L’8 aprile 2022 sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le nuove norme tecniche di prevenzione incendi per le chiusure d’ambito degli edifici civili con il DM 30 marzo 2022: la Regola Tecnica Verticale (RTV) va ad integrare il Codice di Prevenzione incendi disciplinando in modo cogente e per la prima volta in Italia il comportamento al fuoco delle facciate e delle coperture degli edifici.
In occasione della pubblicazione della RTV, Confabitare, Movimento Consumatori e Rockwool Italia hanno avviato un dialogo aperto con il Ministero dell’Interno per portare all’attenzione del Governo anche i migliori casi europei e le lezioni tecniche maturate dagli incendi che hanno coinvolto fatti di cronaca in Italia ed in Europa.
- In questo approfondimento, tutti gli eventi e gli aggiornamenti in materia di sicurezza antincendio degli edifici, realizzati da Confabitare che hanno arricchito il dibattito intorno al tema dei rischi di incendio delle facciate.
Nell'articolo
SAIE 2022: Convegno Confabitare sulla sicurezza antincendio degli edifici.
Serve intervenire per minimizzare i rischi di incendio delle facciate. (ottobre 2022)
Al SAIE di Bologna, il 25 ottobre, Confabitare è tornata a parlare di sicurezza antincendio degli edifici, alimentando il dibattito sull’efficacia del quadro normativo nel proteggere la vita delle persone e la proprietà immobiliare.
L’incontro è intitolato “Incendi nell’edilizia e facciate. La sicurezza degli edifici: la nuova normativa antincendio sulle facciate elimina i rischi?”: quali sono stati i temi trattati?
Dall’evento sono emerse le seguenti considerazioni:
- necessario una maggiore attenzione alle soluzioni e ai materiali installati, per ridurre il rischio di incendio. I relatori hanno evidenziato che la prevenzione degli incendi si basa sull’attuazione di strategie antincendio che tengano conto delle specificità dell’edificio e del comportamento al fuoco dei materiali correttamente installati, in particolar modo in facciate e coperture, che svolgono un ruolo di primo piano nel contenimento del fuoco.
- un edificio più efficiente dal punto di vista dell’isolamento termico non è necessariamente un edificio più sicuro per gli incendi. Gli interventi per i cappotti delle facciate non sono stati vincolati a materiali incombustibili. E questo può addirittura cambiare in negativo il profilo di rischio del parco immobiliare rispetto alla protezione dal fuoco. A causa anche di altri fattori quali un maggiore utilizzo di materiali sintetici nella costruzione e nell’arredamento, lo sviluppo di nuovi sistemi di cablatura e connettività – e quindi più complessi sistemi elettrici – oggi gli incendi si sviluppano molto più velocemente rispetto al secolo scorso.
- necessaria una normativa più stringente sui materiali per garantire la sicurezza dei cittadini; in particolar modo per gli edifici alti e quelli più sensibili, ovvero quelli abitati e frequentati dalle fasce più deboli come bambini, anziani e persone con difficoltà motorie, al fine di evitare così altri incidenti come l’edificio in fiamme di via Antonini a Milano.
Incendi degli edifici: dati e statistiche VV.F.
Ogni anno gli incendi causano una perdita di valore del patrimonio immobiliare pari a circa l’1% del PIL. L’Annuario Statistico 2022 del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco attesta che l’anno scorso gli incendi in luoghi di civile abitazione, ambienti a uso particolare come le scuole ed esercizi commerciali sono stati oltre 52.000, ovvero circa il 20% del totale delle operazioni di assistenza e soccorso dei VV.F. Anche recenti notizie di cronaca in Lombardia suggeriscono la necessità di intervenire su edifici pubblici, come gli ospedali, sui quali sarebbero stati installati pannelli non adeguati dal punto di vista della sicurezza antincendio; gli stessi che hanno causato l’incendio di Torre dei Moro, in via Antonini a Milano.
