Sul rogo del grattacielo Torre del Moro nella periferia sud di Milano è stato aperto un Fasciolo per disastro colposo (incendio colposo l’altra ipotesi di reato al vaglio) dal dipartimento guidato dall’aggiunto Tiziana Siciliano.
Lo riporta Ansa che ricostruisce la dinamica spiegando che l’incendio si sarebbe originato al 15esimo piano (il cortocircuito è l’ipotesi al vaglio degli inquirenti) e ha avuto una sorta di “effetto camino”: un’aria tra l’edificio e i pannelli di rivestimento del grattacielo che ha fatto correre le fiamme.
Ulteriori rilievi degli inquirenti, spiega l’Agenzia, hanno riguardato anche lo stato e la qualità dei pannelli di rivestimento e la funzionalità e criticità del sistema antincendio dell’edificio.
In questo articolo, dopo aver visto quanto dispone la normativa antincendio negli edifici civili, vediamo qual è la disciplina antincendio di riferimento per i requisiti delle facciate degli edifici civili, attraverso un articolo pubblicato sulla rivista Antincendio 12/2020, a cura di Marco Gabriele Cavriani, Marcello Lombardini, Sergio Schiaroli, Fabio Mazzarella (Direzione Centrale per la Prevenzione e Sicurezza Tecnica (DCPST) – C.N.VV.F.) dal titolo: “Facciate a cappotto: superbonus e sicurezza La sperimentazione dei Vigili del fuoco nel 2020”.
Nell'articolo
Facciate e prodotti isolanti: i riferimenti normativi
I materiali e prodotti isolanti utilizzati nelle facciate a cappotto sono prodotti da costruzione e ricadono pertanto nel campo di applicazione del Regolamento CPR (EU) n.305/2011.
La normativa tecnica ed europea per isolanti di facciata
A tutt’oggi non risulta disponibile una norma tecnica armonizzata per isolanti in facciata e, pertanto, unico riferimento, su base volontaria, per valutare le caratteristiche di tali prodotti è fornito dall’EAD 040083-00-0404 “External Thermal Insulation Composite Systems [ETICS]” del gennaio 2019, che sostituisce il precedente ETAG 004/2003.
Tale EAD (European Assessment Document), in riferimento al requisito essenziale di sicurezza n.2 – sicurezza in caso d’incendio, ribadisce quanto già espresso nell’ETAG richiamato, ossia che le prestazioni di comportamento al fuoco degli ETICS (uso esterno) devono essere classificate con le medesime prove al fuoco previste per i materiali isolanti (per uso interno), in accordo al Regolamento Delegato (UE) 2016/364 della Commissione del 01/07/2015 (combinato alla norma EN 13501-1).
A tal proposito, vale la pena ricordare che è in atto un percorso europeo di armonizzazione, basato sui metodi di prova tedesco e inglese su grande scala (dimensioni dei provini dell’ordine di 6x3m), ma tale percorso non si è ancora concluso.
La commercializzazione dei materiali isolanti
Pertanto, a livello europeo, non essendo stato ancora determinato uno scenario di riferimento per le facciate, i materiali isolanti per facciate (uso esterno) sono ancora testati, ai fini della commercializzazione, con lo scenario (poco appropriato) utilizzato come rappresentativo di uso interno (incendio in una piccola stanza).
La classificazione europea degli isolanti utilizzati per realizzare sistemi a cappotto (ETICS) è molto varia, ma un certo numero di essi sono classificati in classe E (scarse prestazioni).
Le linee guida VVF del 2013 sui requisiti di sicurezza delle facciate
Alla luce di quanto esposto, il C.N.VV.F. ha ritenuto necessario regolare anche l’utilizzo degli ETICS emanando, nel 2013, le “Linee guida per la determinazione dei requisiti di sicurezza delle facciate negli edifici di civile abitazione” che, per ogni tipologia di facciata (semplice, a doppia parete, ventilata, etc.), ne definiscono i requisiti fuoco.
In particolare, per la reazione al fuoco, è previsto l’uso di prodotti in classe europea almeno B-s3-d0, se installati non protetti (è però possibile installare, ad esempio, anche prodotti isolanti in classe E, qualora protetti da materiale in classe A1 con spessore minimo pari a 15 mm).
Verso una RTV sulle chiusure d’ambito degli edifici civili
È inoltre importante segnalare che risulta in fase avanzata di redazione e approvazione la regola tecnica verticale “RTV: Chiusure d’ambito degli edifici civili” (facciate e altre frontiere esterne degli edifici), che coniuga le prestazioni degli isolanti e degli ETICS all’approccio prestazionale del Nuovo Codice di Prevenzione Incendi, stabilendo tra l’altro i requisiti di reazione al fuoco dei componenti delle facciate in termini di gruppi di materiale, in base ad una specifica classificazione degli edifici, prevedendo comunque fasce di materiale incombustibile in corrispondenza delle separazioni verticali e orizzontali tra i compartimenti.
L’articolo “Facciate a cappotto: superbonus e sicurezza La sperimentazione dei Vigili del fuoco nel 2020” sulla rivista Antincendio riporta anche le conclusioni di una sperimentazione da parte del C.N.VV.F. su scala “medio-piccola”, appositamente predisposta per uno studio specifico per facciate, condotta con l’obiettivo di approfondire la conoscenza del comportamento al fuoco di materiali isolanti utilizzati negli ETICS.
L’articolo è disponibile anche online, per utenti abbonati alla rivista Antincendio in formato cartaceo e/o digitale.
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