Il Dipartimento fa riferimento al modello CERT.REI che rappresenta il documento principale per comprovare, da parte del professionista antincendio, le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti da costruzione o degli elementi costruttivi, così come riscontrate in opera.
In particolare, raccomanda il Dipartimento, il CERT.REI deve essere prodotto in ogni circostanza in cui la prestazione di resistenza al fuoco riguarda un elemento costruttivo quale che sia il metodo di determinazione (sperimentale, analitico o tabellare) ivi inclusi i casi in cui si faccia ricorso al fascicolo tecnico di cui all’allegato B al DM 16/2/2007.
Invece, II modello DICH.PROD sostituisce il CERT.REI, in tutti i casi in cui la prestazione di resistenza al fuoco possa essere garantita dalla sola corretta posa in opera del prodotto.
Nel caso di impiego di prodotti che contribuiscono alla resistenza al fuoco dell’elemento protetto, il modello DICH.PROD riguardante il prodotto protettivo si aggiunge al modello CERT.REI riguardante l’elemento costruttivo protetto.
Nella lettera circolare si riportano poi una tabella esplicativa sull’impiego dei modelli per la “certificazione” di resistenza al fuoco per le varie tipologie di prodotto o elemento costruttivo posto in opera. Nella tabella si indica per Prodotto / elemento costruttivo la Categoria del DM 16/2/2007 ed il Metodo di classificazione, da ritenersi puramente indicativa e non limitativa di diversi metodi di verifica previsti nel DM 16/2/2007 per la classificazione o la valutazione di resistenza al fuoco di prodotti o elementi costruttivi.
Riferimento normativo:
Circolare prot. n. 1681 del 11/02/2014
Chiarimenti sull’uso della modulistica di prevenzione incendi in materia di resistenza al fuoco.
Allegati
Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore