Il sistema di evacuatori fumo e calore di tipo misto realizzato da Bovema per un centro logistico alle porte di Milano è la soluzione perfetta per proteggere comparti antincendio situati su piani diversi, senza rinunciare a una gestione integrata delle automazioni tramite un unico quadro di comando.
Illustrano il progetto l’ingegner Luca Marzola, managing director Bovema Italia e l’architetto Arianna Lanzarini, professionista antincendio
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EFC antincendio: il sistema misto opportunità per il progettista
Grazie ai progressi tecnologici nel campo dell’automazione, oggi il progettista antincendio ha la possibilità di scegliere un’impostazione integrata dei sistemi di controllo del fumo.
Ingegnerizzare sistemi di evacuazione o di smaltimento del fumo di tipo misto, significa sfruttare al massimo le potenzialità dell’automazione per proteggere ciascun compartimento antincendio con il sistema più adatto alle caratteristiche di quello specifico compartimento.
Evacuazione (liv. prest. III) o smaltimento del fumo (liv. prest. II), naturale o forzato: non è più l’assortimento prodotti del fornitore a dettare la strategia, ma un approccio che parte dalla conformazione dell’edificio per identificare la soluzione più efficace.
SEFFC e SENFC in un edifico pluripiano
L’edificio pluripiano costituisce un caso frequente e ben noto di implementazione di tipologie di sistemi diversi su diversi comparti antincendio.
Ma esiste anche la possibilità di combinare sistemi di evacuazione naturale e forzata in compartimenti adiacenti.
In tutti questi casi è strategico il ruolo della centrale di comando e controllo che permette di progettare logiche di attivazione esclusive ed evitare eventuali interferenze tra i sistemi.
Il caso di un centro logistico alle porte di Milano esplica esemplarmente i vantaggi di questo approccio che ha permesso di abbattere i costi traendo il meglio dalle due tipologie di sistemi, naturale e forzato, applicate in contesti diversi.
L’edificio si sviluppa su due piani, con una superficie in pianta di 12.000 mq.
L’integrazione dei sistemi EFFC e ENFC secondo il Codice di Prevenzione Incendi
L’analisi condotta dai progettisti antincendio incaricati dalla committenza, secondo la RTO (D.M. 18 ottobre 2020), ha restituito la necessità di progettare un sistema di controllo del fumo con livello di prestazione III, in grado cioè di garantire il mantenimento di uno strato libero da fumo per tutto il tempo necessario a completare l’esodo degli occupanti.
L’ufficio tecnico Bovema ha dato supporto nel dimensionamento dei due sistemi di evacuazione di fumo e calore con soluzione conforme, ovvero utilizzando le norme UNI 9494-1 (SENFC) e UNI 9494-2 (SEFFC), come prescritto dal codice di prevenzione incendi.
EFFC assiali a parete posizionati al piano terra sfruttando le aperture già presenti in facciata
La protezione con sistema misto EFC antincendio realizzata da Bovema
Il primo piano, che presentava la possibilità di sfruttare forometrie già presenti in copertura, è stato protetto con un sistema di evacuazione naturale di fumo e calore (SENFC) progettato secondo la norma UNI 9494-1:2017.
Sono stati posizionati in copertura 46 evacuatori naturali a lamelle suddivisi sui sette compartimenti antincendio.
Il sistema, comandato dall’unico QCC che assiste anche il piano terra, può essere programmato per gestire automaticamente la ventilazione naturale.
In questo modo è possibile controllare temperatura e umidità dell’aria interna, ad esempio nel caso in cui la merce stoccata lo richiedesse (alimentari, materiali esposti a rischi di ossidazione,…).
Al piano terra, dove invece non era possibile ricavare dei cavedi per raggiungere la copertura, si è preferito realizzare un sistema di evacuazione forzato di fumo e calore (SEFFC), sfruttando le aperture già presenti in facciata per posizionare i 16 estrattori EFFC assiali a parete TG e diramando una rete di condotte per distribuire i punti di estrazione all’interno dei 5 compartimenti antincendio presenti sul piano.
L’afflusso aria ad entrambi è stato ricavato dalle aperture già presenti costituite dalle numerose baie di carico.
Il sistema così installato risponde ai requisiti della UNI 9494 e protegge l’esodo degli occupanti con un livello di prestazione III.
Il primo piano presentava la possibilità di sfruttare forometrie già presenti in copertura ed stato protetto con un SENFC
I vantaggi del sistema misto di evacuatori fumo e calore
La semplicità del sistema di evacuazione naturale al primo piano alleggerisce la realizzazione rispetto ad una soluzione forzata pluripiano e la gestione dei diversi scenari di incendio da un unico quadro di comando e controllo è più coerente con la modalità di gestione dei due sistemi.
Un’installazione di questo tipo offre vantaggi indiscutibili in termini di efficienza economica e coniuga il meglio di entrambe le strategie di controllo del fumo (SENFC e SEFFC), massimizzando i vantaggi dei due sistemi e razionalizzando la gestione in un unico quadro di comando e controllo.
Bovema partner ideale per i progettisti antincendio
Bovema offre queste competenze al progettista antincendio così come la certificazione della posa tramite DICH. IMP. e la presa in carico manutentiva dell’intero impianto, in un programma di assistenza “chiavi in mano”.
Contattare l’azienda su www.bovema.it
Responsabile Commerciale Divisione Periodici di EPC Editore