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Come valutare lo stato di degrado dei prodotti e sistemi di protezione passiva

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Il naturale processo di invecchiamento o gli eventi accidentali possono compromettere le prestazioni di prodotti e sistemi per la protezione passiva all’incendio di elementi portanti classificati per la resistenza al fuoco delle opere di costruzione soggette ai controlli di prevenzione incendi.

Il progetto di norma UNI1612970, pubblicato sul sito web di UNI “che abbiamo visto essere in inchiesta pubblica finale“, consente la valutazione dello stato di degrado di tali prodotti e sistemi e si applica a qualunque sistema protettivo antincendio, quindi a prodotti reattivi, intonaci spruzzati, lastre o materassini, applicati sia in aderenza sia distanziati come nel caso di controsoffitti.

Il testo è tratto dalla rubrica mensile “Aggiornamento normativo” della rivista Antincendio n.3/2024 a cura dell’autore.

Come valutare la funzionalità dei prodotti e sistemi per la protezione passiva all’incendio

I prodotti e sistemi per la protezione passiva all’incendio di parti o elementi portanti devono mantenere nel tempo le loro caratteristiche di funzionalità ed efficienza per garantire il grado di sicurezza richiesto negli edifici nei quali sono applicati.

 Nell’impossibilità di poter valutare direttamente con prove al fuoco le prestazioni di prodotti già applicati a protezione delle strutture portanti, è necessario ricorrere a prove indirette in grado di misurare valori di caratteristiche correlate alla resistenza al fuoco, chiamate caratteristiche proxy, che fanno riferimento a

Sistema protettivoCaratteristiche proxy
sistemi protettivi reattivispessore
adesione
durezza
i sistemi protettivi in lastreintegrità dei giunti e dei sistemi di fissaggio
assenza di delaminazione o distacchi
integrità degli accessori di montaggio
sistemi protettivi spruzzatispessore,
adesione e/o resistenza al distacco
massa volumica

Tali misurazioni possono fornire indicazioni sullo stato di degrado dei protettivi e quindi valutare se il protettivo può essere considerato ancora efficiente.

Il metodo è molto utile nelle verifiche periodiche delle strutture resistenti al fuoco, ai fini dell’attestazione di rinnovo periodico prevista dall’articolo 7 del D.P.R. n. 151/2011 con cadenza quinquennale.

Quali controlli e verifiche deve svolgere il tecnico antincendio?

I controlli e le verifiche sui prodotti e sistemi protettivi antincendio, che il tecnico incaricato della verifica deve condurre, comprendono aspetti di natura documentale e fisica: le verifiche documentali sono finalizzate ad accertare la rispondenza del sistema protettivo installato in opera alla specifica di progetto e a identificare le sue caratteristiche mentre le verifiche fisiche sono finalizzate ad attestare lo stato di degrado di detti sistemi protettivi.

Entro il 13 maggio 2024 sul “Progetto UNI1612970” “Valutazione dello stato di degrado dei prodotti e sistemi per la protezione passiva all’incendio di elementi portanti delle opere di costruzione soggette ai controlli di prevenzione incendi” è possibile formulare osservazioni al Progetto di norma UNI.

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Claudio Giacalone

laureato in ingegneria civile e in ingegneria per la sicurezza del lavoro e dell’ambiente, è un dirigente del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco ed è attualmente il Comandante dei Vigili del fuoco di Como. E’ stato componente del gruppo di lavoro per la predisposizione del decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151, del decreto di modifica della normativa antincendio degli edifici di grande altezza e della nuova regola tecnica verticale per i locali di pubblico spettacolo e di intrattenimento secondo il  Codice di prevenzione incendi. Nell’ambito della speciale Commissione di Vigilanza Integrata per EXPO 2015, ha curato la valutazione dei progetti e le verifiche di sicurezza dei padiglioni nazionali ed esteri dell’esposizione universale di EXPO Milano 2015.