L’uso del calcestruzzo precompresso in condizioni di resistenza al fuoco

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La tecnica della precompressione offre indiscutibili vantaggi dal punto di vista costruttivo, come ad esempio il miglioramento delle prestazioni statiche degli elementi strutturali (portata elevata) o l’assenza quasi assoluta di fessurazione in condizioni di esercizio (durabilità elevata).
Tuttavia la spiccata sensibilità degli acciai da precompressione (armonici ad alta resistenza) nei riguardi delle sollecitazioni termiche postula l’esigenza di una più attenta valutazione del comportamento degli stessi manufatti in condizioni di esposizione all’incendio.

Nell’articolo “L’utilizzo del calcestruzzo precompresso in condizioni di resistenza al fuoco” di G. Ascenzi (Rivista Antincendio 2/2015 – vedi Sommario completo) fa essenzialmente riferimento a sistemi strutturali che impiegano elementi a grande luce (al fine di aumentare la manovrabilità e migliorare la logistica interna), ovvero elementi idonei a sopportare elevati sovraccarichi (multipiano per parcheggi e grandi centri commerciali).
Si sono, pertanto, tralasciate le strutture più tradizionali (come solai a travetti precompressi) di uso frequente solo nelle comuni tipologie edilizie.

Riferimenti:

L’utilizzo del calcestruzzo precompresso in condizioni di resistenza al fuoco
G. Ascenzi
Rivista Antincendio n.2/2015


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Redazione InSic

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