cubatura introdotti dalle Leggi regionali in materia di Piano Casa o stabilire incentivi ed agevolazioni previsti dai Comuni, come ad esempio la riduzione degli oneri di urbanizzazione, secondo quanto disposto dalla legge regionale n.17/08. Le modifiche introdotte al protocollo di valutazione tengono conto delle nuove norme emanate sia a livello europeo con la direttiva 2010/31/UE che introduce il concetto di “Edifici ad energia quasi zero”, che a livello nazionale con il Decreto Legislativo n.28/2011. “Il piano di lavoro messo a punto dalla Regione Umbria – ha precisato Rometti – prevede l’attuazione di appositi protocolli per la valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici non residenziali, partendo dalle tipologie di edifici come gli uffici e le scuole”.
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