Omissione della SCIA e dell’attestazione di rinnovo periodico

Con riferimento al combinato disposto degli artt. 16 e 20 del D. Lgs. 139/2006, in materia di omessa segnalazione certificata d’inizio attività ai fini antincendio e di omessa attestazione di rinnovo periodico, l’articolo “Omissione della SCIA e dell’attestazione di rinnovo periodico” di M.Abate (Comando VV.F. di Milano – Dirigente Addetto) su Antincendio n.4/2019 riassume una corretta procedura operativa, comprensiva anche degli aspetti amministrativi correlati, allegando esempi di verbali e comunicazioni di pronto utilizzo; l’autore sottolinea come sia sempre preliminarmente necessario e opportuno concordare e verificare le modalità operative con la competente Procura della Repubblica, titolare dell’azione penale.

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L’art. 20 del D. Lgs. 139/2006 recita: “Chiunque, in qualità di titolare di una delle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi, ometta di presentare la segnalazione certificata di inizio attività o la richiesta di rinnovo periodico della conformità antincendio è punito con l’arresto sino ad un anno o con l’ammenda da 258 a 2.582 (importi sottoposti a rivalutazione periodica come da decreti dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro) euro, quando si tratta di attività che comportano la detenzione e l’impiego di prodotti infiammabili, incendiabili o esplodenti, da cui derivano in caso di incendio gravi pericoli per l’incolumità della vita e dei beni ….”
Evidentemente l’omessa segnalazione certificata d’inizio attività ai fini antincendio (SCIA antincendio), come pure l’omessa attestazione di rinnovo periodico di conformità antincendio, integrano delle contravvenzioni e pertanto dei reati.
Si richiama in tal senso quanto specificato dall’art. 19 del D. Lgs. 758 del 19/12/1994, che recita: “Agli effetti delle disposizioni in cui al presente titolo si intende per … contravvenzioni i reati in materia di sicurezza e di igiene del lavoro puniti con la pena alternativa dell’arresto o dell’ammenda …”
Qualora il personale VV.F. riscontri l’omissione suddetta, come qualsiasi altro reato di competenza ha, come noto, l’obbligo di riferire alla competente autorità giudiziaria, ai sensi dell’art. 347 c.p.p.
La violazione dell’art. 20 del D. Lgs. 139/2006 è una circostanza riscontrabile frequentemente nella prassi; tale contravvenzione, mentre si presta a essere evidenziata già da una semplice verifica documentale degli archivi di prevenzione incendi, richiede sempre tuttavia una verifica in situ allo scopo di accertare formalmente:
– l’effettivo esercizio dell’attività in corso, in assenza di SCIA antincendio;
– i parametri dimensionali e le caratteristiche della stessa attività tali da farla ricadere fra quelle di cui all’allegato I del D.P.R. 151/2011;
– la presenza di lavoratori dipendenti dell’attività;
– le generalità del titolare dell’attività datore di lavoro.
Delle circostanze sopra evidenziate occorrerà predisporre opportuna relazione di verifica sottoscritta dagli operatori dei Vigili del fuoco.

Riferimenti normativi:
Omissione della SCIA e dell’attestazione di rinnovo periodico
Mario Abate
Antincendio n.4/2019

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