Impianto di rivelazione incendi: smarrimento dichiarazione di conformità

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Un quesito presentato alla rivista Antincendio riguarda lo smarrimento della Dichiarazione di conformità per un impianto di rivelazione incendio installato nel 2011: serve una dichiarazione di rispondenza resa da un professionista, come richiesto dal decreto 22 gennaio 2008, n. 37

Il quesito

Presso un nostro Cliente esiste un impianto di rivelazione incendio installato nel 2011.
Il Cliente afferma di aver perso o di non aver mai ricevuto la Dichiarazione di conformità e progetto del sistema in questione.
L’impianto ricade nel campo di applicazione del decreto 22 gennaio 2008, n. 37.
Secondo il punto 3.2 del Decreto M.I. 20 Dicembre 2012, per impianti non ricadenti nel campo di applicazione del decreto 22 gennaio 2008, n. 37 potrebbe sanare la situazione chiedendo ad un professionista antincendio di preparare un MOD. PIN 2.5 – 2014 CERT.IMP. come da modulistica VV.F. (ovviamente con tutti gli oneri inclusi).
Nel suo caso l’impianto ricade nel campo di applicazione del decreto 22 gennaio 2008, n. 37 e all’art. 7 del decreto 22 gennaio 2008, n. 37 comma 6 è previsto che nel caso in cui la documentazione non sia più reperibile venga sostituita da una dichiarazione di rispondenza resa da un professionista.
È però specificato: per impianti eseguiti prima dell’entrata in vigore del decreto (2008) e nel suo caso, l’impianto è stato installato nel 2011. Come si deve comportare?

Secondo l’Esperto

È francamente sorprendente che, ad oltre 20 anni dall’emanazione della Legge 46/90, poi sostituita dal D.M. 22/01/2008 n. 37, esista ancora qualcuno che vuol far credere ingenuamente, di aver “perso” o che non gli sia stata rilasciata la Dichiarazione di Conformità alla Regola che l’installatore deve rilasciare al committente.
Perché non viene richiesto un duplicato della Dichiarazione di conformità all’installatore, visto che l’impianto è di recente realizzazione (2011)?
O forse l’installatore non esiste più, o meglio l’impianto non è stato realizzato a “regola d’arte”‘?
L’unico consiglio valido è quello di incaricare un professionista specialistico nel settore della rivelazione d’incendio di effettuare un check-up dell’impianto per verificare se risponde o meno alla “regola dell’arte”.
Dopodiché il committente potrà decidere se effettuare un’azione nei confronti dell’installatore o procedere ad acquisire una documentazione sostitutiva che certifichi che l’impianto in questione risponde alle norme vigenti.

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Redazione InSic

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