Elettrico

Sicurezza antincendio di locali interrati in cisterne metalliche

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Presentiamo un articolo presentatoci dalla società Idroelettrica S.p.A che riporta alcune considerazioni sulla sicurezza antincendio nei locali antincendio interrati realizzati all’interno di cisterne metalliche.

Nel mercato dell’antincendio sono spesso proposti sistemi, destinati all’interro, che integrano in un monoblocco metallico, riserva idrica, locale pompe e vano di accesso. L’accesso avviene con scale che vanno dal piano campagna alla quota del locale posto a 3,5/4,0 m di profondità.
Cercheremo, in questa sede, di evidenziare i pericoli derivanti dalla scelta di questo sistema per realizzare un’alimentazione idrica antincendio.

La UNI 11292 – 4.1.2 ammette i locali interrati, ma precisa: “Non è ammessa la realizzazione di locali interrati nelle aree a rischio di inondazione e nelle zone comunque esposte al rischio di allagamento in caso di eventi atmosferici gravi…”.
Quando si progetta un sistema interrato, nella relazione dovrebbe essere contenuta un’analisi del sito di intervento per escludere che esso ricada nelle aree vietate. In assenza di valutazione , non dovrebbe essere possibile realizzare il manufatto. In Italia il rischio di alluvione e frana interessa il 70% dei comuni. I sistemi interrati dovrebbe essere un’eccezione e non la prima scelta progettuale. Il rischio è di trovarsi inevitabilmente, il locale pompe allagato.

La UNI EN 12845 cap. 20 – Manutenzione, impone l’accesso al locale pompe almeno una volta a settimana, per espletare le operazioni di ispezione, controllo e manutenzione.
Il locale pompe diviene un “luogo di lavoro” come detta il DL 81/2008 art. 65/66 (Locali sotterranei o semi sotterranei; Lavori in ambienti sospetti di inquinamento). Si applica il DPR 177/2011 e la guida ISPESL 12/06/2008 che, richiamando l’art. 66 – DL 81/2008, definisce lo “Spazio confinato” : spazio circoscritto, caratterizzato da limitate aperture di accesso e da una ventilazione naturale sfavorevole, in cui può verificarsi un evento incidentale importante, che può portare ad un infortunio grave o mortale…
Nei sistemi integrati da interro, la ventilazione naturale è assai sfavorevole, vi sono anche diversi pericoli : di tipo elettrico ,di tipo chimico, rischi di caduta, rischi dovuti all’amplificazione del rumore
I sistemi descritti non possono essere considerati dei luoghi di facile accesso – UNI 11292 4.1: “L’ubicazione del locale deve essere tale da assicurare, in caso di incendio, il facile accesso al locale da parte delle squadre di soccorso”. Inoltre le disposizioni citate in precedenza, imporrebbero l’accesso al locale, solo a personale qualificato e preparato. Lo schema in esame esalta i pericoli esistenti in un luogo di lavoro confinato, essendo necessario accedere al locale in situazioni di emergenza, quando ogni problema può diventare fatale.

Nel D.P.R. n.151 del 1/8/2011, le responsabilità penali del progettista e del titolare dell’attività vengono ampliate. La SCIA richiede la produzione da parte del progettista, di un certificato di Asseverazione ai fini della sicurezza antincendio. Il professionista e il titolare dell’attività si assumono la responsabilità dell’intero impianto e della veridicità delle certificazioni raccolte, consapevoli della sanzione penale prevista. Per non incorrere in essa, dovranno porre attenzione nella verifica dei materiali, nel controllo dei certificati e del lavoro delle aziende installatrici. Queste ultime sono responsabili insieme ad essi del rispetto delle normative.
Nel caso dei locali pompe interrati realizzati in cisterne metalliche, emerge, prima dell’applicazione corretta delle norme tecniche, la necessità di seguire il DL 81/2008, unico riferimento certo che verrà preso in esame in sede giudiziale in caso di evento sfavorevole.
I sistemi descritti, investono anche le responsabilità degli RSPP, essi non hanno la possibilità di usare il proprio personale, in quanto non formato per svolgere attività in “spazi confinati”, e sono in grande difficoltà nell’acquisire all’esterno, queste competenze.
Cercare di risolvere il problema dell’alimentazione idrica antincendio usando i sistemi descritti, porta ad un’enorme assunzione di responsabilità da parte di tutti gli attori in gioco, e crea problemi di sicurezza e di gestione dell’impianto agli RSPP.

La scelta corretta, nel rispetto di leggi e norme tecniche, è quella di avere un locale pompe esterno (con pompe centrifughe orizzontali) posto accanto alla riserva idrica oppure si può scegliere di interrare la vasca e di mantenere esterno il locale utilizzando le vertical turbine pumps. In entrambi i casi si ottiene una disposizione sottobattente , l’unica che può garantire che le Q/H di progetto, siano disponibili in ogni momento.

Per saperne di più:Idroelettrica S.p.A
Fondata nel 1979 a San Cesario sul Panaro in provincia di Modena e si è sviluppata sin dall’inizio con il preciso obiettivo di soddisfare le richieste di un mercato sempre più esigente, con una vasta gamma di prodotti, soluzioni di alta qualità ed elevato livello di servizio.

Idroelettrica S.p.A. produce gruppi di pressurizzazione idrica e di pompaggio per uso civile, industriale ed antincendio; quadri elettrici standard e speciali su richiesta del cliente.
Commercializza, installa ed esegue assistenze di pompe, autoclavi, motori elettrici ed accessori servendo il settore idraulico, industriale, agricolo, perforazione, manutenzione e recupero pozzi.Sicurezza antincendio di locali interrati all’interno di cisterne metalliche.

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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