L’Accordo MAIA-VVF
Il vero cambiamento del settore dei TMA è iniziato con l’emanazione della Circolare M.I. DCPREV. U.0019277 del 19/12/2019, attuativa dell’Accordo a suo tempo firmato (settembre 2018) tra il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco e l’Associazione M.A.I.A. per l’accertamento delle conoscenze, competenze ed abilità dei TMA (Tecnici Manutentori Antincendio).Senza inutili ipocrisie, si può affermare che è stato raggiunto un traguardo molto importante per la categoria dei TMA che vedono, finalmente, scendere direttamente in campo il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, l’unica istituzione preposta al controllo dell’intero settore antincendio, ivi compreso il SGSA (Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio), introdotto dal D.M. 3/8/2015 (Codice di Prevenzione Incendi.) e del quale la manutenzione dei presidi antincendio costituisce il perno principale attorno al quale ruota tutta la gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’accertamento delle competenze dei TMA
L’Associazione M.A.I.A. ha fortemente voluto e promosso l’Accordo con il Corpo dei Vigili del fuoco che, con la predetta Circolare attuativa, entrano così direttamente ad accertare conoscenze, competenze ed abilità dei TMA, superando la fase della Certificazione di parte terza che, seppur ispirata da principi condivisibili di certificazione “volontaria”, si era trasformata, nel tempo, in un sistema che, sostanzialmente, non costituiva alcun valore aggiunto per il mercato, se non quello di imporre un balzello (tassa) annuale che ogni TMA doveva versare ai vari Organismi di parte terza solo per veder figurare e/o mantenere il proprio nome in un elenco, peraltro, del tutto “volontario”.Viceversa, il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco ha ritenuto giusto intervenire e regolamentare il settore della manutenzione dei presidi antincendio attraverso una serie di provvedimenti e decreti, in corso di elaborazione, che daranno seguito a quanto già indicato nell’Accordo sopracitato e nella Circolare attuativa che, ad ogni buon conto, si allega per opportuna conoscenza e valutazione da parte dei lettori.
La Circolare predetta consente a tutti gli interessati, in possesso dei necessari requisiti, di procedere con l’accertamento da parte dei Vigili del fuoco delle proprie competenze, conoscenze ed abilità.
Accordo MAIA-VV.F. verso la fase operativa
È quindi ormai tempo di passare alla fase operativa dell’Accordo ed iniziare il percorso tracciato unitamente al Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco; pertanto, chi fosse interessato a prenotare l’accertamento sopra indicato per i propri TMA, che hanno già frequentato i corsi erogati dall’Associazione M.A.I.A., dovrà segnalarlo alla Segreteria dell’Associazione M.A.I.A. incaricata di raccogliere le richieste; successivamente, saranno fornite, da parte della Segreteria, tutte le indicazioni, anche di tipo amministrativo, che dovranno essere eseguite per il regolare svolgimento del predetto accertamento che avverrà in uno dei CFM (Centri di Formazione M.A.I.A.) disseminati su tutto il territorio nazionale..Questa prima applicazione dell’Accordo costituisce una fase “sperimentale” di avvio di quello che, per il mondo dell’antincendio, ed in particolare il mondo dei manutentori di presidi antincendio, può considerarsi un vero cambiamento “storico”.
Ovviamente la Circolare del Ministero dell’Interno, emanata il 19/12/2019 e che regolamenta e rende attuativo l’Accordo con il Corpo dei Vigili del fuoco per la formazione dei TMA e per l’accertamento del loro livello finale di apprendimento costituisce una novità assoluta per il mercato italiano ed una vera e propria rivoluzione del settore, poiché, come già detto, è propedeutica all’emanazione di un Decreto Ministeriale che regolamenterà in maniera definitiva la figura del TMA, Decreto, alla cui stesura, l’Associazione darà il consueto contributo di idee e proposte, e che dovrebbe essere pubblicato in questi primi mesi del 2020. Tutto quanto sopra è la vera novità che riguarda la figura del TMA, figura che viene formalmente e, direi, finalmente riconosciuta dalle istituzioni competenti preposte e dal Legislatore, introducendo il ruolo fondamentale del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco nell’accertare le conoscenze, le competenze e le abilità di chi svolge tale attività. Dopo questo primo riconoscimento formale alla figura del TMA, che, ovviamente, avviene ancora in un sistema provvisoriamente “volontario”, successivamente, sarà ulteriormente definita la figura del TMA con apposito Decreto Ministeriale al quale il Corpo dei VV.F. sta già lavorando, come sopra indicato, e che renderà cogente il percorso formativo e di accertamento per tutti coloro che vorranno svolgere il mestiere di TMA.
È stato un faticoso cammino che ha tuttavia consentito, per i TMA, il raggiungimento di un traguardo da alcuni ritenuto impossibile, dopo che erano trascorsi decenni, senza che venisse emanato alcun provvedimento normativo di riconoscimento da parte del Legislatore, con la conseguente confusione che ha caratterizzato per lungo tempo il settore, consentendo un ” vantaggio” solo per gli operatori spregiudicati, privi di professionalità e che non hanno mai eseguito “manutenzioni a regola d’arte”, come previsto dalle norme vigenti.
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