Rilevatori di incendio video (VFD): cosa prevede la ISO 7240-29:2024

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Sulla rivista Antincendio, C. Giacalone commenta la prima edizione della norma ISO 7240-29:2024– “Fire detection and alarm systems” Part 29: Video fire detectors, che specifica i requisiti, i metodi di prova e i criteri prestazionali per i rilevatori di incendio video (VFD) che funzionano nello spettro visibile, per l’uso nei sistemi di rilevamento e allarme antincendio installati all’interno degli edifici ma anche in spazi esterni.

I sistemi di rivelazione della temperatura sono prescritti dal decreto del Ministro dell’interno 26 luglio 2022 relativo agli stabilimenti ed impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti.

  • Cosa prevede la prima edizione della norma ISO 7240-29:2024, quali caratteristiche devono avere i rilevatori di incendio video (VFD) e come funzionano?

L’articolo che segue è tratto dalla rassegna Aggiornamento Normativo, a cura di Claudio Giacalone, Comandante Vigili del fuoco di Como, pubblicata sulla rivista Antincendio.

Cosa si intende per rivelazione di incendio video?

Un sistema di rivelazione incendio video differisce da alcuni rivelatori puntiformi in quanto la rilevazione viene eseguita a distanza dall’incendio e quindi non comporta il contatto del sensore con i prodotti della combustione. La telecamera termica, infatti, permette di individuare tempestivamente il surriscaldamento di una o più zone, generando contestualmente un allarme che consente all’operatore di effettuare le verifiche immediate.

Questa tecnologia si basa sull’analisi, sulla base di un algoritmo matematico, di un’immagine video proveniente da una telecamera che viene elaborata da un software per determinare la presenza di fumo o di fiamme, visibili nell’immagine.

Caratteristiche della rilevazione di incendio video

I rilevatori d’incendio video sono costituiti da tre elementi:

  1. un sensore,
  2. un processore di immagini
  3.  una trasmissione di segnale tra il sensore e il processore di immagini.

Il processore incorpora un’interfaccia di segnalazione di allarmi e guasti collegata a una centrale di controllo.

La ISO 7240-29:2024 specifica due tipi di rilevatori per differenziare le apparecchiature che rilevano fumo o fiamme, ma sono possibili sensori che rilevano sia fumo che fiamme. Sono specificati inoltre due gradi di protezione della custodia per la protezione dall’ingresso di polvere e acqua e tre intervalli di temperatura ambientale, per rilevatori adatti all’installazione all’interno o all’esterno.

Il funzionamento dei sistemi di rilevazione d’incendio video

Un sistema di rilevazione e allarme incendio deve funzionare in modo soddisfacente non solo in caso di incendio, ma anche durante e dopo l’esposizione a condizioni di stress tra cui corrosione, vibrazioni, impatto diretto, shock indiretto e interferenze elettromagnetiche. Appositi test hanno lo scopo di valutare le prestazioni dei rilevatori d’incendio video in tali condizioni.

La ISO 7240-29:2024 non contempla i rilevatori che incorporano caratteristiche speciali, sviluppati per la protezione di rischi specifici, o che comprendono caratteristiche aggiuntive o funzionalità migliorate ma può essere utilizzata come guida per l’effettuazione di test di altri tipi di VFD che funzionano secondo principi diversi.

È utile evidenziare che la telecamera che dispone esclusivamente di sensore termico non permette l’identificazione diretta o indiretta delle persone, e quindi non sussistono gli obblighi previsti dallo Statuto dei lavoratori né dalla normativa sul trattamento di dati personali.

Questi adempimenti sono invece necessari quando le telecamere dispongono sia di sensore termico che di sensore ottico.

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Claudio Giacalone

laureato in ingegneria civile e in ingegneria per la sicurezza del lavoro e dell’ambiente, è un dirigente del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco ed è attualmente il Comandante dei Vigili del fuoco di Como. E’ stato componente del gruppo di lavoro per la predisposizione del decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151, del decreto di modifica della normativa antincendio degli edifici di grande altezza e della nuova regola tecnica verticale per i locali di pubblico spettacolo e di intrattenimento secondo il  Codice di prevenzione incendi. Nell’ambito della speciale Commissione di Vigilanza Integrata per EXPO 2015, ha curato la valutazione dei progetti e le verifiche di sicurezza dei padiglioni nazionali ed esteri dell’esposizione universale di EXPO Milano 2015.

Claudio Giacalone

laureato in ingegneria civile e in ingegneria per la sicurezza del lavoro e dell’ambiente, è un dirigente del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco ed è attualmente il Comandante dei Vigili del fuoco di Como. E’ stato componente del gruppo di lavoro per la predisposizione del decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151, del decreto di modifica della normativa antincendio degli edifici di grande altezza e della nuova regola tecnica verticale per i locali di pubblico spettacolo e di intrattenimento secondo il  Codice di prevenzione incendi. Nell’ambito della speciale Commissione di Vigilanza Integrata per EXPO 2015, ha curato la valutazione dei progetti e le verifiche di sicurezza dei padiglioni nazionali ed esteri dell’esposizione universale di EXPO Milano 2015.