Convegno Confabitare al SAIE 2022: esperti e relatori
Hanno partecipato all’evento di Confabitare, esperti del settore, associazioni di tutela dei proprietari immobiliari e rappresentanti politici: Ing. Luigi Ferraioulo, Direttore Vicedirigente, responsabile dell’Ufficio Prevenzione della Direzione Regionale Vigili del Fuoco Emilia Romagna, Ing. Samuele Sassi, Esperto di sicurezza antincendio, Ing. Enzo Cattarina, Esperto in efficientamento energetico, Ing. Claudio Gamberi, Esperto sicurezza antincendio, Arch. Marco Filippucci, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Bologna, Ing. Andrea Gnudi, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Bologna, Prof. Marcello Balzani dell’Università di Ferrara, Presidente Clust – ER Build e On. Erica Mazzetti, esponente Forza Italia.
Convegno Confabitare al SAIE 2022: le dichiarazioni
“In Italia la tematica della sicurezza antincendio viene discussa solo a seguito di incidenti con gravi conseguenze, come quello della Torre dei Moro a Milano. Confabitare intende sensibilizzare sul tema della sicurezza antincendio per favorire la diffusione di un approccio volto alla prevenzione del rischio. L’obiettivo è tutelare gli occupanti degli edifici e lo spazio in cui vivono. È quindi fondamentale affrontare tutti gli interventi di riqualificazione delle abitazioni con un occhio vigile, optando per materiali in grado di rendere sicuri e confortevoli gli edifici. L’impiego di soluzioni combustibili derivanti dal petrolio comporta non solo una maggiore velocita nella propagazione del fuoco in caso di incendio, ma crea anche un dilemma futuro, quando tra 30 o 40 anni, questi materiali dovranno essere smaltiti”.
Alberto Zanni, Presidente di Confabitare
“La sicurezza antincendio è un tema prioritario. I cambiamenti nel campo della sicurezza e delle tecnologie costruttive rendono necessari momenti di approfondimento sull’evoluzione del corpus normativo. È necessario comunicare in maniera chiara e precisa il legame tra sicurezza antincendio e riqualificazione energetica, al fine di poter prendere misure volte a prevenire e minimizzare i rischi”.
Ing. Andrea Gnudi, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Bologna
“Negli ultimi anni l’Italia sta riconoscendo un ruolo importante al risparmio energetico, tuttavia nel mercato dell’edilizia, in cui le riqualificazioni energetiche sono state spinte dagli incentivi statali, spesso non si è posto l’accento sulla sicurezza antincendio e sul recupero dei materiali utilizzati. La necessità di intervenire in tempi ristretti ha obbligato in molti casi a scelte non ottimali dal punto di vista qualitativo. Si deve capire come impiegare le risorse pubbliche realizzando lavori di qualità che valutino l’apporto dei materiali in tema di sicurezza antincendio e di ciclo di vita degli stessi”.
Arch. Marco Filippucci, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Bologna
“Ho già suggerito per il Superbonus la richiesta di una asseverazione specifica di sicurezza antincendio, per garantire che i lavori di efficientamento energetico non mettano a rischio la proprietà e la sicurezza degli occupanti”.
L’On. Erica Mazzetti
Il suo impegno ora con il nuovo Governo è continuare a portare avanti questa campagna di sicurezza, proponendo, inoltre, la definizione di incentivi strutturali per la riqualificazione degli immobili di qualunque destinazione d’uso.
“Gli interventi di riqualificazione energetica svolgono un ruolo centrale nella riduzione dei consumi e nella lotta al cambiamento climatico. Da qui deriva la necessità di una maggiore attenzione verso l’uso di materiali isolanti, sicuri e sostenibili. Durante la fase di realizzazione della coibentazione in facciata, l’installazione dell’isolante di spessore elevato prevede che lo stesso rimanga privo di protezioni. Qualora sia scelto un materiale combustibile, questo crea, in caso di incendio, un elevato rischio per gli occupanti e per la proprietà stessa, in quanto favorisce la propagazione delle fiamme. In aggiunta, essendo un derivato dal petrolio, sprigiona fumi inquinanti e pericolosi per occupanti e soccorritori, causando intossicazioni e riducendo la visibilità necessaria per individuare le vie di fuga”.
