Gestione delle reti idriche urbane, trattamento dei reflui industriali e agricoli, dissalazione, impiego dei fondi europei saranno al centro dell’edizione 2017 di Watec Italy la mostra convegno internazionale dedicata alla gestione e alla salvaguardia della risorsa idrica, che approda in Sicilia (Palermo 21-23 giugno 2017). L’evento è organizzato da Kenes Exhibitions con il patrocinio della Commissione Europea, dell’Agenzia Nazionale per il Commercio Estero (ITA, Italian Trade Office) e vede il coinvolgimento della Regione Sicilia, dell’Università di Palermo e di altri network di esperti europei. Il comitato scientifico di Watec Italy 2017 è presieduto dall’architetto Giuseppe Taverna e coordinato dal Prof. Corrado Clini, che si occuperanno della definizione dei temi per l’Italia e l’Europa.
E’ recentissima la proposta della Commissione Europea di multare l’Italia per inadempienza in materia di depurazione delle acque reflue e in questa proposta 51 agglomerati coinvolgerebbero il territorio siciliano. Proprio perché rappresenta una case history unica nel panorama europeo delle infrastrutture idriche l’Isola è stata scelta come possibile hub mediterraneo della ricerca scientifica e della gestione dell’acqua. In Sicilia, dei 380 litri di acqua al giorno pro-capite erogata soltanto 200 arrivano a destinazione mentre gli altri 180 si disperdono lungo la rete, principalmente a causa di infrastrutture precarie. La Regione Sicilia sta correndo ai ripari realizzando interventi finanziati (delibera CIPE 60/2012) per complessivi 1,1 miliardi di euro riguardanti 51 agglomerati con popolazione superiore a 15.000 unità, o superiori a 10.000 unità se ricadenti in aree sensibili. Nel recente “Patto per il sud – regione Sicilia”, per il settore idrico sono previsti ulteriori finanziamenti per complessivi 237 milioni di euro per fognature e depurazione (143 mln €); per infrastrutture idriche ed irrigue (52 mln €); per dighe ed acquedotti (42 mln €).
Con Watec Italy approderanno nell’isola i protagonisti del settore – decision maker, aziende e ricercatori – per confrontarsi sulle principali novità tecnologiche legate all’acqua in Italia e nel mondo. L’evento rappresenta un modello di business collaudato, già sperimentato con successo in Israele, Perù, India e Italia, per un totale di 16 edizioni. Realtà industriali siciliane, italiane e internazionali con esperienza in materia di trattamento e gestione dei reflui, potranno far conoscere le proprie tecnologie innovative a un pubblico di grandi player industriali provenienti dal settore agricolo, chimico, petrolchimico, farmaceutico, cartario, tessile, galvanico, turistico. All’appello di Kenes Exhibitions, leader nell’organizzazione di piattaforme di business globali sulle tematiche del trasferimento tecnologico, hanno risposto aziende del calibro di AMAP, Acciona Agua, Siciliacque, Italveco Group, Rochem Marine, Aqualia, Di Vincenzo.
“Questa mostra-convegno – ha affermato l’Assessore all’Energia e ai Servizi di Pubblica Utilità della Regione Siciliana Vania Contrafatto – sarà un’occasione unica per invitare le migliori aziende del mondo a partecipare alle nostre gare per realizzare le grandi opere che abbiamo in programma. Uno degli obiettivi principali che mi sono data, sin dal mio insediamento come assessore e come commissario nominato dal governo nazionale, è stato quello di creare un sistema idrico efficiente, economicamente sostenibile, con investimenti programmati e realizzati che metta la Sicilia al passo con il resto d’Italia e d’Europa. La Sicilia sconta anni di ritardi e la stessa Commissione UE ci segnala le mancanze che stiamo cercando di colmare. Come commissario, ho riavviato decine di interventi per la depurazione che contiamo di portare a termine nel più breve tempo possibile.
Le priorità – prosegue Contrafatto – sono tante: dotare la nostra Regione di una rete efficiente che faccia arrivare l’acqua nelle case con regolarità, non inquinare le nostre bellissime coste e non disperdere dell’ottima acqua. C’è anche l’esigenza di spendere bene i fondi europei, di rendere autonome le Isole minori, di mettere a sistema il servizio attraverso norme chiare e applicabili, facendo ordine in un quadro spesso confuso e contraddittorio e l’approvazione della riforma sul servizio idrico è stata un importante primo passo in questa direzione”.
“L’appuntamento che si terrà a Palermo nel prossimo mese di giugno – commenta il Rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari – costituisce una formidabile opportunità per la nostra comunità accademica, le istituzioni e le aziende di settore della nostra regione e della nostra città, al fine di promuovere lo sviluppo e l’implementazione di soluzioni innovative e sostenibili. Il tema della sostenibilità idrica è di particolare attualità per l’importanza che sta assumendo a scala planetaria. Le proiezioni indicano che la richiesta di acqua aumenterà del 40% rispetto ai valori attuali entro il 2035. Nel bacino del Mediterraneo il problema sarà più accentuato. Il nostro Ateneo è fortemente impegnato – conclude Micari – a fronteggiare queste drammatiche prospettive.”
“Watec Italy 2017 – spiega Prema Zilberman, Direttore Generale di Kenes Exhibitions – è un’opportunità per le aziende e i policy maker di tutto il mondo di interagire tra loro, in collaborazione con esperti, ricercatori e scienziati che li orienteranno nella definizione di progetti innovativi per migliorare la sostenibilità idrica, la gestione dei reflui urbani e le principali sfide legate al trattamento dei reflui industriali. Inoltre, sarà un’occasione per migliorare l’interazione del settore pubblico a vari livelli, europeo (istituzioni comunitarie), dei governi centrali e delle regioni. Inoltre, si tratta di un’importantissima piattaforma di business dove domanda e offerta soddisferanno le proprie esigenze, attraverso meeting organizzati in loco.
Appare necessario – prosegue Zilberman – migliorare la strategia progettuale di business e comunicazione che coinvolge il settore pubblico e il settore privato: questa operazione favorirebbe infatti una concreta collaborazione con l’Europa che porterebbe alla produzione di una normativa più snella e facile da recepire per i territori. In questo contesto Watec rappresenta il giusto incubatore in grado di rendere la Sicilia hub Mediterraneo di ricerca e dibattito sui temi legati all’acqua.
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