Alla Review, oltre ai partners di progetto, hanno partecipato, in qualità di valutatori, autorità di livello mondiale nel settore quali: Robin Murphy, direttore del Center for Robot-Assisted Search and Rescue del Texas, Jan-Olof Eklundh, professore presso il Royal Institute of Technology di Stoccolma e Candy Sidner, professore presso il MIT di Boston.
Il 28 gennaio, i singoli partners hanno esposto, agli osservatori, la loro attività nell’ambito della ricerca, i risultati raggiunti ed i possibili sviluppi. Il giorno successivo, presso il campo macerie del comando VF, è stata allestita una demo di impiego dei robot per fornire un’idea della potenzialità delle unità robotiche di terra (UGV – Unmanned Ground Vehicle) ed aria (UAV-Unmmaned Aerial Vehicle) sperimentate nella ricerca. Tali unità, che montano telecamere di diverse tipologie, possono essere condotte da remoto, permettendo una scansione tridimensionale dell’area in esame. Benché non ancora completamente pronti per un uso immediato, gli UGV e gli UAV rappresentano un utile strumento che potrà, in un prossimo futuro, affiancare i soccorritori in scenari incidentali.
A valle delle presentazioni e della demo, gli osservatori hanno espresso un giudizio lusinghiero sui risultati conseguiti, sottolineando l’importanza dell’attività dei vigili del fuoco italiani nell’ambito del gruppo internazionale di ricerca per il delicato ruolo di finalizzare la ricerca ad un contenuto concreto.
Il progetto per la parte dei vigili del fuoco, è stato coordinato dalla Direzione Centrale Emergenza, ed ha visto, nel corso di 4 anni, il coinvolgimento delle Direzioni Centrali della Formazione e delle Risorse Logistiche e Strumentali, nonché del personale dei comandi provinciali di Firenze, Pisa, Prato, Roma, Torino e Venezia.
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