POS

Piano Operativo di Sicurezza (POS): cos’è, quando è obbligatorio e come redigerlo?

10108 0

Il POS, Piano operativo di sicurezza è il documento che il datore di lavoro dell’impresa esecutrice redige, in riferimento al singolo cantiere interessato. I contenuti minimi di tale documento sono indicati nell’Allegato XV del D.Lgs. 81/08.

Piano Operativo di Sicurezza (POS): significato

Il POS è il Piano Operativo di Sicurezza, definito all’articolo 89, lettera h del D.Lgs. 81/08 come “il documento che il datore di lavoro dell’impresa esecutrice redige, in riferimento al singolo cantiere interessato”. Il POS, insieme al PSC (Piano di Sicurezza e coordinamento) rappresenta uno dei Documenti fondamentali di cantiere.

Chi redige e firma il POS?

Il POS deve essere redatto a cura di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici per ogni cantiere.

Il POS deve tenere conto:

  • della valutazione dei rischi per lavoratori dell’impresa;
  • delle misure di prevenzione e protezione;
  • dell’organizzazione della sicurezza.

La redazione del POS richiama quella del DVR (art.17 comma 1 lettera a), quanto a obbligo di firma in calce al documento e apposizione di data certa.

Il Piano operativo di sicurezza deve essere firmato dal Datore di Lavoro dell’impresa esecutrice, ma anche può esserci la firma di RLS o RLST; RSPP; Medico Competente.

Cosa contiene il piano operativo di sicurezza?

I contenuti del POS sono stati specificati nell’Allegato XV del D.Lgs. 81/08 e sono:

  • I dati identificativi dell’impresa esecutrice, che comprendono:
    • 1) il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere;
    • 2) la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall’impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari;
    • 3) i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato;
    • 4) il nominativo del medico competente ove previsto;
    • 5) il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
    • 6) i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere;
    • 7) il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell’impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa;
  • Le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall’impresa esecutrice;
  • La descrizione dell’attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro;
  • L’elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere;
  • L’elenco delle sostanze e miscele pericolose utilizzate nel cantiere con le relative schede di sicurezza;
  • L’esito del rapporto di valutazione del rumore;
  • L’individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere;
  • Le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto;
  • L’elenco dei dispositivi di protezione individuale (DPI) forniti ai lavoratori occupati in cantiere;
  • La documentazione in merito all’informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere.

Quando è obbligatorio il Piano operativo di sicurezza?

Il POS deve essere obbligatoriamente redatto in presenza di lavori edili o di ingegneria civile.

Come indicato dall’Allegato X del D.Lgs. 81/08, tali lavori sono:

  • i lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento;
  • la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici;
  • le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche;
  • le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro (solo per la parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile);

Sono, inoltre, lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile.

POS: Quando non è obbligatorio?

Sono esenti dalla tenuta del POS, per esclusione, tutti i datori di lavoro che non articolano la loro attività tramite l’utilizzo di “cantieri temporanei o mobili ex art. 96 del D.Lgs. 81/2008″.

Si intende per “cantiere temporaneo o mobile”: qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di ingegneria civile (art. 89, comma 1, lett. A) del TUSL.

Anche i lavoratori autonomi non svolgono un tipo di lavoro per cui è richiesto il POS, ma per i “lavori affidati in appalto” hanno l’onere di fornire i dati relativi ai rischi connessi ad una simile attività.

Piano operativo di sicurezza: modello semplificato

Con Decreto interministeriale del 09/09/2014 sono stati approvati i “Modelli semplificati per la redazione del piano operativo di sicurezza (POS), del piano di sicurezza e di coordinamento (PSC) e del fascicolo dell’opera (FO) nonché del piano di sicurezza sostitutivo (PSS)”.

I quattro modelli sono richiesti espressamente dall’art. 104 bis, come modificato dal Decreto del Fare, DL 69/2013 (art. 32 comma 1 lett h), ma “fermi restando i relativi obblighi”, cioè tali modelli dovranno rappresentare una valutazione di tutti i rischi lavorativi, nessuno escluso, includendo le necessarie misure di prevenzione e protezione.

Come redigere un POS?

Per la redazione del POS può essere preso a riferimento il Modulo contenuto nell’Allegato I al D.I. 9/9/2014 Modello semplificato per la redazione del POS, disponibile sul sito del Ministero del lavoro.

Il Decreto richiede espressamente che “la redazione del POS dove essere improntata su criteri di semplicità, brevità e comprensibilità, in modo da garantire la completezza e l’idoneità quale strumento di pianificazione degli interventi di prevenzione in cantiere, l’indicazione di misure di prevenzione e protezione e dei DPI, le procedure per l’attuazione delle misure da realizzare e i ruoli che vi devono provvedere”.

La redazione di un POS è comunque possibile anche con strumenti informatici (software) che facilitano la compilazione delle voci, di cui si compone il Documento.

A tal proposito EPC Editore mette a disposizione il Modulo POS all’interno della Suite Progetto Sicurezza Cantieri.

A supporto una corposa banca dati che lega ogni singola fase lavorativa ai rischi e alle relative misure di prevenzione e protezione, ai dispositivi di protezione individuale da utilizzare e alle attrezzature in uso.

Il Software consente di gestire attraverso un sistema di archiviazione dei dati, le informazioni relative ai dati identificativi dell’impresa e ai lavoratori (dipendenti e/o autonomi) che operano in cantiere specificando anche il livello informazione, formazione e addestramento di ogni singolo lavoratore.

Come fare un POS gratis? Modello fac-simile

Un esempio di Modulo POS da prendere a riferimento per i propri è disponibile sul sito della Suite Progetto Sicurezza Cantieri: Il Modello di POS è il risultato dell’elaborazione delle informazioni, redatte attraverso il Modulo Piano Operativo di Sicurezza della Suite ed è conforme alle indicazioni del D.I. 9/9/2014.

Quanto costa fare un piano operativo di sicurezza?

Il costo della redazione del POS è a carico dell’impresa committente.

Scegliendo di redigere un POS con lo strumento del Modulo POS disponibile all’interno del Progetto Sicurezza Cantieri a prezzo scontato, è possibile non solo redigere il documento, ma avere anche un anno di diritto all’assistenza tecnica e agli aggiornamenti gratuiti (fino al 31/12 dell’anno in cui si effettua l’acquisto).

Il Modulo realizzato da EPC Editore contiene:

  • oltre 60 lavorazioni per più di 500 fasi lavorative complete di rischi, misure e interferenze
  • più di 120 rischi già associati a oltre 1900 misure di prevenzione e protezione
  • oltre 400 elementi tra attrezzature, opere provvisionali, sostanze e dpi
  • oltre 300 mansioni già valutate per il rischio rumore

P.O.S. sicurezza in breve

  1. Piano operativo sicurezza: quando è obbligatorio?

    Il POS deve essere obbligatoriamente redatto in presenza di lavori edili o di ingegneria civile come definiti nell’Allegato X del D.Lgs. 81/08.

  2. Esiste un modello fac simile in pdf per la redazione del POS semplificato?

    Sì, è possibile prendere come riferimento il Modulo contenuto nell’Allegato I al D.I. 9/9/2014 Modello semplificato per la redazione del POS, disponibile sul sito del Ministero del lavoro.

Per un ulteriore approfondimento ti segnaliamo:

La rivista Ambiente & Sicurezza sul Lavoro

Dal 1985, il punto di riferimento per chi si occupa di Sicurezza sul Lavoro e Tutela dell’ambiente

Redazione InSic

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell'ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore