Dotazione economica del SPP: sul budget decide l’azienda

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Nell’interpello n. 22 dello scorso 6 ottobre 2014 (che trovate in alelgato), il Ministero del Lavoro ha risposto ad un nuovo quesito presentato dalla Unione Sindacale di Base dei Vigili del Fuoco (dopo quello sulle Visite mediche svolte al di fuori degli orari di servizio) in materia di dotazione economica del Servizio di Prevenzione e Protezione.

Il sindacato chiedeva infatti la corretta interpretazione dell’art. 31, comma 2, del D.Lgs. n. 81/2008 laddove prevede che “il servizio di prevenzione e protezione sia dotato di mezzi adeguati per perseguire le finalità di cui al successivo art. 33”: nella definizione di mezzi adeguati è da intendersi anche un budget di spesa congruo al raggiungimento delle finalità previste. “

La Commissione Interpelli chiarisce che le previsioni dell’art. 31, comma 2, del D.Lgs. n. 81/2008 sono dirette ad assicurare che il Servizio di prevenzione e protezione disponga di tutto quanto necessario allo svolgimento dei compiti di cui all’art. 33, comma 1, avuto riguardo alla complessità aziendale e ai rischi presenti. Ma, in relazione alle modalità per realizzare tali finalità, la scelta di assegnare un budget è rimessa alla discrezionalità dell’organizzazione aziendale.

Riferimenti normativi:
Interpello n. 22/2014
Destinatario: Unione Sindacale di Base dei VV.F.istanza: Dotazione economica del servizio di prevenzione e protezione

Redazione InSic

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