Tale Accordo è nato dall’esigenza di porre un freno al fenomeno dilagante delle “facili certificazioni”, causato da alcuni Organismi di Certificazione, che hanno interpretato la Certificazione di parte terza dei TMA, prevista dalla Norma ISO/IEC/ 17024, non come una Garanzia di professionalità dei TMA per il mercato dell’antincendio, ma solo come un’opportunità commerciale per incassare denaro (basti pensare alla tassa annuale di mantenimento del certificato rilasciato dall’Organismo di certificazione solo per avere il nominativo presente nell’elenco esistente nel sito dell’Organismo stesso).
Negli ultimi tempi, spiega l’Associazione, il fenomeno si era aggravato, perché alcuni Organismi di certificazione si sono prestati a tale svilimento della formazione, rilasciando certificazioni “in giornata”, come se per diventare un manutentore “competente e qualificato”, così come previsto dalle norme vigenti, fosse sufficiente solo qualche ora di formazione.
E proprio per superare tale “inaccettabile” procedura, purtroppo consolidatasi in questi ultimi anni, si è concordato con il Corpo Nazionale dei Vigli del fuoco di procedere alla stipula di un Accordo/Convenzione che riportasse proprio nell’alveo del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, in quanto istituzionalmente preposto al settore dell’antincendio, anche il settore della Formazione dei TMA e di tutto lo svolgimento dei relativi corsi, a partire dai programmi sino all’accertamento finale del livello di apprendimento dei partecipanti ai corsi stessi.
L’articolo completo è disponibile in allegato, tratto dalla rivista Antincendio
Riferimenti bibliografici:
Tecnici Manutentori Antincendio: arriva il cambiamento sul controllo del mercato
Ing. Sandro Marinelli, Presidente Associazione M.A.I.A.
Antincendio n.12/2018
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