Volontari: in un decreto i nuovi indirizzi sui controlli sanitari

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Sulla Gazzetta ufficiale n.25 del 31-1-2014 è stato pubblicato il DPCM 25 novembre 2013, del Dipartimento protezione civile che riporta gli “Aggiornamento degli indirizzi comuni per l’applicazione del controllo sanitario ai volontari di protezione civile contenuti nell’allegato n. 3 al decreto del Capo del dipartimento della protezione civile del 12 gennaio 2012″.

Il decreto 25 novembre 2013 aggiorna gli indirizzi per il controllo sanitario dei volontari appartenenti alle organizzazioni di volontariato di protezione civile, alla Croce Rossa Italiana, al Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, alle organizzazioni equivalenti esistenti nelle Province autonome di Trento e di Bolzano.
Gli indirizzi minimi comuni adottati sono operativi nelle more della determinazione di protocolli di controllo sanitario maggiormente correlati ai compiti che possono essere svolti dai volontari sopra citati.
Il decreto 25 novembre 2013 abroga l’Allegato 3 del DPCM (Protezione civile) del 12 gennaio 2012 (GU n. 82 del 6 aprile 2012) e sostituito con l’allegato al decreto 25 novembre 2013.
Tale aggiornamento è previsto dall’art. 1, comma 1, lettera e) del DIM 13 aprile 2011 «Disposizioni in attuazione dell’art. 3, comma 3-bis, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro».

Nell’allegato si stabilisce che i volontari citati, sono sottoposti al controllo sanitario, mediante accesso ad un insieme di misure generali di prevenzione, educazione e promozione alla salute, ed il controllo sanitario viene attuato nel rispetto ed in coerenza dei livelli definiti dai L.E.A. nazionali e delle Regioni e Province Autonome, integrandosi nel percorso di tutela della salute del cittadino-volontario, nell’ambito delle attività del Servizio sanitario nazionale.
Il controllo sanitario previsto dal DIM 13 aprile 2011 può essere integrato con campagne di informazione e prevenzione anche in relazione agli scenari nei quali le organizzazioni di volontariato sono chiamate a concorrere con la propria opera e possono, altresì, comprendere l’effettuazione delle vaccinazioni, come previsto dai Piani Vaccinali Regionali o per garantire l’operatività ed intervento in aree internazionali o aree di rischio.
Inoltre, si legge che l’effettuazione del controllo sanitario può essere programmata anche in occasione di esercitazioni, prove di soccorso o altre attività formative promosse dall’organizzazione o alla quale l’organizzazione partecipi.

Per attestare il mantenimento dei requisiti di idoneità tecnico-operativa richiesti per l’acquisizione ed il mantenimento dell’iscrizione nell’elenco nazionale e negli elenchi, registri e albi territoriali previsti dall’articolo 1 del D.P.R. 194/2001 le organizzazioni di volontariato sono tenute ad attestare, con la periodicità stabilita per la verifica degli altri requisiti, la partecipazione dei propri volontari alle attività programmate ai fini del controllo sanitario secondo le modalità e scadenze prefissate.
Possibile il ricorso a autocertificazioni prodotte dal responsabile dell’Associazione aventi requisiti di legge, sulle quali sono svolti i controlli a campione nei termini previsti.

Rif. Normativo:
DPCM 25 novembre 2013 (G.U. n.25 del 31-1-2014)
Aggiornamento degli indirizzi comuni per l’applicazione del controllo sanitario ai volontari di protezione civile contenuti nell’allegato n. 3 al decreto del Capo del dipartimento della protezione civile del 12 gennaio 2012.

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Redazione InSic

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