Sul numero di settembre di Antincendio, Sandro Marinelli, Presidente Associazione M.A.I.A. ci parla di questa problematica, in base alla quale, in presenza di un capitolato d’appalto ben strutturato, con la descrizione analitica di tutti gli interventi di manutenzione previsti dalla normativa vigente- che impone, per i presidi antincendio, l’effettuazione delle operazioni manutentive ” a regola d’arte” – vengono presentate offerte con ribassi del 60/70% rispetto al prezzo base stimato dalla stazione appaltante, e l’appalto viene aggiudicato al prezzo più basso.
Secondo Marinelli, sorge dunque il legittimo sospetto che, ancora una volta, nel nostro Paese, la sicurezza venga messa in disparte rispetto alla logica del profitto, e si consenta ad operatori senza scrupoli di aggiudicarsi operazioni delicate, come le manutenzioni antincendio, a prezzi che rappresentano, a parere dello scrivente, la “certificazione” di un imbroglio che, soprattutto negli appalti pubblici, viene perpetrato con i soldi dei cittadini che pagano per una sicurezza che non avranno.
Partendo da queste considerazioni l’Associazione M.A.I.A. ha cercato di favorire una crescita trasparente del mercato delle manutenzioni antincendio e ha opportuno elaborare un progetto che, utilizzando l’esperienza operativa di specialisti riconosciuti nei vari settori specifici dei singoli presidi antincendio, consentisse di concretizzare quantitativamente i tempi medi necessari per eseguire le manutenzioni dei presidi stessi nel rispetto della normativa vigente e secondo la “regola dell’arte” prevista dalla legislazione stessa.
Ce ne parla il presidente Marinelli nell’articolo, tratto dalla rivista Antincendio n.9/2014, che trovate in allegato.
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