Paolo Migliavacca, Business Unit Director di ROCKWOOL Italia
Incendio Torre del Moro, un anno dopo.
Confabitare e Rockwool: c’è ancora molto da fare sul fronte sicurezza (Agg. 29 Agosto 2022)
A un anno dall’incendio della Torre dei Moro di via Antonini a Milano l’Associazione nazionale a tutela della proprietà immobiliare Confabitare, insieme all’Azienda Rockwool ribadiscono il forte ritardo dell’Italia rispetto a numerosi altri paesi in Europa ed esortano ad un cambiamento di rotta all’insegna della sicurezza, prendendo a esempio i migliori casi internazionali, come il Regno Unito. In UK, infatti, la tragedia della Grenfell Tower ha portato a un’evoluzione legislativa importante e al totale divieto dell’utilizzo di materiale combustibile per le facciate dei palazzi.
Bruno Ceccarelli, Presidente della Commissione Urbanistica Edilizia Privata Sistema Agricolo Milanese commenta: “La crescita dell’altezza degli edifici è un fenomeno che riguarda da vicino le città in continuo sviluppo come Milano. Non c’è crescita senza sicurezza, che è un diritto, e la prevenzione è fondamentale. Le normative vanno aggiornate. L’impegno di tutti deve quindi andare nella direzione di una drastica diminuzione della possibilità di incidenti, anche come quello avvenuto presso Torre dei Moro. Alla base del concetto di abitare ci deve sempre essere una cultura della sicurezza e della sostenibilità”.
Chiusure d’ambito: regola tecnica antincendio, le criticità – evento 4 maggio 2022
La pubblicazione della normativa è un segnale a favore di una maggiore sicurezza anche se ancora non recepisce le indicazioni apprese dagli incidenti avvenuti negli ultimi anni.
“La normativa segna un passo avanti, ma c’è ancora da lavorare e così com’è rimane lacunosa –- Il Decreto, ad esempio, non prevede l’uso esclusivo di materiale incombustibile per gli edifici più a rischio – quelli alti e sensibili come ospedali, scuole, case popolari – e introduce obblighi che per noi non sono sufficienti a garantire la sicurezza in caso di incendio. Parliamo appunto di sicurezza e su questo aspetto è difficile fare o accettare sconti. Il Ministero dell’Interno si sta dimostrando aperto al dialogo e siamo lieti di portare le nostre competenze”.
Alberto Zanni, Presidente nazionale Confabitare
RTV chiusure d’ambito e prossima RTV Edifici civili: spazi di applicazione ridotti
In relazione poi all’interazione tra la Regola Tecnica Verticale per le chiusure d’ambito, e la Regola Tecnica Verticale per gli edifici di civile abitazione, di prossima adozione, si evidenzia che quest’ultima riduce il campo di applicazione della RTV chiusure d’ambito, escludendone l’applicazione per gli edifici di altezza inferiore ai 24 metri.
“La limitata applicazione della Regola Tecnica Verticale per le chiusure d’ambito lascia senza requisiti obbligatori la maggior parte del parco immobiliare italiano, creando difformità nell’applicazione delle norme volte a garantire la sicurezza antincendio, mettendo a rischio gli occupanti e le proprietà stesse. Mentre esiste una normativa ed una certificazione di efficienza energetica manca invece una complessiva certificazione di sicurezza. Un ritardo per l’Italia che proprio ora sta facendo un grande investimento di rinnovamento degli edifici con uno straordinario finanziamento pubblico”.
Ovidio Marzaioli, Vicesegretario Generale del Movimento Consumatori
Ci sarebbe poi spazio di miglioramento per una normativa che obblighi all’uso di materiali incombustibili sugli edifici di altezza superiore ai 18 metri:
“La pubblicazione della nuova Regola Tecnica Verticale è un primo passo avanti nella sicurezza antincendio degli edifici, tuttavia c’è ampio spazio di miglioramento per la definizione di una normativa che obblighi all’uso di materiali incombustibili sugli edifici di altezza superiore ai 18 metri come quella introdotta nel Regno Unito dopo la tragedia della Grenfell Tower, imponendo requisiti più stringenti utilizzando un approccio basato sul rischio di incendio. In relazione poi all’ondata di ristrutturazioni che si sta attuando in Italia, si deve evidenziare che la ripresa economica del settore edilizio passa sia dall’efficienza energetica che dalla massima sicurezza dei materiali e del costruito”.
