L’attività investigativa sugli incendi: il ruolo della progettazione

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L’ingegnerizzazione dell’investigazione nel settore della Fire Investigation è il primo passo per la stesura di un protocollo investigativo necessario ad evitare sovrapposizioni di responsabilità, mancati controlli e/o carenze nella raccolta degli indizi presenti sulla scena.
Parte da qui Marcello Mangione nel nuovo articolo, pubblicato sulla rivista Antincendio, e dedicato all’attività investigativa antincendio, dopo l’articolo di febbraio scorso in cui aveva evidenziato gli aspetti più squisitamente forensi collegati a questa attività.

Sul numero di Novembre 2018 di Antincendio, l’autore intende sensibilizzare gli investigatori sulla necessità di un’adeguata progettazione dell’investigazione sugli incendi atta a codificare in maniera chiara non solo i soggetti coinvolti ma anche la tempistica a disposizione. Quindi essa deve essere opportunamente pianificata al fine di evitare “incidenti di percorso” che possano comportare il fallimento stesso dell’intera indagine.
La progettazione di un’indagine inquadra l’intera procedura sotto una lettura tecnica e razionale e permette al titolare dell’indagine (CTU, CTP o libero professionista) di avere sempre sotto controllo l’obiettivo prefissato cioè la corretta risposta ai quesiti peritali posti dall’Autorità Giudiziaria. Il rispetto dei tempi imposti, in genere 90/120 giorni dall’inizio delle operazioni peritali, è fondamentale per non rallentare l’intera macchina giudiziaria e quindi esso diventa un punto nevralgico nella progettazione investigativa.

Nell’articolo si scandaglia la Work Breakdown Structure (struttura di scomposizione o analitica del progetto investigativo), la definizione dell’Organization Breakdown Structure (OBS) e la ostruzione del reticolo investigativo attraverso la “sequenzializzazione” ovvero lidentificazione e la documentazione delle relazioni logiche esistenti tra le diverse attività d’indagine.
Infine, alcune indicazioni sul controllo temporale di una investigazione.
Conclude Mangione ricordando che “L’individuazione del percorso critico riduce l’incertezza nelle indagini perché attraverso questa tecnica si arriva a definire il tempo più breve e quello più lungo per completare ogni attività. Questo costringe a considerare fattori imprevisti che possono incidere sulle varie attività e riduce la probabilità che un imprevisto si verifichi durante l’indagine”.

L’articolo è disponibile sul numero di Novembre della rivista Antincendio.
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Riferimenti bibliografici:
L’attività investigativa sugli incendi:
il ruolo della progettazione
Marcello Mangion
Antincendio n.11/2018

Redazione InSic

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