Locali pompe antincendio che ospitano motori diesel secondo la UNI 11292:2019

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Su Antincendio n.6/2019, Mario Abate (Dirigente Comando VV.F. Milano) analizza la nuova UNI 11292:2019 che trova applicazione per i locali pompe antincendio di nuova costruzione, realizzati in opera o prefabbricati; la norma può essere applicata anche ai locali esistenti in caso di sostanziali modifiche del locale antincendio o dell’unità di pompaggio.
Di seguito un estratto dalla Rivista, con un passaggio sulla progettazione dei locali pompe antincendio che ospitano motori diesel.
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Locali pompe antincendio che ospitano motori diesel

La norma prevede l’installazione sia di motori diesel con raffreddamento ad aria che di motori a liquido con radiatore o con scambiatore di calore.
Nei locali interrati non è ammessa l’installazione di motori diesel con raffreddamento ad aria diretta se la potenza complessiva installata è superiore o uguale a 40 kW.
In base alla norma UNI 11292 i locali che ospitano motori diesel dovranno avere due aperture per l’aerazione, ubicate in posizione contrapposta rispettivamente in alto e in basso; le aperture possono, ove necessario, essere provviste di serrande ad apertura automatica normalmente chiuse o a gravità.
Qualora nel locale siano installati motori diesel con raffreddamento ad aria diretta o a liquido con radiatore, deve essere previsto per ciascun motore diesel un sistema per il convogliamento dell’aria in ingresso e/o in uscita dal locale pompe antincendio, tale da assicurare lo smaltimento del calore prodotto dal motore.
L’apertura e la condotta di ventilazione per l’ingresso (motore con raffreddamento ad aria) o l’espulsione dell’aria (motore con raffreddamento a liquido con radiatore), devono essere almeno di sezione netta pari a una volta e mezzo la sezione del dispositivo di raffreddamento (ad esempio il radiatore) o dimensionate a mezzo di apposito calcolo ingegneristico. L’apertura per l’espulsione (motore con raffreddamento ad aria) o l’ingresso dell’aria (motore con raffreddamento a liquido con radiatore), deve essere almeno di sezione netta pari a due volte la sezione del dispositivo di raffreddamento (ad esempio il radiatore) o dimensionata appositamente a mezzo di calcolo.
Durante il funzionamento di estrazione dell’aria, la massima depressione ammissibile nel locale a porte chiuse non deve essere maggiore di 20 Pa.
Per i motori diesel raffreddati ad aria diretta, con potenza complessiva inferiore a 40 kW, in alternativa al sistema di convogliamento dell’aria potrà essere previsto un sistema di estrazione forzata alimentato in emergenza, di idonea portata.
Qualora nel locale pompe antincendio si preveda l’installazione di motori diesel raffreddati a liquido a mezzo di scambiatore acqua-acqua, allo scopo di dissipare il calore prodotto dal motore diesel dovranno essere provviste due aperture di superficie proporzionale alla potenza installata. In alternativa dovrà essere installato un sistema di estrazione forzata, alimentato in emergenza, d’idonea portata, sempre evitando di creare nel locale a porte chiuse una depressione non gestibile.
Gli scarichi dei motori diesel dovranno essere convogliati all’esterno del locale, per ogni singolo motore; per gli scarichi dovrà osservarsi una distanza di rispetto non inferiore a m. 1,50 da finestre, porte, aperture praticabili, percorsi di transito e aperture di ventilazione. Le bocche di scarico dovranno essere protette dagli agenti atmosferici.
I serbatoi del combustibile di alimentazione delle unità di pompaggio azionati da motori diesel e i relativi componenti, devono essere conformi alla normativa vigente in materia; in particolare i serbatoi:
o devono essere saldamente ancorati e installati in modo da non essere accidentalmente danneggiati, con robuste strutture di sostegno ad esclusivo servizio del serbatoio ed in grado di reggere sia i relativi carichi statici che gli effetti delle vibrazioni;
o devono essere realizzati in acciaio saldato e in modo da evitare la fuoriuscita accidentale del combustibile;
o possono essere a doppia parete, estesa a tutto il serbatoio, con relativo dispositivo di segnalazione di eventuali perdite, oppure provvisti di bacino di contenimento di eventuali perdite, di capacità almeno uguale al volume geometrico interno del serbatoio.

La norma UNI 11292 consente l’installazione del serbatoio sia all’interno che all’esterno del locale che ospita le pompe antincendio, nel rispetto delle disposizioni vigenti.
All’interno del locale pompe antincendio i serbatoi devono essere situati in maniera da consentire sia l’agevole manutenzione che il carico del serbatoio stesso, la pulizia, ecc. nonché eventuali attività di contenimento di spargimenti accidentali di combustibile.
I serbatoi devono essere ispezionabili internamente per consentire le periodiche operazioni di pulizia interna; le tubazioni del gasolio non devono creare ostacoli sul pavimento e in caso di rischio di danneggiamenti meccanici, quali schiacciamento o altro, devono essere adeguatamente protette. Qualora il punto di rifornimento fissato sul serbatoio sia ubicato ad altezza maggiore di 1,50 m, si deve prevedere un sistema di riempimento fisso con pompa di trasferimento. Il sistema di riempimento fisso sarà comunque obbligatorio per serbatoi di capacità maggiore di 50 litri.
In caso di presenza di sistema di riempimento automatico, dovrà essere previsto un dispositivo in grado di interrompere il caricamento del serbatoio quando si raggiunga la capacità necessaria garantire l’autonomia di funzionamento richiesta.
Il tubo di sfiato del serbatoio deve essere posizionato all’esterno e deve sfociare a quota non minore di 2,50 m dal piano di riferimento e a distanza non minore di 1,50 metri da finestre e porte. L’estremità del tubo deve essere protetta con dispositivo tagliafiamma. La tubazione di sfiato deve essere realizzata con materiale incombustibile e deve avere un diametro interno non inferiore a 25 mm.

Riferimenti bibliografici:

Caratteristiche costruttive dei locali pompe antincendio

Mario Abate

Antincendio n.6/2019

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