Piano Ispezioni su Stabilimenti RiR: una nota VV.F.

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La Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica del Ministero dell’Interno, con la nota DCPREV prot.n.1834 del 12 febbraio 2016, ha inviato a tutte le Direzioni Regionalile indicazioni circa il Piano Nazionale delle ispezioni sui sistemi di gestione sicurezza negli stabilimenti a rischio incidente rilevante, per il triennio 2016-2018.

Il Piano, predisposto in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), fornisce ai Comitati Tecnici Regionali strumenti utili per la redazione dei rispettivi programmi annuali di ispezione.
Riguarda tutti gli stabilimenti di soglia superiore presenti nel territorio nazionale, ed è previsto dal decreto legislativo 26 giugno 2015, n.105, di recepimento della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose.

Pianificazione delle Ispezioni sui sistemi di gestione
In base al D.Lgs. n.105/2015 (cd Seveso III – vedi il nostro aggiornamento sul Decreto) le ispezioni sui sistemi di gestione della sicurezza devono essere pianificate a livello centrale e programmate a livello territoriale, con un’articolazione diversa rispetto a quanto era stabilito nel previgente D.Lgs. 334/99.
In particolare, il D.Lgs 105/2015 ha affidato alla Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Sicurezza Ambientale (ISPRA), il compito di redigere un piano nazionale delle ispezioni riguardante tutti gli stabilimenti di soglia superiore siti nel territorio nazionale, e ai Comitati Tecnici Regionali (CTR), il compito di redigere, sulla base del piano nazionale, un programma annuale delle ispezioni ordinarie per tutti gli stabilimenti ubicati nel territorio di competenza, da comunicare al Ministero dell’Ambiente e per conoscenza a questa Direzione Centrale entro il 28 febbraio di ogni anno.

Contenuti e funzione del Piano
In tale programma dovrà essere indicata la frequenza delle visite per ogni stabilimento da stabilirsi sulla base di una valutazione sistematica dei pericoli di incidente rilevante, in base a specifici criteri, elencati in Circolare n.1834/2016. In seguito, si trasmette il documento tecnico costituente il Piano nazionale delle ispezioni ex art.27, comma 3, del D.lgs. 105/2015 degli stabilimenti di soglia superiore per il triennio 2016-2018 al quale i Comitati Tecnici Regionali si atterranno per la programmazione annuale.
Il Piano consentirà a ciascun CTR di stabilire, sulla base dell’individuazione del livello di priorità di ogni stabilimento, il numero di ispezioni da programmare nell’anno, derivante dalla somma degli stabilimenti che necessitano di ispezione con frequenza annuale, più il 50% degli stabilimenti che necessitano di ispezione con frequenza biennale, più il 33% degli stabilimenti che necessitano di ispezione con frequenza triennale; a tale somma dovranno essere aggiunti eventuali altri stabilimenti così come descritto al punto 2.5 del Piano.

Nella Circolare si riporta anche che, effettuata la programmazione annuale, il Presidente del CTR, sulla base delle indicazioni degli Enti di appartenenza, designerà i componenti delle commissioni ispettive, che dovranno essere composte da tre dirigenti o funzionali tecnici appartenenti rispettivamente al CNVVF, all’INAIL e all’ARPA.

FORMAZIONE
L’Istituto Informa (Gruppo EPC) organizza a Roma il 3 maggio 2016 il corso: “SEVESO III” valido come corso di Aggiornamento per RSPP e ASPP e che rilascia 8 Crediti formativi CNI e 8 Crediti formativi CNC.

Redazione InSic

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