Paolo Migliavacca, amministratore delegato ROCKWOOL Italia
Sicurezza antincendio degli edifici: serve una normativa chiara sull’uso dei materiali combustibili (Marzo ’22)
Il 24 marzo 2022 a Roma si è svolto il convegno: ‘La sicurezza degli edifici: lo stato della normativa sulle facciate e le aree di miglioramento” promosso da Confabitare in collaborazione con Movimento Consumatori e Rockwool Italia che ha posto una domanda interessante ai partecipanti: L’Italia è in ritardo sui fattori di sicurezza?’
E ancora: serve una normativa che disciplini in modo chiaro i rischi collegati all’uso di materiali combustibili nelle facciate degli edifici più alti e di quelli ad alto rischio, come scuole e ospedali, allineandosi agli esempi virtuosi di altri Paesi europei?
I partecipanti hanno discusso gli elementi di miglioramento della normativa, anche in seguito alla Regola Tecnica Verticale (RTV) sulle chiusure d’ambito degli edifici civili, emanata dal Comitato centrale tecnico scientifico dei Vigili del Fuoco, prima della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Sicurezza antincendio degli edifici: perché è importante?
Oggi l’Italia sta vivendo un boom di ristrutturazioni edilizie. La crescita degli interventi sulle facciate esistenti, dovuta all’introduzione del Superbonus 110%, può decisamente cambiare il profilo di rischio del parco edifici rispetto alla protezione dal fuoco.
Tuttavia, la sicurezza antincendio degli edifici è tornata di attualità a seguito degli incendi della Torre dei Moro a Milano e del palazzo Lagrange a Torino.
La sicurezza degli edifici: lo stato della normativa sulle facciate e le aree di miglioramento: di cosa si è discusso?
L’evento ha evidenziato il gap da colmare nella normativa che regola il comportamento al fuoco delle facciate e delle coperture degli edifici. Inoltre, ha discusso circa la necessità che una nuova normativa italiana sulla sicurezza antincendio per gli edifici di altezza elevata e ad alto rischio, vieti l’uso di materiali combustibili per facciate e coperture.
Un divieto che al momento non ci sarebbe: per questo la revisione discussa dovrebbe portare ad assicurare una minimizzazione dei rischi innanzitutto per i proprietari ed occupanti e poi per tutto il sistema città, coinvolgendo ospedali, scuole, edifici pubblici.
La normativa antincendio degli edifici civili: le criticità della RTV chiusure d’ambito degli edifici civili
Secondo gli organizzatori la normativa italiana di riferimento, la RTV antincendio sulle chiusure d’ambito degli edifici civili “non recepisce le indicazioni tecniche apprese dagli incendi avvenuti negli ultimi anni ed introduce obblighi insufficienti a garantire la sicurezza nel caso di incendio. Infatti, consente ancora l’utilizzo di materiali combustibili per l’isolamento o il rivestimento di edifici di altezza elevata e ad alto rischio” diversamente da quanto accade nella gran parte dei Paesi europei2.
I presenti al Convegno
Sono intervenuti esperti istituzionali e tecnici: l’Onorevole Carlo Sibilia, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’interno, l’Onorevole Martina Nardi, Presidente della X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo, l’Onorevole Diego Zardini, Componente Com. Attività Produttive Commercio Turismo e Com. Parlamentare Questioni Regionali; l’Onorevole Monica Ciaburro, Componente della Commissione Parlamentare per la Semplificazione; Valerio Racca, Segretario nazionale di Confabitare, e Samuele Sassi, Ingegnere, FSC Engineering.
