In rappresentanza per l’Italia i palombari del GOS Marina Militare, i sommozzatori dei Carabinieri e della Guardia Costiera, i sommozzatori e i SAF (Speleo Alpino Fluviale) dei Vigili del Fuoco e del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.
Il modulo prevede tre livelli di configurazione operativa:
1. intelligence team con sommozzatori in assetto scuba
2. sommozzatori in assetto palombaro leggero
3. SAF
Nella prima fase dell’esercitazione “table top“, sono stati ipotizzati quattro scenari emergenziali (naufragio nave passeggeri, naufragio nave traghetto, naufragio nave porta container, crollo della torre di controllo portuale) analizzati dalle squadre di intelligence.
Nella seconda fase “full scale“ le squadre hanno operato in cinque differenti postazioni (a simulazione di altrettanti scenari realisticamente affrontati nell’emergenza Costa Concordia), effettuando tecniche e manovre congiunte tra SAF e sommozzatori dei paesi partner.
L’esercitazione è servita alla verifica delle linee guide operative, già elaborate nei precedenti workshop svolti a Roma, Karlscrona (Svezia), Maidstone (UK), alla presenza di osservatori della Commissione europea.
I team dei vigili del fuoco sono intervenuti a tutti i livelli dell’esercitazione con la presenza di personale VF nelle fasi strategiche, tattiche ed operative secondo il protocollo previsto dal meccanismo europeo di protezione civile.
L’esercitazione è stata l’occasione per attuare sinergie anche tra gli enti civili e militari italiani confermando il modello di soccorso messo in campo nell’emergenza Costa Concordia.
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