Parallelamente ad esso si è proceduto alla stesura di un regolamento per la formazione, in vigore dal 1 gennaio 2014. Non solo, per il mese di ottobre è stata inoltre organizzata la prima “Giornata nazionale dell’ingegneria della sicurezza”, prevista a Roma nella sede dello stesso corpo dei VdF. Due iniziative che attestano l’ormai avanzato grado di collaborazione tra due delle principali realtà chiamate a garantire la vita dei cittadini, in particolare di fronte a situazioni d’emergenza.
L’Italia, ad esempio, secondo quanto emerso dall’incontro di Catania dei giorni scorsi promosso dall’Ordine provinciale della categoria e dal Corpo, non si ritrova a dover coprire particolari lacune rispetto alle altre nazioni per quanto riguarda numero di decessi e danni da incendi: un risultato ritenuto la naturale conseguenza dell’applicazione e dello sviluppo di quella pratica della prevenzione che rappresenta uno dei cardini fondamentali dell’azione complessiva degli ingegneri italiani. Non a caso la sua valorizzazione rientra tra i maggiori obiettivi dell’intesa siglata a fine luglio, “insieme alla promozione di attività formative, spazi didattici e creazione di canali informativi specifici in questo campo. Serve rendere organiche tutte le attività multidisciplinari che da sempre vedono fianco a fianco questi due soggetti”, spiega Gaetano Fede, rappresentante del Consiglio Nazionale Ingegneri.
Se l’Italia può insomma erigersi a modello dal punto di vista della sicurezza antincendi è quindi anche grazie alla costruzione, da parte di Ingegneri e Vigili del Fuoco, di standard preventivi così elevati da ridurre sia le fasi di intervento in emergenza sia quelle di ricostruzione post eventi. Ma per continuare ad ottenere tali risultati “occorre delineare una base di azione congiunta, proprio quella sintetizzata nel protocollo con cui si è voluto mettere a sistema la collaborazione con altri enti ed in particolare quelli normatori – riprende Fede – Soprattutto si ambisce a fare chiarezza normativa, rendendo tali regole leggibili e applicabili, cosa di cui si avverte oggi grande necessità poiché chi le scrive raramente è un esperto o un tecnico del settore. Ed è necessaria altresì una loro traduzione uniforme sul territorio”.
Altra finalità dell’accordo, sostiene sempre Fede, è quella di veicolare la cultura della sicurezza e quindi della prevenzione come patrimonio comune a tutti i cittadini. Nasce così su questa base la Prima giornata dell’Ingegneria della sicurezza di Roma, un punto di partenza sulla strada di una diffusione capillare di principi ed indirizzi “che devono essere chiari prima di tutto a chi lavora nel nostro campo – conclude l’ingegner Fede – e quindi estendibili efficacemente all’intera cittadinanza italiana”.
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