Le Dichiarazioni
“Confabitare ha a cuore il confronto con tutto il comparto immobiliare con conseguente, se necessaria, sollecitazione presso le istituzioni, di norme e leggi a tutela dei proprietari di immobili. L’incendio che lo scorso agosto a Milano ha distrutto un grattacielo di 15 piani, dove per fortuna non ci sono state vittime, ha scosso tutto il paese e ci ha ricordato la strage di Londra. In questo periodo dove gli incentivi statali, sotto forma di bonus, hanno fatto sorgere innumerevoli cantieri, si è tornato a parlare prepotentemente di sicurezza.
Ora c’è assoluto bisogno di una normativa che regoli l’utilizzo di procedure e materiali a prevenzione degli incendi per le nuove costruzioni e da adottare anche per quelle già esistenti”.
Alberto Zanni, Presidente nazionale Confabitare:
“L’attenzione necessaria alla tutela dei consumatori in tema di sicurezza delle abitazioni è imprescindibilmente legata alla qualità stessa del patrimonio immobiliare e degli interventi migliorativi previsti nelle norme e nel PNRR, a partire dal bonus 110% per l’efficientamento degli edifici al nuovo piano energetico sull’uso delle fonti rinnovabili. Movimento Consumatori è da sempre attento alle tematiche ambientali e di sicurezza nella prospettiva di un miglioramento complessivo della qualità di vita dei cittadini ed è promotore delle azioni aderenti a tali primari obiettivi.
L’incontro odierno è stato occasione per fare il punto sulla situazione ad oggi sia sul piano normativo sia regolatorio. Si sono posti gli obiettivi da raggiungere nei prossimi mesi per incentivare la ripresa italiana ed europea nel segno della sicurezza e della sostenibilità ambientale e sociale”.
Ovidio Marzaioli, Vice Segretario Generale Movimento Consumatori:
“Noi ci occupiamo di isolamento in lana di roccia, una soluzione con alte performance in termini di sicurezza, sostenibilità, efficienza energetica. Sulle prestazioni antincendio degli edifici sollecitiamo l’attenzione pubblica degli esperti, progettisti, costruttori ed enti pubblici dal 2016: abbiamo creato un forum tematico insieme al Politecnico di Milano, orientato all’innovazione tecnologica, alla responsabilità in campo normativo e realizzativo, dedicato a tutti gli attori del settore edilizia. Ma oggi l’Italia è ancora indietro rispetto all’Europa e non ha imparato, come hanno fatto Regno Unito e Romania, da alcuni tragici incidenti”.
Paolo Migliavacca, amministratore delegato di ROCKWOOL Italia:
È fondamentale che iniziative come queste mettano in luce aspetti normativi tecnici che possano portare a nuovi standard. Oggi in Italia esiste per gli edifici una certificazione energetica ma non esiste una certificazione unica di sicurezza. Non c’è uno standard europeo, nessuno in Europa si è posto questo tema. Sulla Regola Tecnica Verticale stiamo approfondendo il tema. Ci manca la definizione di un nuovo standard ed è bene che oggi se ne parli. Ed abbiamo un punto di riferimento chiaro, il Comitato centrale tecnico scientifico per la prevenzione. Intanto con i Vigili del Fuoco siamo già al lavoro sui controlli mirati e sulle prove dei materiali. Il nostro unico focus è la sicurezza dei cittadini”.
Onorevole Carlo Sibilia, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’interno
Confabitare: l’Associazione a tutela degli interessi immobiliari
Confabitare, Associazione Proprietari Immobiliari è l’Associazione italiana a tutela degli interessi dei proprietari immobiliari e degli amministratori di condominio.
Fondata nel 2009 a Bologna, si pone molteplici obiettivi, tra cui quello di fornire assistenza ai propri associati negli ambiti più diversi – in materia legale, tecnica, tributaria, amministrativa, contrattuale, sindacale e nei vari ambiti in cui risulta coinvolto il diritto di proprietà immobiliare. Non solo, la stessa si pone l’obiettivo fondamentale di essere il riferimento e l’interlocutore principale nei confronti delle Autorità e delle Istituzioni per discutere di tutte le problematiche legate al mondo della casa e dell’abitare. L’Associazione è presente su quasi tutto il territorio nazionale: sono, ad oggi, infatti presenti 80 sedi dislocate in 19 regioni su 20 per un totale di oltre 51.300 iscritti.
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